La strada sarà lunga 2,1 km, larga 9 metri, marciapiedi di 2 metri, impianto di illuminazione a led e impianto di smaltimento acque meteoriche
Approvata la bretella via Gronchi-Pontina
Il 9 gennaio la giunta comunale ha approvato il documento di fattibilità delle alternative progettuali per la realizzazione di una strada di collegamento tra via Gronchi - via Pontina. La strada partirà dalla rotatoria di via Gronchi, che è parte dell’arteria che collega Torvaianica Alta con il quartiere 167, e si andrà a collegare con la Pontina altezza via Tre Cannelle.
La strada sarà lunga circa 2.100metri, larghezza 9 metri, marciapiedi di 2 metri di larghezza, impianto di illuminazione LED, impianto di smaltimento delle acque meteoriche comprendente la realizzazione di una vasca di laminazione prima dello scarico al fosso.
L’opera dovrà essere inserita nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2025-26-27, in corso di formazione, da finanziarsi per euro 12.000.000,00 mediante ricerca di contributi da reperirsi presso Enti sovraordinati.
Quindi non è una cosa che si potrà realizzare da un giorno all’altro, ma comunque è un buon inizio per realizzare una opera sicuramente necessaria come d’altronde viene sottolineato nella premessa in delibera “il territorio comunale, soprattutto nella parte di Pomezia centro e delle sue periferie sud (quartieri denominati “Nuova Lavinium” e “Parco della Minerva”), fino ai quartieri prossimi a Torvaianica come “Torvaianica Alta” e “Campo Jemini”, ha vissuto negli ultimi decenni una notevole espansione edilizia, non accompagnata dalla realizzazione di importanti opere di viabilità, pur previste nell’originario PRG del 1974;-il forte congestionamento della attuale viabilità costituita dalle vie di collegamento di Torvaianica con Pomezia (Via Gronchi, Via Di Vittorio, Via di Torvaianica Alta), con pesanti riflessi sulla viabilità interna di Pomezia ed in particolare di Via De Gasperi, Via Fratelli Bandiera, causata dal riversarsi su dette strade anche del notevole traffico dei veicoli che in realtà sarebbero semplicemente interessati ad incanalarsi sulla direttrice Torvaianica - S.R. Pontina (Roma/Latina) - zona industriale est, fa ritenere che non sia più procrastinabile la realizzazione di un progetto che preveda l’attualizzazione almeno di una porzione di quanto previsto dal Piano Regolatore Generale approvato con D.G.R. n. 4246 del 20/11/1974 in riferimento all’arteria di scorrimento comunale che collega la “Park-way” – Litoranea con la via Pontina prevista nel piano”.
In verità è una notizia che non ci prende alla sprovvista perché precedentemente l’assessore Mambelli ci aveva già detto che l’amministrazione Felici stava predisponendo gli atti per realizzare nuove strade comunali che avrebbero decongestionato il traffico interno tra cui appunto il collegamento da via Gronchi alla Pontina. A.S.
Abbiamo appreso dalla stampa locale che il giorno 09 gennaio 2025 la Giunta comunale di Pomezia ha approvato il progetto di fattibilità del raccordo stradale, dal costo preventivato di ben 12 milioni di euro, che dovrebbe congiungere Via Gronchi a Via Pontina, raccordo che, a quanto si apprende, pare che sia stato inserito nel PRG già dal 1974.
Le motivazioni addotte a sostegno della costruzione di tale arteria pare che risiedano nella necessità di snellire il traffico su Via Fratelli Bandiera, Via Alcide De Gasperi e favorire il traffico proveniente da Torvaianica verso Via Pontina nonché favorire lo sviluppo commerciale e industriale della città.
Seppure, solo e soltanto in via di principio, l’idea potrebbe essere accettabile, sul piano concreto, su quello del buon senso, dell’opportunità e ancor più su quello politico ed amministrativo, la proposta è totalmente da rigettare per via delle considerazioni che di seguito esponiamo sinteticamente.
