Presentato il libro dello storico Pietro Cappellari
La memoria negata
Lo scorso sabato 18 ottobre, con perfetta puntualità alle ore 15 e presso l’accogliente e confortevole location del Bar Master Cafè in Via Alcide De Gasperi 20 a Nettuno, si è svolta la seguita ed interessante presentazione del volume “Le Convenzioni di Nettuno – La memoria negata dell’italianità dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia 1925-2025”, ad opera dell’accademico, storico e studioso di cultura internazionale Dott. Pietro Cappellari, con una vivace ed intrigante introduzione al libro da parte del Prof. Alberto Sulpizi, altra nota personalità di alto profilo culturale ed accademico, in ambito locale e non solo. Classe 1975, il Dott. Pietro Cappellari è nato a Latina, ma da sempre risiede a Nettuno. Con oltre quaranta ottime pubblicazioni già al suo attivo, laureato in Scienze Politiche presso l’Università La Sapienza di Roma, un Master dell’Istituto Enrico Mattei di Alti Studi sul Vicino e Medio Oriente, Dottore Magistrale in Storia e Società, è anche Ufficiale in congedo dell’Esercito Italiano. È inoltre stato recentemente nominato Direttore della Biblioteca di Storia Contemporanea “Goffredo Coppola” di Paderno (Forlì), membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione “Francesco Parrini”, Direttore del periodico “L’Ultima Crociata” e collabora con la Fondazione della RSI-Istituto Storico, oltre che Socio Onorario della “Fameia Capodistriana della Libera Provincia dell’Istria in Esilio”.
Ma andiamo avanti con lo svolgimento della kermesse, la quale ha registrato la presenza, tra il pubblico e gli oratori, di Luca Parapetto in qualità di responsabile locale di CPI Anzio-Nettuno, dei Consiglieri di FDI Nettuno Alessandra e Genesio D’Angeli, del Comandante dell’ANAI Bruno Sacchi e per l’appunto del Prof. Sulpizi. È stato proprio quest’ultimo, snocciolando intensi e cari ricordi di famiglia, a narrare ai presenti i memorabili antefatti della storia illustrata nel libro: le vicende personali e professionali del Barone Alberto FassiniCamossi, assistito dai suoi fedelissimi Giuseppe “Peppino” Carnabuci e Servilio Colarossi, allorquando il Forte Sangallo era tra le sue numerose proprietà e ne decise la ristrutturazione, ad uso civile abitazione. La affidò all’Insigne Architetto Carlo Busiri Vici, il quale ne curò interamente la riprogettazione interna ed esterna. Si era nel periodoaureo della nascente cinematografia italiana ed il Barone riuscì nella non facile operazione di lancio turistico del lido nettunese, presso il bel mondo degli anni venti: in viaggio di piacere e di lavoro, visitarono la nostra città i reali di Romania, il Segretario di Stato USA Stimson, compositori come Beniamino Gigli e Giacomo Puccini, star come Rodolfo Valentino ed il vate italiano Gabriele D’annunzio, oltre a personalità politiche e militari come Asvero Gravelli, Dino Grandi ed Italo Balbo. Sotto l’egida del Governo di Mussolini, che era abitualmente di casa presso il Forte, avviene la richiesta di firmare ivi il Trattato delle Convenzioni di Nettuno, per noi unico caso di avvenimento diplomatico a caratura internazionale, tenutosi nella città del Tridente il 20 luglio 1925, eppure completamente scomparso dalle cronache locali e nazionali. La particolarità e l’importanza solenni di tale consesso sono da ricercare nell’impellente necessità, da parte delle Autorità del Ventennio, di risolvere positivamente l’annosa e rischiosa “Questione Adriatica”, parte della ben più ampia e complicata situazione di stallo che si stava rivelando fatale per gli interessi delle minoranze italiane, ebree, tedesche, austro-ungariche, romene, greche, bulgaro-macedoni, albanesi, rutene, turche e pomache. Dedicato alla memoria del Professor Ettore De Franchi, docente del Liceo Scientifico di Anzio, storico Consigliere comunale MSI della cittadina neroniana, già candidato Sindaco e valente pittore espressionista, infaticabile uomo di cultura di altissimo spessore morale, il volume si snoda quindi dall’Unità nazionale al Patto di Londra del 1915, passando a spiegare chiaramente le questioni orientale, adriatica e fiumana, come parte integrante del movimento diciannovista e dell’arditismo post 1918. Al termine del periodo storico nel quale si inquadrano il successivo Patto di Roma del 27 gennaio 1924 e quindi le Convenzioni di Nettuno, con tutto il loro portato di conseguenti successi ma anche di limiti, avvenne la fatale crisi diplomatica con il Regno di Jugoslavia dal 1925 al 1929, che portò alla ratifica “con riserva” delle stesse ed al fallimento di ogni accordo, sino alla pulizia etnica anti-italiana dal 1929 al 1945 ed oltre, a guerra più che conclusa. In 180 pagine, corredato da un completo indice dei nomi e dotato di una ricca bibligrafia, il nuovo volume del Dott. Pietro Cappellari contiene anche le riproduzioni di varie immagini d’epoca e foto storiche d’archivio. Tra queste ultime, molte sono ancora inedite per il grande pubblico e provengono dall’archivio privato della famiglia Sulpizi. Il libro trova la sua originale ed imprescindibile conclusione nell’appendice, che si rivolge alla ferita ancora aperta del dramma delle Foibe, dall’istituzione del Giorno del Ricordo alla nascita di quello del Ritorno, con la creazione dei Parchi comunali di Anzio e di Nettuno, per tenere sempre viva la memoria della martire e Medaglia d’Oro al Valore Civile Norma Cossetto e di tutti coloro i quali hanno eroicamente e strenuamente difeso il nostro confine orientale.Per non tradire l’italianità dell’Istria, di Fiume e della penisola dalmata.
