Uniti per l’Ambiente chiede l’accesso agli atti su diversi argomenti che interessano i cittadini
Il Comune non risponde
Le leggi che regolano l’associazionismo in Italia sono decisamente permissive: basta un gruppetto minimo di persone che decida di costituire un’associazione e può farlo semplicemente dopo averne definito gli scopi con un uno statuto e siglato un atto costitutivo. E così nascono presidenti, segretari e tesorieri che in molti casi producono sporadiche riunioni e pochi fatti concreti. A fronte di un volontariato ben organizzato nella Protezione Civile, regolato dalla legge 225 del 1992, che è costituito in gran parte da associazioni registrate negli appositi albi, c’è una vasta gamma di associazioni territoriali e comitati che operano molto spesso a supporto di organizzazioni politiche o partiti.
Alcune si formano in preparazione di elezioni politiche o amministrative per sostenere un candidato, altre, che già esistono, si trasformano in veri e propri comitati elettorali, altre ancora strizzano l’occhio a chi in qualche modo ne ripaga la simpatia.
Ad Anzio opera un gruppo, Uniti Per l’Ambiente, che non è un’associazione, non ha uno statuto, non ha un presidente e nemmeno un tesoriere ma che, ormai da qualche anno, costituisce luogo di aggregazione totalmente apartitico, per iniziative ambientali, ma che si è mobilitato anche nella difficile circostanza del Covid e per dare aiuto ai profughi ucraini nella nostra zona. Vi aderiscono alcuni comitati ed associazioni in modo autonomo e sinergico allo stesso tempo. E’ un contenitore in cui enti, associazioni e comitati trovano ragioni di condivisione in un progetto o in un’iniziativa che decidono di attuare in modo congiunto.
La sua attività viene regolata, sul piano etico ed operativo, da termini di riferimento che ne sanciscono in modo inequivocabile l’apartiticità ed il rispetto verso ogni diversità sia nei comportamenti di chi vi opera in un progetto o di chi vi partecipa nell’attività di coordinamento.
Uniti Per l’Ambiente, attraverso chi vi aderisce, si muove nel campo dell’ambiente nel modo più ampio, dalla natura, al controllo del territorio, alla tutela degli animali.
Il gruppo si è interfacciato con le istituzioni ed ha interagito con il Comune di Anzio in modo continuo a partire dal problema della centrale biogas, in occasione della difesa della Pineta della Gallinara, per la gestione dei rifiuti, la realizzazione di un canile comunale ed il controllo delle emissioni elettromagnetiche.
Le vicende giudiziarie che hanno interessato ed interessano il nostro Comune hanno causato un congelamento dei pur problematici rapporti su progetti ed iniziative e così, nello spirito di servizio che motiva i numerosi partecipanti, Uniti Per l’Ambiente ha cercato e sta cercando di prendere iniziative autonome. Ha cosi facilitato la creazione di un progetto di compostaggio domestico e di comunità, attraverso il Comitato per la Difesa dell’Ambiente e la partecipazione del Consorzio Lido dei Pini, progetto che è attualmente in pieno sviluppo. Porta avanti, insieme al Consorzio Lido dei Pini, il progetto di difesa e di affidamento del parco pubblico della Gallinara. Collabora alla realizzazione di un progetto di divulgazione marina del Rotari Costa Neroniana che interessa circa 600 alunni delle scuole elementari e tre istituti. Ha in corso di preparazione un progetto di assistenza agli animali attraverso la creazione di uno sportello aperto ai cittadini, con l’attiva partecipazione delle Guardie Zoofile di Silvio Marsili. Ha allo studio un piano di misurazione e controllo delle emissioni elettromagnetiche nelle zone con presenza di scuole ed aggregati ecc.
