Ad Anzio si è tenuto l’incontro con l’autore Isabella Labate
Il bambino del tram
Tra le tappe capitoline che in questi giorni stanno impegnando la nota illustratrice Isabella Labate per la presentazione dell’albo “Il bambino del tram”, anche Anzio. All’interno del progetto lettura dell’IC Anzio V, il plesso Virgilio ha aperto le porte al territorio ospitando l’illustratrice e il protagonista di un racconto d’amore e generosità.
Lunedì 16 gennaio alle ore 10:30 l’IC Anzio V, in collaborazione con la casa editrice Orecchio Acerbo, ha ospitato Isabella Labate, illustratrice dell’albo “Il bambino del tram” ed Emanuele Di Porto, protagonista di una delle più commoventi storie del 16 ottobre 1943, giorno del rastrellamento del ghetto di Roma.
È proprio lui il bambino del tram, uno degli scampati alla furia nazista in quel tragico sabato d’autunno. A salvare Emanuele è un calcio di sua madre, che lo allontana dai camion tedeschi, e il buon cuore dei tranvieri romani, che per due giorni lo tengono nascosto. Un racconto potente che ci parla di generosità e coraggio, di amore che salva, nonostante gli orrori della guerra. Una storia che merita di essere raccontata e conosciuta, per permetterci ancora una volta di ri-cordare - nel suo significato più intimo di “riportare al cuore” - per riflettere e non dimenticare.
IC Anzio 5
Via libera dal 13 gennaio dopo tre anni di chiusura al traffico per lavori
Riaperta la SP23/b Padiglione-Acciarella
È stata riaperta la Provinciale 23/b Padiglione-Acciarella, da tre anni chiusa al traffico per motivi di sicurezza. Terminata di recente la posa del tappetino di asfalto sulla strada, i lavori si sono conclusi con l’apposizione della segnaletica stradale. Il via libera alla circolazione è stato dato venerdì 13 gennaio, alle ore 18. Gioia e soddisfazione dei residenti e del Comitato Quartiere di Padiglione, che da anni chiedeva la riapertura di un’arteria strategica per il collegamento tra Anzio, Nettuno e i comuni dell’Agro Pontino.
“I lavori in questione, a causa di emergenze tecniche riscontrate durante l’esecuzione degli stessi, hanno richiesto un tempo più lungo per essere completati - commenta Manuela Chioccia, consigliera delegata alla viabilità, mobilità e infrastrutture di Città metropolitana - Un importante risultato su cui la Città Metropolitana di Roma ha lavorato sin da subito. Ringrazio gli uffici per il costante e proficuo lavoro svolto e l’ex commissario prefettizio di Nettuno Bruno Strati per la collaborazione”.
“Finalmente vediamo la luce in fondo al tunnel - commenta Gabriele Stirpe, Presidente del Comitato Quartiere di Padiglione - Sono stati tre anni e mezzo lunghissimi, infiniti. Tre anni e mezzo di danni, soprattutto economici, agli abitanti e alle attività commerciali del quartiere. Finalmente ora vediamo la luce. Abbiamo richiesto i lavori di bonifica, di potatura delle alberature pericolanti e di messa in sicurezza della strada, con il rifacimento del manto stradale. A questo proposito, abbiamo sollecitato una manutenzione ordinaria della strada proprio per la problematica delle radici, perché trattandosi di pini marittimi, che hanno radici che tendono a svilupparsi in orizzontale e non in verticale, il problema sulla strada persisterà e dunque per questo motivo, onde evitare che la situazione degeneri e ritorni come qualche anno fa, ne abbiamo fortemente richiesto la sorveglianza e la manutenzione ordinaria. Abbiamo insistito anche sul fatto che non sia inutile il posizionamento delle telecamere - continua - Ovvero che vengano presi provvedimenti nei confronti di tutti coloro che continuano a scaricare in maniera abusiva ed illecita sulla strada. Oggi siamo però felicissimi di aver portato a casa il punto cruciale della nostra agenda d’azione, che è il punto che ci eravamo prefissati sin dall’inizio: quello di portare alla luce questa strada, in uno dei territori più degradati del nostro quartiere, dov’erano presenti prostituzione, degrado e abbandono. Restano comunque tante le problematiche sul quartiere da affrontare e da presentare all’attenzione degli enti competenti e questo sarà fatto, ovviamente, grazie al supporto incessante dei cittadini della zona, che ringrazio fortemente per i loro sforzi e per la loro collaborazione con il Comitato, che - conclude - continuerà ad esistere e a farsi portavoce delle problematiche degli abitanti del quartiere”.
La richiesta del Comitato agli enti preposti di non “vanificare” il posizionamento delle telecamere sulla strada, su cui spesso avvengono scarichi abusivi di immondizia e altri rifiuti “speciali”, è stata prontamente accolta dalla Commissione straordinaria che guida la Città di Anzio. Negli ultimi giorni, i commissari hanno adottato un atto amministrativo che stanzia 50mila euro - 40mila dalla Regione e 10mila dal Comune - per l’affidamento dell’implementazione del sistema di videosorveglianza nel centro cittadino e nelle zone limitrofe, per contrastare il fenomeno dello smaltimento illecito dei rifiuti e per un adeguato controllo del territorio. Si tratta di un provvedimento concreto, con un finanziamento già erogato all’Ente Comunale, che consentirà il collegamento del sistema di videosorveglianza con il comando della Polizia locale e con le Forze dell’ordine. Allo stesso tempo, su preciso indirizzo della Commissione straordinaria, il Comune di Anzio ha adottato tutti gli atti per richiedere i fondi stanziati dal decreto sicurezza urbana del Ministero dell’Interno, attraverso un articolato progetto di estensione della rete di videosorveglianza, pari a 125mila euro, nei quartieri cittadini più sensibili. Dunque, anche l’area su cui insiste la Provinciale 23/b sarà fortemente attenzionata.
Laura Petrarca