Ecco i dati del 2022 relativi alla popolazione di Aprilia
Matrimoni & divorzi
Ci si sposa sempre più tardi, ma a divorziare sono soprattutto le coppie più mature, che dopo anni di convivenza una volta raggiunta l’età dove maggiore è la consapevolezza di sé e di cosa ci si aspetta dall’altro, rinunciano ad armarsi di buona pazienza. E dove la diplomazia non arriva, interviene l’avvocato. I dati raccolti nel 2022 e relativi alla distribuzione della popolazione ad Aprilia, sembrano confermare per il Comune nord pontino l’elevata tendenza delle coppie a separarsi, ma a non superare i problemi di coppia sono soprattutto gli over 50.
Su 2567 coppie divorziate, ben 492 pari al 19,1% corrispondono alla fascia d’età che va dai 50 ai 54 anni, 451 pari al 17,5% nella fascia d’età che va dai 55 ai 59 anni. 900 gli over 60 di età compresa tra i 60 e i 94 anni che hanno scelto la via della separazione, mentre i numeri sono naturalmente ridimensionati nella fascia d’età tra i 25 e i 35 anni (168 tra uomini e donne) dove del resto si registrano anche un minor numero di matrimoni anche per questioni anagrafiche oltre che sociali, mentre nella fascia tra i 40 e i 49 anni le persone divorziate sono 556. Il maggior numero di persone sposate del resto è concentrato dopo i 35 anni. Già i dati raccolti nel 2019 e relativi alle attività svolte dall’Ufficio Stato Civile del Comune di Aprilia nei primi sei mesi di quell’anno, avevano rivelato una tendenza consolidata negli anni.
La maggior parte degli apriliani si sposa solo dopo aver superato la soglia dei 40 anni. Sono rarissimi ormai i matrimonio celebrati per le coppie al di sotto dei 20 anni, pochi quelli celebrati fino ai 35 e sempre più numerose le coppie che scelgono di convolare a nozze oltre i 40 anni. Probabilmente a incidere oltre a fattori sociali e culturali, è anche il raggiungimento di una stabilità economica e occupazionale. Di certo nel tempo è cresciuto il numero di celibi e nubili, che includono persone che scelgono di restare sole ma anche coloro che pur formando una coppia non sentono i bisogno di registrare il proprio sì sui registri comunali: sono 32 mila 796 contro 34 mila 223 sposati.
Francesca Cavallin
Sono 47 i comuni che rinnovano il Consiglio. Latina unico capoluogo di provincia
I comuni al voto nel Lazio
Il 14 e 15 maggio 2023 per le elezioni amministrative, nel Lazio si voterà a Pomezia e in altri 46 comuni. Sono infatti 47 i comuni al voto nella nostra Regione: 14 in provincia di Frosinone; 8 in provincia di Latina, tra cui la stessa Latina unico capoluogo di provincia del Lazio al voto; 4 in provincia di Rieti; 17 nella Città metropolitana di Roma Capitale; 4 nella provincia di Viterbo; Vediamo quali sono in dettaglio:
Provincia di Frosinone:
Sopra i 15mila abitanti: Anagni e Ferentino.
Meno di 15mila abitanti: Amaseno, Aquino, Arpino; Atina, Boville Ernica, Filettino, Fiuggi, Pico, Pignataro Interamna, Serrone, Villa Latina, Villa Santa Lucia.
Provincia di Latina:
Sopra i 15mila abitanti: Aprilia, Latina, Terracina.
Meno di 15mila abitanti: Bassiano, Campodimele, Lenola, Roccagorga, Sonnino.
Provincia di Rieti: Meno di 15mila abitanti: Belmonte Sabina, Borgorose, Rocca Sinibalda, Varco Sabino.
Città metropolitana Roma Capitale:
Sopra i 15mila abitanti. Fiumicino, Pomezia, Rocca di Papa, San Cesareo, Santa Marinella, Valmontone, Velletri.
Meno di 15mila abitanti: Affile, Cerreto Laziale, Cervara di Roma, Gallicano nel Lazio, Magliano Romano, Morlupo, Olevano Romano, Roccagiovine, Sacrofano, Segni.
Provincia di Viterbo:
Meno di 15mila abitanti: Sutri, Valentano, Vallerano, Vignanello.
A.S.
Nella foto Latina unico capoluogo di provincia del Lazio al voto