Lettera al Commissario mentre i cittadini cercano di sopperire all’abbandono
Gallinara: urge intervento
La Pineta di Lido dei Pini ha bisogno che il Comune intervenga con urgenza. A nome dei cittadini che da anni portano avanti un’azione in difesa del parco e che continuano a sopperire alle cure che l’Amministrazione dovrebbe destinare alla pineta, ho scritto alla Commissaria Straordinaria Dott. Antonella Scolamiero richiedendole di intervenire per attuare con urgenza quanto necessario al salvataggio del parco ed alla sua valorizzazione.
Gentile Dott. Scolamiero,
Non so quanto Lei conosca di questo Comune, delle sue bellezze e delle sue fragilità; ritengo che i Suoi collaboratori Le abbiano fornito tutte le necessarie informazioni e non Le abbiano lesinato rapporti su problematiche e su situazioni esistenti. Certamente Le avranno fornito condizioni, stato e dettagli del fatto che in zona Lido dei Pini c’è una pineta, chiamata della Gallinara, che è un sito protetto SIC. La pineta è in buona parte privata; la restante porzione è demaniale e concessa in parte ad uso di campeggio privato ed in parte costituisce il parco pubblico. Anche se mi riferisco ad un problema fitosanitario che riguarda l’intero complesso naturale io Le scrivo come portatore degli interessi di coloro che utilizzano il parco pubblico e che ad esso destinano da anni tempo, lavoro e risorse. L’intero comprensorio, a pineta mediterranea, è da oltre un decennio colpito da una patologia che si trasmette per contagio attraverso le spore di un fungo (Heterobasidion), importato sul litorale di Ostia, durante lo sbarco delle truppe alleate nell’ultima guerra mondiale e che si è diffuso a nord e sud per circa 110 chilometri. Il fungo agisce sul sistema radicale che fa marcire. Nell’ambito della pineta della Gallinara i pini colpiti ed abbattuti sono centinaia ed oltre 120 sono quelli che si trovavano nel parco pubblico. Nonostante la responsabilità condivisa tra Regione e Comune, al Comune di Anzio sono sempre restati gli oneri dell’abbattimento e dello smaltimento in sicurezza. In Italia si occupa di questo problema Paolo Gonthier, Professore Ordinario di Patologia Vegetale Forestale all’Università di Torino che da anni segue, dandone anche resoconti su trasmissioni televisive, la pineta della Gallinara. Quattro anni orsono, su invito del Comune di Anzio, il Prof. Gonthier partecipò ad un tavolo di lavoro presso il Consorzio Lido dei Pini, a cui era presente anche un rappresentante della Regione Lazio. Un concetto è indiscutibile: se un pino muore per una patologia trasmessa per contagio da pino al pino contiguo, l’interruzione del modo di trasmettersi deve poter interrompere il contagio. Su mia richista il Prof. Gonthier mi trasmise copia di un protocollo draft con cui un trattamento era delineato. Trasmisi in protocollo debitamente tradotto dall’inglese all’assessore pro-tempore affinchè intervenisse. Non si intervenne ed i pini continuano a morire. Il Comune di Anzio non sta facendo niente di visibile ed apprezzabile per combattere la patologia e per un rilancio di un parco risanato alla fruizione dei cittadini. Dopo anni di attività del Comitato da me costituito ormai ogni intervento è di cura e di attenzione sembra lasciato al Consorzio Lido dei Pini e l’onere di tenere in vita questa problematica è stato di recente rilevato dal Settore Verde del Coordinamento Uniti Per l’Ambiente. Encomiabile resta l’attivismo della Società proprietaria del Villaggio Camping privato. La pineta della Gallinara è il polmone verde di Anzio, un gioiello naturale la cui graduale estinzione costituisce un problema di interesse primario per il territorio di Anzio. La decisione, presa a livello informale, di affido del parco pubblico al Consorzio Lido dei Pini, non ha provocato ulteriori atti ufficiali. Nel frattempo una manutenzione continua ed interventi di importanza limitata sono lasciati alla buona volontà proprio del Consorzio