Aprilia tra i creditori A.Ser.
A oltre dieci anni di distanza dall’avvio dei contenziosi e dalla rescissione unilaterale del contratto, il Comune di Aprilia ottiene un importante riconoscimento nella lunga vicenda giudiziaria che riguarda la A.Ser., la società mista che dal 1999 al 2010 ha gestito il servizio di riscossione dei tributi locali: A.Ser. ha incassato di fatto i proventi delle tasse e non li ha mai restituito al Comune di Aprilia. Il Tribunale di Roma Sezione XIV Civile, ha dichiarato esecutiva la decisione che riconosce al Comune di Aprilia il diritto a essere ammesso tra i creditori della società A.Ser. La dichiarazione di esecutività, pronunciata dal Giudice Delegato il 25 settembre 2025, significa che la decisione del tribunale è diventata definitiva ed efficace. Il credito del Comune di Aprilia è ora ufficialmente riconosciuto e tutelato nella procedura di amministrazione straordinaria della società A.Ser. Si tratta di un passo importante anche se arrivato in ritardo, verso il recupero di parte delle risorse pubbliche sottratte.
Il procedimento era stato avviato dal Commissario Straordinario del Comune di Aprilia che, con un incarico legale conferito il 17 dicembre 2024, aveva deciso di presentare una “domanda ultratardiva” di ammissione al passivo. il Comune di Aprilia ha chiesto di essere inserito nell’elenco dei creditori di A.Ser., anche se i termini ordinari per farlo erano già scaduti, sulla base del credito riconosciuto dalla sentenza della Corte dei Conti n. 306/2024. Con la determinazione dirigenziale del 29 ottobre 2025, il Comune di Aprilia ha ufficializzato la conclusione positiva del procedimento e il riconoscimento del proprio credito nel fallimento A.Ser. Un risultato atteso da anni, che segna un passo avanti nella tutela delle finanze pubbliche e degli interessi dei cittadini di Aprilia, i veri titolari di quelle risorse. Se la dichiarazione di esecutività rappresenta un riconoscimento formale e concreto del diritto del Comune a ottenere il rimborso di somme della collettività, c’è da dire che probabilmente solo una piccola parte di quei 40 milioni potrà rientrare.
Francesca Cavallin
Siamo a novembre e le palestre scolastiche non possono essere usate dalle associazioni sportive
Lo sport prega S. Michele
Nel giorno di tutti i Santi i Presidenti delle Associazioni Sportive di Aprilia sono andate sotto la statua di S. Michele Arcangelo in piazza Roma.
“Siamo arrivati a novembre e le palestre scolastiche sono ancora chiuse, ormai non ci resta che sperare in un miracolo e chi meglio del Patrono di Aprilia, S. Michele Arcangelo che ha sconfitto persino il diavolo, potrebbe darci una mano? Visto che oggi è il giorno di Ognisanti, l’abbiamo però supplicato di farsi dare una mano anche da tutti gli altri Santi, perché temiamo che da solo non riuscirà a convincere le Commissarie che, continuare a tenere chiuse le palestre scolastiche lasciando a casa 1000 atleti, bambini ed adolescenti, sta solo facendo male a questa città.” hanno dichiarato dal Comitato per l’Emergenza Sportiva di Aprilia.
“Stiamo pagando l’inefficienza del Comune - proseguono i Presidenti delle ASD - che ha consapevolmente indetto in ritardo il bando di assegnazione. La cosa più triste è che tentano di giustificarsi tirando ogni volta la scusa della mafia ad Aprilia, ma se questi stessi controlli li avessero fatti in tempo, ad esempio a giugno, ora le palestre sarebbero aperte”.
“Siamo al ridicolo - aggiungono indignati dal Comitato - la mafia è noto va solo dove c’è il business e non viene certo nelle associazioni sportive che si dividono, spesso alternandosi tra loro, quattro misere ore pomeridiane nelle ‘sgarrupate’ palestre scolastiche apriliane e che sopravvivono grazie al volontariato di chi ama lo Sport”.
“Con i legali del Codacons stiamo valutando di agire in sede civile per i danni creati alle associazioni sportive e alla città, in sede penale per il ritardo consapevole della pubblicazione del bando, atto d’ufficio, che ci ha portati a questa situazione disastrosa e alla Corte dei Conti qualcuno dovrà spiegare per quale motivo il Comune di Aprilia, che ci dicono avere grossi problemi economici, ha rinunciato ad incassare per mesi decine di migliaia di euro dai canoni concessori”. concludono i componenti del Comitato.
Comitato Emergenza Sport Aprilia