Il libro di Vincenzo Nocifora sul turismo moderno
Turismo, Società, Patrimonio
Vincenzo Nocifora,” Turismo, Società, Patrimonio”,Ediz. Cedam 2019.
Queste pagine vogliono essere una breve, sintetica e non esaustiva introduzione allo studio del turismo moderno in Italia (e non solo in Italia) da un punto di vista preminentemente sociologico ed economico. Il turismo moderno non è affatto un comparto socio economico di semplice gestione; il differenziarsi delle attività, dei settori, delle offerte ecc. ne fanno una attività complessa che, soprattutto nei settori più modernizzati non può più essere gestito in maniera semplicistica, con la semplice buona volontà o facendo solo affidamento sulle risorse ‘spontanee’ e ‘naturali’ proprie e tipiche dei luoghi dove la singola attività viene svolta.
Spesso ci si improvvisa operatori, manager turistici, pensando che basti saper sfruttare l’occasioni offerte dalle caratteristiche territoriali (panorama, clima, paesaggio…), dalle proprie doti creative e spontanee, si costruiscono così situazioni che hanno in primo luogo finalità ricreative; ma tutto questo non vuol dire che per realizzare tutta la vasta gamma di servizi necessari a fare ‘impresa’ turistica, non ci sia bisogno di competenze specialistiche e ad alto livello di qualificazione e conoscenze. La creatività, l’estro, l’innovazione se non accompagnate da conoscenze di carattere sistematico e specifico, a lungo andare si esauriscono, ripiegandosi su se stesse, diventando obsolete e controproducenti. Questo testo di Vincenzo Nocifora (professore associato di Sociologia del territorio presso il Dipartimento di Scienze sociali ed economiche dell’Univ. ‘La Sapienza’ di Roma, insegna anche Sociologia delle migrazioni e Sociologia del Turismo nei corsi di Laurea d i Sociologia e di Servizio Sociale e nel Dottorato di Ricerca in scienze sociali applicate), intende spiegare a chi studia il turismo come fenomeno sociale ma anche a chi opera praticamente nel settore, come la pratica turistica sia divertente ed affascinante, sotto certi aspetti persino avventurosa, ma, come ogni attività professionale per poterla realizzare al meglio, non bisogna lasciare niente all’improvvisazione, bisogna saper utilizzare tutte le proprie risorse, personali e professionali, sapendole mettere in sinergia integrandole sistematicamente come ogni attività complessa. Perché fare turismo, oggi, significa saper affrontare la complessità, costruendo, con capacità organizzative multifunzionali, un’offerta sempre più adeguata e che sappia fronteggiare una domanda differenziata nei flussi, nelle tendenze e nelle molteplici dinamicità.
Insomma un libro interessante, ma anche utile, sia per chi studia il fenomeno sociale ed economico del turismo e anche per chi lo pratica a vari livelli e in vari settori.
Giuseppe Chitarrini
Bando eventi
E’ stato pubblicato l’avviso relativo all’acquisizione di manifestazioni di interesse per la co-progettazione degli eventi artistico-culturali da svolgersi nell’Estate 2021, presso il Forte Sangallo di Nettuno. I soggetti interessati potranno far pervenire la propria istanza compilando l’allegato presente al seguente link entro le ore 12 del prossimo 18 giugno 2021. Le domande dovranno pervenire:
a) tramite posta elettronica certificata alla casella protocollogenerale@pec.comune.nettuno.roma.it,
oppure
b) con consegna a mano presso l’Ufficio protocollo del Comune di Nettuno sito in viale Matteotti, 37, negli orari di apertura al pubblico, entro e non oltre le ore 12,00 del giorno 18 giugno 2021.