Mariodonato Lombardini
La Nettuno che fu attraverso gli aneddoti e curiosità del maestro Antognarelli
Un pomeriggio con Giacomo
Si è trattato di un pomeriggio veramente interessante quello trascorso nella sala Consiliare del Comune di Nettuno, sabato 25 ottobre.
Tante persone hanno ascoltato attenti e talvolta sorridendo, la vita del M° Giacomo Antognarelli, una vita ricca di sacrifici, ma anche di tante soddisfazioni, grazie ai premi ricevuti nella sua lunga carriera: quello di ‘Maestro Artigiano’ insignitogli dal Campidoglio con il Trofeo del ‘Nasone d’Argento’; ‘Il Tridente d’Oro’ assegnatogli dall’Accademia Delia; la medaglia d’argento della BCC di Nettuno per i 125 anni della nascita dell’ex Cassa Rurale, essendo tra i soci più anziani.
Ha moderato l’incontro la nostra collaboratrice Rita Cerasani. Hanno collaborato alla riuscita dell’evento il Dott. Maurizio Stasi e la Dott.ssa Emma Paoletti (attrice) che con Giacomo formano la Compagnia ‘Tre per Caso’, il soprano Marzia De Lorenzo, gli amici Gabriele Petriconi, l’ex pugile Nando Onori, lo storico Alberto Sulpizi, la scrittrice Assunta Gneo, il regista Giampiero Bonomo. Attraverso la vita di Giacomo abbiamo conosciuto tanti aneddoti, curiosità, episodi che hanno costellato la sua esistenza, dalla nascita in Sardegna durante la seconda guerra mondiale all’arrivo a Nettuno rendendo omaggio a Santa Maria Goretti; dai suoi primi lavoretti ancora scolaro all’attività di pugilato vincendo tanti incontri, al lavoro come fine restauratore; dalla creazione dei ‘Poeti in panchina’, ‘I Poeti diVersi, ‘I Poeti de Borgo’ al gruppo dei ‘Poeti Estinti’; dalla pubblicazione della raccolta poetica ‘Da questa parte’ all’Ereide (150 quartine in dialetto romanesco), fino agli ultimi lavori ‘nel cassetto’: la commedia in nettunese ‘Erminia’, ‘Achille il condottiero’, ‘Odisseo’, sempre in quartine in vernacolo.
Durante l’evento Giacomo ci ha deliziato declamando alcune sue poesie: ‘La Sardegna’, ‘Santa Maria Goretti’, ‘Il pugilato’, ‘Er restauratore de mobili’, ‘La Genesi a modo mio’ con cui è arrivato secondo ai campionati italiani nella sua categoria, partecipando al ‘Performer Cup’, ‘Nettuno’. Inoltre insieme alla Compagnia ‘Tre per Caso’ ha recitato due sue opere: ‘La passione di Cristo’ e la ‘Fondazione di Roma’, ricevendo, insieme ai suoi compagni, tanti applausi calorosi. Il clou si è avuto quando il Presidente del Consiglio comunale Dott. Roberto Alicandri e l’Assessore Roberto Imperato l’hanno omaggiato con un Attestato di Merito, definendolo uno dei più ‘grandi artisti’ nettunesi.
Rita Cerasani
Concetta e Simona incantano Roma
Il 25 settembre 2025 i Maestri Concetta Agresti e Simona Caligiuri, musiciste di Anzio da anni impegnate nella diffusione della cultura musicale sul territorio, hanno preso parte all’evento “Tra Opera e Concerto”, ospitato nella suggestiva sacrestia del Borromini, uno dei luoghi più affascinanti e solitamente inaccessibili della Capitale.
L’esibizione, dedicata alle meravigliose melodie per flauto e clarinetto dei grandi autori della tradizione italiana, ha offerto al pubblico un viaggio sonoro tra eleganza, passione e virtuosismo. Il Maestro Simona Caligiuri al clarinetto e il Maestro Concetta Agresti al pianoforte hanno interpretato brani di Vivaldi, Marcello, Donizetti, Verdi, Bellini e Puccini, mettendo in risalto la brillantezza timbrica e la cantabilità tipica della musica italiana dell’epoca.
L’armonia tra i due strumenti e la raffinata sensibilità interpretativa delle artiste hanno saputo valorizzare la bellezza intramontabile del repertorio, regalando al pubblico un momento di intensa emozione in uno scenario di straordinaria suggestione artistica.
Un appuntamento che conferma, ancora una volta, l’eccellenza e la passione con cui i Maestri Agresti e Caligiuri continuano a rappresentare Anzio nel panorama musicale nazionale.