Nel centenario della nascita un libro ne ricorda la vita
Angelo Cesselon
Nel centenario della nascita del grande artista Angelo Cesselon, in giugno e luglio scorsi la figlia Alessandra ha curato una Mostra con l’esposizione di alcune delle sue opere, sia ad Anzio, a Villa Sarsina, sia a Nettuno, al Forte Sangallo dal titolo: “L’uomo dei sogni di carta”, mostra che ha ottenuto un grande successo di pubblico. Al termine del centenario, proprio in questi giorni è uscito il libro che si intitola ‘Angelo Cesselon – Pittore di Cinema’, realizzato dalle ODV Gregorio Lazzarini e Toulose Lautrec, in collaborazione con l’Archivio Cinema Cesselon (di cui la figlia è responsabile e curatrice) che descrive la vita e le opere del grande artista attraverso testi, lettere, testimonianze, a cura di Marcello De Vecchi, con un testo teatrale ed un saggio biografico della figlia Alessandra Cesselon. Nato a Settimo di Cinto Caomaggiore (Venezia) nel 1922 è morto a Velletri nel 1992. Fin da piccolo trascorreva tutto il suo tempo a disegnare, fare pupazzetti con il legno, con la creta o la cera, meravigliando grandi e piccoli. Taciturno, riflessivo, non amava i giochi per dedicarsi alla sua grande passione. Era ricco di creatività, di fantasia, di inventiva ed il mondo che lo circondava, quello della campagna e gli animali lo ispiravano, ma anche gli affreschi, le sculture nelle chiese, dove lo portava la madre ed il suo caro amico Antonio Paissan, grande artista pure lui. Fa da sfondo all’opera il paesino dove nacque, la canonica, il teatro nella baracca del prete, la stalla dove con i suoi amici si incontrava, sempre indaffarato a disegnare, dipingere, col carbone su ogni superficie possibile. Emigrato a Roma, sposatosi con Lina Forte, sua compagna per tutta la vita, provava sempre nostalgia per la terra in cui aveva vissuto nell’infanzia. La sua carriera decollò durante gli anni d’oro del manifesto cinematografico italiano, tanto che nel 1955 ricevette il prestigioso premio Spiga Gambellotti come miglior artista dell’anno e nel 1958 gli fu riconosciuto il ruolo di miglior Ritrattista internazionale. In ogni suo manifesto egli rappresentava i volti delle attrici e degli attori più amati dal pubblico, evidenziando i tratti fisici quali specchio della loro anima. Prediligeva i colori brillanti: verde, fucsia, viola, rosso vermiglio, il blu. I suoi bozzetti lo caratterizzarono dandogli la notorietà di un artista non comune quale egli era. Ricordiamo i ritratti a Gina Lollobrigida (da poco scomparsa), Marilyn Monroe, Ingrid Bergman, Gregory Peck, Kirk Douglas, Burt Lancaster, Gary Cooper, Totò, Fernandel, Don Camillo, Sophia Loren, solo per citarne una minima parte. Angelo Cesselon può considerarsi precursore della ‘Pop Art’. Il suo amore per il lavoro – vi dedicava più di dieci ore al giorno- gli ha permesso di realizzare migliaia di manifesti, bozzetti, ritratti, dipinti. Usò una modalità pittorica innovativa nell’arte degli anni ’50 del secolo scorso. Fino agli anni ’80 continuò a realizzare quelle immagini che avevano fatto sognare tante generazioni appassionate di cinema. Dopo quel periodo si dedicò all’Arte Sacra ritraendo, con l’ uguale impegno dell’arte cinematografica, la pittura religiosa.
Il testo, che riporta gli aneddoti di amici e parenti sulla sua figura, è corredato dalle foto dei bozzetti e dei manifesti cinematografici raccolti nell’Archivio Cinema Cesselon, disponibile a collaborare con Enti ed istituzioni, pubbliche e private, studenti, collezionisti, appassionati. L’opera veramente imperdibile, si avvale della prefazione di Gian Piero Del Gallo (Associazione Gregorio Lazzarini) e prossimamente verrà presentata dalla figlia Alessandra. In anteprima vi informiamo di una nuova iniziativa in Sardegna. L’evento è organizzato dall’attrice Rosalba Piras nel foyer del teatro di Villaspeciosa in contemporanea con la stagione teatrale. Sarà inaugurata il 5 febbraio e visitabile fino al 16 aprile 2023. Una bella chiusura dell’anno del centenario!!
