Incendio in una torre Ater in via Guardapasso
Ascensore a fuoco
Si sono vissuti momenti di grande tensione il 12 giugno scorso ad Aprilia. Un incendio è infatti divampato all’interno di uno dei due ascensori presenti nella torre Ater di via Guardapasso. Erano da poco passate le 18e30 quando alcuni residenti hanno notato il fumo uscire dall’elevatore e salire verso i piani alti dello stabile e, contemporaneamente, un forte odore di bruciato. A quel punto sono stati contattati immediatamente i vigili del fuoco del comando di viale Europa. I pompieri sono giunti poco dopo in via Guardapasso e hanno iniziato subito le operazioni di spegnimento del rogo. Alcuni minuti dopo, sul posto, si sono portati anche i carabinieri del reparto territoriale di via Tiberio.
L’incendio è stato sedato dopo pochi istanti. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Ma la maggior parte dei residenti, vedendo le fiamme ed il fumo, avevano già sceso le rampe di scale aspettando la fine delle operazioni nel cortile antistante l’edificio. I militari di via Tiberio hanno acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nella struttura, immagini che ora sono al vaglio degli uomini dell’arma. Ancora da capire l’origine del rogo, se scaturito a seguito di un corto circuito o se causato da un atto vandalico o da una bravata di qualcuno.
Per eseguire tutti gli accertamenti e le verifiche necessarie, i vigili del fuoco hanno dovuto disattivare anche l’altro ascensore. Bisognerà attendere qualche giorno prima che l’impianto venga rimesso in funzione, un atto necessario ma che comunque ha comportato qualche disagio ai residenti. Le difficoltà maggiori, ovviamente, sono state riscontrate dai numerosi anziani presenti nella torre Ater e dai disabili che, per diverse ragioni, sono impossibilitati a uscire di casa scendendo le scale.
“Alcuni di noi – spiega una donna – sono in una situazione di difficoltà oggettiva perché non possono uscire dalla loro abitazioni. La nostra speranza è che il problema venga risolto in tempi brevi. Le verifiche sono necessarie e giuste, vorremmo anche noi capire se si è trattato di un corto circuito o di qualcuno che si è divertito a creare questa situazione di disagio. In questo stabile, nell’ultimo anno e mezzo, ne sono successe di tutti i colori. Diciamo che non ci stupirebbe se dalle indagini poi emergesse la responsabilità di qualcuno. Oggi sono passati ben sette anni dalla consegna degli appartamenti. Abbiamo diversi problemi, dalle infiltrazioni alla caldaia che spesso va in tilt. Servono interventi sia da parte di Ater che del comune di Aprilia”.
Alessandro Piazzolla
Quasi tutta Aprilia il 12 giugno scorso ha subito un’interruzione idrica programmata
Diciotto ore senza acqua
Senza acqua per diciotto ore. E’ stata una giornata particolarmente difficile quella vissuta il 12 giugno scorso ad ad Aprilia. Tutti i cittadini, ad esclusione di qualche borgata periferica, hanno dovuto far fronte ad una vera e propria emergenza scaturita da una interruzione idrica programmata da tempo da Acqualatina. L’avviso inviato sia agli utenti che alle autorità comunali parlava però di un disagio limitato ad otto ore. L’acqua, infatti, sarebbe dovuta mancare dalle 14 alle 22. Acqualatina, intanto, aveva inviato tre autobotti stazionanti in diverse parti della città. All’origine dell’interruzione idrica programmata vi erano dei lavori “improcrastinabili”. In particolare, i tecnici hanno effettuato alcuni interventi di manutenzione straordinaria all’interno della centrale di Carano dopo aver riscontrato una perdita che rischiava di allagare l’intero impianto.
Una eventualità da scongiurare assolutamente perché, altrimenti, ci sarebbero stati danni più gravi che avrebbero compromesso la sicurezza della centrale in modo significativo. Una squadra di dieci professionisti ha iniziato ad operare alle 14 come da programma. Il flusso idrico è stato interrotto in tutta la città. Gli apriliani si sono attrezzati facendo scorte di acqua nella mattinata o dirigendosi verso le autobotti mandate da Acqualatina.
Tutti in attesa delle 22, quando il flusso sarebbe dovuto tornare normale. Così però non è stato. Con un messaggio inviato in serata, infatti, il gestore ha avvisato l’utenza che il disagio si sarebbe prolungato fino a tarda notte. Un ritardo causato da imprevisti tecnici emersi durante l’attività di saldatura di una nuova condotta situata al di sotto della centrale di Carano. La notizia del prolungamento del servizio idrico non è stata accolta positivamente dai cittadini che speravano di poter usufruire del servizio prima di andare a letto. Tanti i messaggi ed i commenti negativi apparsi sui social, con pesanti critiche e lamentele nei confronti di Acqualatina.
L’acqua, nel frattempo, non è tornata neanche a notte inoltrata. E se la buonanotte è stata pessima, il risveglio è stato anche peggiore. All’alba, quando migliaia di cittadini si svegliano per andare a lavoro, i loro rubinetti erano ancora a secco e venivano informati dal gestore che l’interruzione si sarebbe prolungata fino a tarda mattinata. Un avviso che ha fatto esplodere nuovamente la rabbia e la frustrazione degli utenti. Il flusso idrico è tornato regolare solo dopo le 8e30 in tutta la città. Diciotto ore senza acqua.
“Acqualatina - ha commentato il gestore - si scusa con gli apriliani per i disagi vissuti. Grazie a queste attività però, la centrale di Carano può ora beneficiare di una nuova condotta e di una portata ottimale del flusso”.
Ieri pomeriggio il sindaco Principi ha incontrato i vertici di Acqualatina in comune. Presenti sia la presidente Cinzia Marzoli che l’ad Marco Lombardi.
“L’incontro con i vertici dell’azienda nel mio ufficio - ha sottolineato Principi - è la prova che qualcosa sta cambiando. Da parte di Acqualatina ho ricevuto rassicurazioni sul futuro e senz’altro ho colto la disponibilità ad un confronto che finora non c’è mai stato. Episodi come quello di ieri non dovranno più accadere”.
A.P.