Ufficio stampa
Comune di Nettuno
Cercasi persone che hanno assistito all’incidente per individuare l’investitore
Atto di pirateria stradale
Nel primo pomeriggio di sabato scorso: 22 maggio il piccolo J. V., di 12 anni, è stato violentemente tamponato mentre transitava con la sua bici in via Diaz, all’angolo con Via Veneto, dove si trova una pasticceria forno e una trattoria. Il bambino, per l’urto, è stato sbalzato andando a finire con la testa sul lunotto posteriore di un’altra vettura. L’auto investitrice si è rapidamente dileguata senza prestare alcun soccorso. Un episodio che non ha parole per essere definito, devastante per il bambino che a tutt’oggi, dopo un delicatissimo intervento al Bambino Gesù di Roma per asportare tutti i vetri dal capo, è fuori pericolo, ma che dovrà affrontare un lungo periodo di terapia medica, convalescenza, riabilitazione motoria e psicologica; devastante per i genitori, i famigliari, i parenti e i compagni di scuola. Più di 100 punti in testa, diverse fratture craniche…insomma una vera e propria sciagura che il bambino porterà sempre con sé, nel suo vissuto, nella sua psiche, nella sua pelle. Esecrabile anche da un punto di vista etico e della convivenza civile e che corrompe quel senso civile-comunitario che ancora dovrebbe connotare lo status e la definizione di essere umani. Non è commentabile un fatto del genere, un plauso e un ringraziamento alle forze dell’ordine che indagano pur con pochi elementi in mano, ai sanitari del nostro ospedale dove il bambino è stato immediatamente soccorso e ai sanitari del ‘Bambino Gesù’, dove si è compiuto quello che è stato un vero e proprio miracolo, che forse trova le sue profonde motivazioni, oltre che alla perizia e competenze medico-sanitarie, anche in quella misteriosa vitalità, alla tenace voglia di vivere che alberga in ogni bambino. I genitori del piccolo J.V. ringraziano e rivolgono un appello ai presenti che hanno assistito e visto il momento dell’impatto, non il dopo, e che si sono immediatamente prodigati, invitando loro a riferire anche qualche particolare dell’auto investitrice. In particolare si rivolgono ad una donna, sui 50 anni che si è fermata con la sua autovettura nella parte opposta della strada, riferendo alle persone che stavano soccorrendo il bambino, di aver visto tutto e che l’auto che lo aveva tamponato stava scappando via. Sarebbe opportuno che questa donna si facesse avanti e dichiari il tipo di automobile che ha visto scappare e se ha altre informazioni da riferire. La stessa donna e chiunque sappia qualcosa, può rivolgersi ai Vigili di Nettuno o contattare direttamente i genitori al numero 3280137559.
Informare, dire quello che si sa e che si è visto, è un atto dovuto al bambino e alla famiglia, al nostro essere cittadini ed esseri umani.
C.G.
Tante chiacchiere pochi fatti
Fino a pochi giorni fa l’incrocio di via Santa Barbara sembrava un simposio di scienziati ed esperti. C’erano gli assessori che discutevano in mezzo alla strada, probabilmente sulla quadratura del cerchio, sotto gli occhi attenti di dirigenti e funzionari dei comuni di Anzio e Nettuno. D’altronde come è noto fare una rotatoria è una delle cose più difficili per l’uomo, compresa nella scala delle difficoltà solo tra la fusione nucleare a freddo e l’organizzazione del primo viaggio dell’uomo su Marte.
E per l’appunto non ci sono riusciti. Da parte nostra, come consiglieri di Nettuno, regaleremo all’assessore della lega Zomparelli, un compasso per cimentarsi con le figure geometriche circolari, non si sa mai possa essere un buon viatico per il futuro. Comunque, umorismo a parte, non si può pensare di lasciare un semaforo così importante spento per così tanto tempo in un incrocio così pericoloso e così strategico per la vicinanza dell’ospedale. Insomma una storia che per come la si vede è una grande vergogna dall’inizio alla fine e che nonostante il ripristino comunque tardivo della segnaletica orizzontale vede il semaforo spento soffiare la candelina sulla torta del primo mesiversario ed a parte i soliti proclami non si vede soluzione. Forse servirà un consigliere comunale con speciale delega ai semafori? A Nettuno tutto può essere...
Roberto Alicandri
Marco Federici
Antonio Taurelli