Mille posti fissi e altri mille aggiuntivi per un totale di duemila spettatori. Ora il grosso dilemma è rappresentato dalla gestione dell’impianto
Pronto il Palazzetto dello Sport
Mille e trecento metri quadri di parquet. Mille posti fissi e altri mille aggiuntivi per un totale di duemila spettatori. Dieci anni esatti per la sua realizzazione. Sono questi i numeri che riguardano il palazzetto dello Sport di Aprilia che in questi giorni è interessato dagli ultimi lavori di completamento. La ditta Adisportfloor infatti, ha terminato le opere di posa di oltre mille e trecento metri quadri di parquet in rovere. A seguire sono state realizzate le tracciature regolamentari del Volley in rosso, del basket in bianco e del calcio a 5 in nero. La struttura si prepara quindi a diventare un impianto in grado di ospitare svariate attività sportive. Un vero e proprio polo dello sport apriliano, quello che mancava in una città in continua espansione come Aprilia. Un’opera che permetterà al comune pontino di colmare un gap importante, a livello di impiantistica sportivo, che la divide con le altre città della provincia di Latina. Non è stato un iter semplice quello del Palasport, opera realizzata dalla Sogeimsrlcome “regalia” al Comune apriliano a fronte del progetto di edificazione conosciuto come “Trentastelle” che prevedeva la costruzione di ben trenta palazzi nella zona di via Carroceto. Alla progettazione seguì, nel 2013, la posa della prima pietra alla presenza degli amministratori della società privata e del sindaco Antonio Terra. Per ben sette anni quella “prima pietra” è rimasta anche l’unica a causa di una serie di problematiche e di ritardi che hanno allungato via via l’iter per la realizzazione della struttura. Nel 2017 il consiglio comunale approvò una nuova convenzione con la Sogeim ed un anno dopo venne approvato il progetto esecutivo con una delibera di giunta. Ma solo nel febbraio 2020, due anni dopo il via libera al progetto, i lavori per il Palasport di via Carroceto sono veramente iniziati. Tre anni dopo, a ben dieci anni dalla storica posa della prima pietra, il primo Palazzetto dello Sport di Aprilia è ormai pronto per essere consegnato alla città e agli apriliani. E, vista l’importanza che riveste l’opera, sarà sicuramente uno dei punti fondamentali della campagna elettorale che sta per entrare nel vivo.
Soprattutto, sarà importante vedere le idee ed i progetti, dei diversi schieramenti in campo, sulla sua futura gestione. A chi spetterà il compito di gestire l’impianto? La struttura rimarrà in mano al Comune di Aprilia o la sua gestione verrà affidata ad un soggetto privato che ne deciderà anche l’assegnazione degli spazi? Nei mesi scorsi l’amministrazione Terra scelse di puntare, per la gestione dell’impianto, su un affidamento esterno tramite un bando pubblico rivolto alle realtà associative di Aprilia. Una decisione che non mancò di sollevare critiche come quelle mosse da Piazza Civica, ex gruppo di maggioranza, che chiese di aprire un tavolo diretto col Coni per fare in modo che il Palasport rimanesse in gestione al pubblico.
Alessandro Piazzolla
Braccio di ferro tra società sportiva e Comune
Calcio a porte chiuse
Partite di calcio a porte chiuse, scoppia la polemica tra società ed amministrazione comunale. Dopo la sconfitta casalinga contro l’Arzachena la società calcistica punta il dito contro il Comune di piazza Roma.
“L’Aprilia - scrive la società in una nota stampa - vista l’ordinanza del Sindaco di Aprilia del 14/04/2023, è stata costretta a disputare l’ultima gara di campionato Aprilia - Arzachena a porte chiuse “per mancanza del Certificato di Idoneità Statica della tribuna in ferro”.
Un danno economico e di immagine che ha portato la Società ad approfondire in questi giorni la situazione. A seguito dell’accesso dell’RSSP della Società nel faldone stadio esistente presso la sede comunale di Piazza dei Bersaglieri, scrive in una nota stampa la società sportiva, si è scoperta l’esistenza del regolare certificato di collaudo statico protocollato dallo stesso Comune di Aprilia in data 3 febbraio 2012 con validità di 15 anni.
Questo significa che la scadenza sarà nel 2027 e l’ufficio tecnico del Comune di Aprilia si trova dunque in uno stato di evidente disorganizzazione e confusione, assolutamente non giustificato. Una situazione ai limiti del grottesco che verrà discussa prossimamente nelle sedi opportune.
“Seguirà querela e richiesta di risarcimento danni da parte del Club che ha dovuto distogliere energie ed attenzioni dal campo in un contesto che vede la prima squadra in lotta per mantenere la Serie D”. A stretto giro di posta la replica firmata dalle otto liste che compongono la coalizione Aprilia Civica.
“Nessuna disorganizzazione o stato confusionale degli uffici del Comune, anzi. Se c’è qualcuno che fa confusione in merito alle cause dell’ordinanza di chiusura dello Stadio Quinto Ricci è proprio la società che gestisce l’impianto, che ora grida allo scandalo. Il sopralluogo dei Vigili del Fuoco – effettuato lo scorso 5 aprile – ha evidenziato tutta una serie di criticità ascrivibili proprio alla società. Tra di esse, anche la difficoltà a reperire l’attestato di idoneità statica delle tribune in ferro (fatto redigere dalla stessa società, che ne è proprietaria). Tutta la documentazione, incluso il certificato di collaudo, è stata consegnata dagli uffici del Comune e visionata dalla Commissione di Vigilanza.
Ed è proprio dall’esame completo della documentazione richiesta e consegnata e sulla base del verbale dei Vigili del Fuoco, che la Commissione si è espressa in senso contrario riguardo alla possibilità di svolgere manifestazioni pubbliche presso lo Stadio, per motivi di sicurezza pubblica. Oggi la società tuona contro il Comune, come a mostrarsi estranea alla vicenda, quando estranea non è. Anche per questo, tutte le liste della coalizione Aprilia Civica hanno chiesto al Sindaco e all’Amministrazione comunale di valutare se rispondere alle accuse del gestore dell’impianto per vie legali, rendendo partecipe anche il Comando dei Vigili del Fuoco e informando CONI e federazione sportiva”.
P.N.