e di qualche cittadino di buona volontà. Il Consorzio Lido dei Pini, in modo particolare, compatibilmente con i suoi differenti obiettivi istituzionali, continua da anni a destinare attenzione, lavoro, iniziative e risorse alla pineta, sostituendo il Comune di Anzio per quanto dovrebbe fare ma che non fa. Nelle more di decisioni che spetta al Comune prendere, in assenza di qualsiasi finanziamento o rimborso da parte delle istituzioni il Consorzio Lido dei Pini ha sborsato nel corso degli ultimi anni oltre 10.500 Euro in spese vive. Il contributo del Comune di Anzio consiste nelle note di ringraziamento del Dirigente dell’Ufficio Ambiente che, per esempio, in riferimento ad uno di questi interventi di gennaio 2022 scrive: “…si esprime parere favorevole affinchè la S.V. possa, nella giornata del 30 gennaio p.v. organizzare una manutenzione delle alberature insistenti nella pineta comunale di Lido dei Pini…..nel ringraziarvi per la lodevole iniziativa, si evidenzia che tale intervento sarà a Vs cura e spese esonerando altresì il Comune da qualsiasi eventuale danno a persone e/o a cose che venga cagionato durantele suddette operazioni”.
Il Comune deve proteggere i beni naturali, deve fare le manutenzioni e gli interventi necessari sui beni comunali e non si deve limitare a ringraziare i cittadini per quello che fanno e con la precisazione di rigettare qualsiasi responsabilità o qualsiasi spesa sostenuta. Questa situazione richiede il Suo intervento. La invito, pertanto, anche a nome delle tante persone che aspettano azioni concrete, di prendere provvedimenti a tutela del Parco Pubblico di Lido dei Pini per difenderela vegetazione restante, per la piantumazione necessaria e per la valorizzazione che ritengo possa essere realmente efficace solo se affidata a chi può realmente prenderne cura , e non adeguatamente difesa come è stato fatto finora. Resto in attesa di conoscere le Sue determinazioni.
Dr. Sergio Franchi
Incandidabilità
“Lo avevo chiesto e l’ho ottenuto: portare la commissione Antimafia, con le Istituzioni e le Autorità competenti, direttamente nei Comuni di Anzio e Nettuno affinché lo Stato potesse dare un forte segnale di vicinanza alla società civile impegnata per il ripristino della legalità. Ringrazio le Commissioni prefettizie di Anzio e Nettuno per il grande lavoro svolto finora. Ora è fondamentale sciogliere quel velenoso intreccio tra politica e criminalità organizzata. A tale proposito siamo fiduciosi che il Tribunale di Velletri emetterà al più presto la sentenza di incandidabilità, con l’elenco degli esponenti politici delle giunte di Anzio e Nettuno, in modo da dare le coordinate necessarie all’opinione pubblica per individuare, entro le prossime elezioni europee 2024, una classe politica in grado di instaurare un nuovo patto di rappresentanza basato sui valori di legalità e rinascita socioculturale”.
Così la consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia, Vicepresidente della Commissione Antimafia alla Pisana, a margine della seduta svoltasi oggi presso il Comune di Anzio in convocazione congiunta con l’omologa Commissione parlamentare.
“Un altro obiettivo fondamentale riguarda i beni sequestrati in questi giorni, per lo più ville e immobili di pregio. Visto che i tempi tecnici per il passaggio dal sequestro alla confisca, che li renderebbe effettivamente fruibili alla collettività, sono in genere lunghi, è auspicabile, come già fatto in passato dalla Regione Lazio, si chieda sin da ora al Tribunale delle Misure di Prevenzione l’utilizzo di questi beni per uso istituzionale, magari con uno specifico Protocollo, destinandoli ad esempio come sedi della Protezione Civile o dei Servizi sociali, per evitare che cadano in rovina e per dare subito alla collettività un forte segnale di rinascita di questi territori, vessati periodicamente, come riportato dalle cronache degli ultimi mesi, da atti intimidatori e criminosi”, conclude Mattia.
Ufficio Stampa