E’ appena il caso di osservare che il suddetto raccordo ricade a ridosso del bosco protetto e all’interno della perimetrazione della Riserva Naturale Regionale della Sughereta di Pomezia la cui istituzione risale ad un’epoca successiva al 1974 ed esattamente al 10 agosto 2016 con la legge regionale n. 12 della quale, tuttavia, è doveroso tener conto, in sede di deliberazioni e progetti confliggenti con la natura dei luoghi, e ai fini della loro salvaguardia così come stabilito dalla legge citata ma anche dalle altre leggi nazionali in tema di protezione e valorizzazione delle aree protette.
Si pone allora un primo problema di opportunità politica: in epoca di transizione al “green” si preferisce privilegiare il traffico veicolare - che per altri versi invece lo si vuole scoraggiare - oppure una Riserva Naturale che rappresenta di per sé un grande valore sia per l’ambiente che per la salute e per l’economia locale?
In un’epoca in cui non si trovano i denari per gli ospedali e le cure, per una efficiente e moderna assistenza domiciliare, per sistemare gli immobili delle case popolari e per mantenere in condizioni decenti le strade esistenti, è proprio il caso di progettare un’opera che devasterà la Sughereta e che costerà alla fine ben oltre i 12 milioni di euro preventivati?
Il secondo problema è relativo alla corretta gestione del territorio.
La Riserva della Sughereta è costituita da un bosco in cui sono prevalenti le sughere e tantissime altre specie arboree, con un sottobosco ricchissimo non solo di una flora con rari esemplari ma anche di una fauna con numerosi insetti dei quali alcuni totalmente assenti in altri boschi dell’Europa.
Per la conservazione di questo ecosistema complesso, prezioso e diremmo unico, è essenziale la presenza delle sughere le quali per sopravvivere necessitano dei venti umidi provenienti dal mare. Per questa ragione il vero e proprio bosco ha bisogno di un’ampia area di salvaguardia priva di edifici e di altre strutture.
La presenza di questa nuova arteria stradale influirà negativamente sulla qualità dell’aria e avrà un impatto negativo sull’ambiente circostante per via dell’inquinamento acustico e luminoso dannosissimo al delicato equilibrio della fauna di sottobosco.
La nuova strada, inoltre, inevitabilmente – anche alla luce di quanto riferiscono le notizie di stampa – rappresenterà un incentivo a nuovi insediamenti edilizi ed altre attività commerciali e industriali che, a loro volta, produrranno un ulteriore impatto negativo sulla Riserva e di conseguenza anche al traffico cittadino che tornerà ad aumentare vertiginosamente.
Sempre in tema di gestione del territorio, è doveroso denunciare come la politica fin qui adottata sia la principale responsabile di un traffico veicolare congestionato a fronte del quale oggi si pensa di porre rimedio con un progetto che rischia di essere peggiore del male che si vuole curare. Aver concesso l’autorizzazione alla creazione di numerosi centri commerciali, supermercati ed altre attività, sicuramente in sovrannumero, con la massima concentrazione sulla via del Mare e su Via dei Castelli Romani, ha determinato un notevole afflusso di autovetture, autocarri ed altri veicoli che, di fatto, giornalmente, paralizzano il traffico impedendo un facile e veloce accesso alla Pontina e alla Laurentina.
Ci dispiace sottolineare come tale politica di gestione del territorio, non confacente alle reali necessità di Pomezia, continui anche nel presente tant’è che si parla già di nuovi insediamenti di supermercati e centri commerciali, non solo nel centro della città ma addirittura a ridosso e dentro la Riserva della Sughereta.
A fronte delle sintetiche considerazioni fin qui svolte, facciamo appello al Sindaco, alla Giunta e a tutte le forze politiche di maggioranza ed opposizione affinché si scongiuri la costruzione del raccordo stradale di cui si è approvato il progetto di fattibilità il 9 gennaio 2025 e affinché si trovino alternative ragionevoli e compatibili con le effettive priorità della popolazione locale e con l’imprescindibile obbligo di salvaguardare la Sughereta che invece può e deve essere anche un’opportunità di crescita culturale ed economica per la città.
Via Libera
Associazione Nazionale APS
Il Presidente
Prof. Giampiero Castriciano