I pini di Aprilia sono sotto attacco della “Toumeyella Parvicornis” ovvero la cosidetta cocciniglia tartaruga. Intanto il trattamento inizierà su 113 piante
L’endoterapia per il Pinus Pinea
I pini di Aprilia sotto attacco della cosiddetta cocciniglia tartaruga. L’insetto, che appartiene agli artropodi, è un parassita che attacca l’integrità degli alberi appartenenti al genere del pino domestico. Ad Aprilia ne sono stati censiti recentemente, su mandato dell’amministrazione comunale, ben 360. I risultati del censimento, realizzato dal dottor Omar De Filippis nell’ambito di una quantificazione precisa del patrimonio arboreo comunale, sono stati poi trasmessi agli uffici dell’ente di piazza Roma. Il “Pinus Pinea”, ovvero il pino domestico, uno degli alberi più diffusi in tutto il bacino del mar Mediterraneo, presenta delle criticità causate dal patogeno alieno “Toumeyella parvicornis”, la cosiddetta Cocciniglia tartaruga del pino. L’accezione “tartaruga” deriva dalla morfologia tipica delle femmine adulte, che rimanda al carapace di una tartaruga.
La “Toumeyella parvicornis” si riconosce per il colore rossiccio; in particolare, sono le femmine quelle più facilmente individuabili a un primo sguardo, essendo di dimensioni variabili tra i 3,9 e i 4,4 millimetri. La sua diffusione si deve a due fattori: la rapida moltiplicazione e l’assenza di predatori naturali. Il suo arrivo in Italia sembra sia avvenuto tramite il commercio di piante estere, come già successo con la cimice asiatica e il punteruolo rosso, altri insetti particolarmente infestanti. Al di là dell’origine, gli studiosi degli insetti avvertono del rischio di una sempre maggiore diffusione. È un parassita che punge e succhia la linfa dai rami giovani, provocando una riduzione nel vigore degli alberi fino al deperimento delle piante attaccate e quindi, di conseguenza, alla morte del pino. Si propaga rapidamente e si sposta con il vento su nuovi alberi.
Questi insetti, producono una melata appiccicosa che viene attaccata da un fungo, la fumaggine, rendendo queste superfici scure, talvolta nere. Anche il comune di Aprilia è ricompreso tra le aree della regione Lazio “infestate”. Per questo si sono rese necessarie immediate misure fitosanitarie di emergenza in grado di tamponare l’avanzare del pericoloso parassita. Ed i tecnici a cui l’ente di piazza Roma si è affidato hanno valutato, come misura più idonea per la tutela delle alberature, il trattamento endoterapico.
“Al fine di avviare le attività di trattamento sulla specie “Pinus Pinea” – si legge nella determina dirigenziale - è stato individuato preliminarmente il Parco in Via dei Mille presso il quale è risultata la maggior concentrazione della suddetta essenza arborea”.
All’interno dell’area verde, che oggi ricorda i due magistrati uccisi dalla Mafia Giuseppe Falcone e Paolo Borsellino, sono presenti ben 113 pini domestici. Ad occuparsi della “disinfestazione” sarà una ditta di Grottaferrata, la Femar Srl, che opererà all’interno del parco di via dei Mille dietro ad un importo di circa 4mila e 600 euro. Ma in cosa consiste l’endoterapia? La tecnica consiste nell’effettuare sul tronco dell’albero delle iniezioni endoxilematiche ovvero l’immissione in circolo, all’interno dell’albero, di presidi specifici atti a difendere la pianta da parassiti, patologie e funghi. Si tratta di una tecnica estrema che si effettua in casi eccezionali, di natura molto grave o davanti a vere e proprie emergenze come nel caso apriliano. I principali vantaggi offerti da questa metodologia di applicazione consistono in una prolungata persistenza d’azione, che in molti casi permette di effettuare i trattamenti ad anni alterni, una riduzione delle dosi di applicazione e una minore dispersione nell’ambiente, quindi un minore impatto ambientale.
Alessandro Piazzolla