Rita Cerasani
Sulla spiaggia dell’UTTAT di Nettuno dalle Guardie Zoofile Ecologiche Armellino ‘92
Recuperata Caretta Caretta
Domenica 15 gennaio, alle ore 9:00 circa, alcuni diportisti autorizzati all’accesso al Poligono Militare di Nettuno (U.T.T.A.T.) per poter pescare, hanno rinvenuto sulla spiaggia denominata ‘Valle del Carnevale’ una tartaruga del genere ‘Caretta, Caretta’, assai frequente nel mar Mediterraneo, di grosse dimensioni, impigliata in alcune corde da pesca, sia intorno al collo, sia intorno agli arti che le impedivano di respirare regolarmente e di nuotare.
I pescatori, molto solerti, l’hanno subito liberata per aiutarla a respirare, poi hanno avvisato il 1530 (il numero sempre attivo, gratuito che permette di collegarsi con la Capitaneria di Porto competente) ed il 1530 ha avvisato la rete Regionale di ‘TartaLazio’, di cui fanno anche parte le “Guardie Zoofile Ecologiche Armellino ’92” di Anzio-Nettuno, di cui è presidente Silvio Marsili. Come sempre disponibili, le Guardie Zoofile Ecologiche sono arrivate sul posto per verificare le condizioni di salute della tartaruga. Poi l’hanno prelevata e portata, con i loro mezzi, al Centro di Primo Soccorso dello Zoomarine, a Torvaianica.
Nel centro i medici l’hanno subito visitata ed ad un primo esame è sembrato che la Caretta, Caretta stesse abbastanza bene, tranne alcune escoriazioni sul corpo e difficoltà di mobilità della pinna anteriore sinistra.
I giorni successivi l’hanno sottoposta a delle radiografie per verificare se avesse problemi a livello articolare. Constatate le buone condizioni di salute, verrà prossimamente riportata nel luogo dove è stata trovata. Un grazie particolare va a tutti coloro che si sono occupati della tartaruga, in particolare alle Guardie Zoofile Ecologiche Armellino ’92 di Anzio-Nettuno.
Rita Cerasani
Festa di S. Antonio Abate
Nettuno, domenica 29 gennaio, dopo due anni, per la festa in onore di Sant’Antonio Abate si è tenuta la solenne benedizione degli animali, con il loro raduno alle ore 10, in Piazza Mazzini, dietro la fontana del Dio Nettuno, dopo circa mezz’ora accompagnati dalla Pia Unione col priore uscente Elisa Sodi e la banda Musicale A.Castellani hanno sfilato passando per via A.Gramsci, fino ad arrivare in Via della Vittoria dove sono stati benedetti dal Canonico Reverendo Don Marco Romano.
A seguire alle ore 12 nella chiesa di San Francesco si è svolta la S. Messa animata dalla Corale Città di Nettuno, al termine è avvenuta la distribuzione del pane benedetto. Nel pomeriggio dalle 15 c’è stato spazio al ritorno dei giochi popolari, lo scoccio delle pile, la gara della pasta asciutta, e la gara del prosciutto. Con animazione dell’Atletica Olimpia S.D Nettuno, è stata anche allestita la fiera delle merci con delle bancarelle e la presenza anche di uno stand solidale dell’Unitalsi. Alle 17.00 la messa conclusiva della giornata di festa, celebrata da Padre Jefferson e animata dal Gruppo gli Amici del Santuario con a seguito dinanzi l’altare, col presidente della Pia Unione S.Antonio Abate Pino Ferrari, l’imbussolo e l’estrazione per l’elezione del nuovo priore, che anche quest’anno vede in carica una donna, la signora Riggi Fiorella, che oltre alla medaglia a ricevuto in consegna il vessillo raffigurante il Santo che conserverà per un anno.
I fuochi pirotecnici alle 18.30 sull’arenile del Vittoria hanno salutato questi festeggiamenti, mentre la Pia Unione riunita nella saletta dietro la chiesa di San Giovanni al borgo, ha offerto un rinfresco di ringraziamento, e brindato al nuovo priore, in questo caso priora, alla quale vanno gli auguri per la sua nomina, e rinnovato l’appuntamento al prossimo anno.
Annalisa Rodo
(foto di: G.Nobile)