Mantiene punti di informazione sui social ed attraverso la stampa. Con il commissariamento del Comune di Anzio Uniti Per l’Ambiente ha correttamente informato il Commissario della sua presenza sul territorio ed ha offerto la disponibilità ad un incontro in cui verificare possibili ragioni di collaborazione, non ricevendone riscontro alcuno, fatto plausibile ove l’amministrazione temporale non ritenga opportuno stabilire concreti contatti e collaborazioni con il volontariato ambientale che opera sul territorio.
Più opinabile, però, è il mancato riscontro ad una richiesta rivolta al Dirigente dell’Ufficio Ambiente al fine di ottenere risposte a precise contestazioni ed a quesiti inerenti il servizio della raccolta dei rifiuti. Alla pec protocollata 19 dicembre il Dirigente non dava risposta.
Memori di precedenti richieste rimaste inevase è stata inoltrata una nuova richiesta di informazioni rivolgendola a chi, nel Comune di Anzio, è deputata a garantirne la risposta e cioè il Segretario Generale ed è stato fatto invocandone l’obbligatorietà sancita dalla legge 241/90 e seguenti. I cittadini hanno il diritto di conoscere ciò per cui pagano. Al contrario della congenita reticenza degli uffici responsabili il Segretario Generale, Dott. Paola Moroni, nominata dalla Commissione Straordinaria, si è subito premurata di dare riscontro alla richiesta ed ha sollecitato l’Ufficio Ambiente di ottemperare, Attendiamo di sapere come stanno gli atti per darne notizia più ampia ed esaustiva ai lettori.
Sergio Franchi
I Commissari stanno lavorando per scongiurare la chiusura
Agenzia delle Entrate
Mercoledì 25 gennaio alle ore 10, presso la sede regionale di Roma dell’Agenzia delle Entrate, si è tenuto un incontro tra la Commissione Straordinaria ed i dirigenti di quell’Ente per un richiesto esame congiunto sulla ventilata soppressione dello sportello dell’Agenzia delle Entrate di Nettuno, che dipende dall’ufficio territoriale di Pomezia, per annunciate ed acclarate criticità di sicurezza, agibilità e accessibilità degli attuali locali di proprietà dell’Agenzia del Demanio.
Il management di quella struttura ha evidenziato che il tema dei locali è stato infruttuosamente trattato negli ultimi 10 anni con le varie amministrazioni comunali che si sono succedute nel Governo della città; hanno sottolineato che nel 2017 fu anche tenuta una conferenza di servizi nel corso della quale gli amministratori comunali del tempo assicurarono il proprio interessamento per ricercare una soluzione allocativa.
L’aggravarsi delle condizioni di sicurezza, agibilità e accessibilità, anche con asserite forte lamentele dell’utenza per difficoltà di accedere a quei locali, avrebbero indotto i dirigenti dell’Agenzia delle Entrate a preannunciare la chiusura dello sportello di Nettuno e il ripiegamento su Pomezia entro la fine del mese di marzo p.v., anche per imposte rigide esigenze di ottimizzazione e razionalizzazione che non consentono assolutamente l’assunzione di impegni finanziari per locare ambienti sul territorio di Nettuno.
Il Comune di Anzio, interessato per le vie brevi, tenuto conto che la popolazione di quella realtà fa capo all’Ufficio Entrate di Nettuno, ha evidenziato attraverso la Commissione Straordinaria l’inesistenza di locali per trasferirvi il personale dello sportello di Nettuno.
Dopo un’ampia e articolata discussione ed un confronto proficuo e fecondo per scongiurare la perdita per il territorio di Anzio e Nettuno di un importante servizio, il Commissario Reppucci ha assunto l’impegno di svolgere, assieme ai dirigenti comunali un decisivo e definitivo approfondimento, inteso a ricercare una soddisfacente soluzione allocativa, chiedendo, nel contempo, un ragionevole periodo di tempo per una necessaria verifica nel contesto del patrimonio immobiliare locale.
La Commissione Straordinaria
(Giallongo - Reppucci -
Infantino)