La carenza di strutture scolastiche e di una scuola superiore ad Ardea è stata presentata al titolare del dicastero dell’istruzione
Il ministro dell’istruzione Valditara ad Ardea
Si parla di scuola ad Ardea. Un argomento che sta a cuore alla maggioranza delle famiglie del territorio. La carenza di aule, di strutture scolastiche, per non parlare poi dell’assenza di una scuola superiore, sono stati negli ultimi anni i tempi di discussione e di protesta da parte delle famiglie, per questa grave carenza di strutture scolastiche.
Sicuramente non è stato un male affrontare questa tematica, con l’ospite di eccezione il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, auspicando che questo passo possa aprire la strada ad una nuova stagione sul fronte dell’edilizia scolastica. A fare gli onori di casa il sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini, ed il preside Carlo Eufemi, ed ex sindaco di Ardea, che logicamente ha fatto da coordinatore dei lavori per tutti gli ospiti presenti.
Nel corso degli anni Ardea ha vissuto delle stagioni veramente calde sul fronte della protesta delle famiglie per la grave carenza di aule e di strutture scolastiche, che nel corso di questo ultimo decennio in un certo qual modo, sono state realizzare nuove scuole.
L’appuntamento si è celebrato lo scorso 13 gennaio, presso la sala consiliare Sandro Pertini, sulla Via Laurenzina, che avrà come tema centrale le opportunità e il merito. Sono intervenuti all’evento, il Vice Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Giuseppe Emanuele Cangemi, il Sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, il Ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara.
“I docenti tutor - è la proposta del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara – e saranno pagati di più. Avranno dei compiti aggiuntivi e dovranno essere formati soprattutto nel campo psicologico e pedagogico. Ne abbiamo parlato con i sindacati e stiamo ragionando con loro per capire come strutturare al meglio questo nuovo modello organizzativo.
Il tutor dovrà occuparsi di coordinare la personalizzazione dell’insegnamento e soprattutto di farsi carico di quei ragazzi che hanno più difficoltà o di quelli che sono talmente avanti che hanno necessità di accelerare.
L’alternanza scuola-lavoro – secondo il Ministro - spiega che è fondamentale, e non è pensabile avere solo una formazione teorica senza mai essersi avvicinati agli strumenti o ai macchinari di cui si è studiato.
E la prevenzione si realizza creando un albo regionale delle aziende disponibili che devono essere certificate sulla sicurezza; dando indicazioni che siano verificate dalle scuole prima di concludere un accordo con l’azienda ospitante; non lasciando solo il ragazzo. Spesso – ha detto ancora il ministro dell’Istruzione -, fatta la convenzione, poi scuola e azienda non si parlano. Bisogna che quel ragazzo sia inserito in un contesto in cui scuola e azienda si parlino. Infine bisogna sviluppare la cultura della sicurezza nelle scuole affinché i ragazzi siano consapevoli di affrontare questa esperienza formativa fondamentale”.
“L’interesse delle studentesse e degli studenti, che noi dobbiamo tutelare, è stare in classe per imparare – ha detto il Ministro Giuseppe Valditara -. Distrarsi con i cellulari non permette di seguire le lezioni in modo proficuo ed è inoltre una mancanza di rispetto verso la figura del docente, a cui è prioritario restituire autorevolezza.
L’interesse comune che intendo perseguire è quello per una scuola seria, che rimetta al centro l’apprendimento e l’impegno. Una recente indagine conoscitiva della VII commissione del Senato ha anche evidenziato gli effetti dannosi che l’uso senza criterio dei dispositivi elettronici può avere su concentrazione, memoria, spirito critico dei ragazzi.
La scuola deve essere il luogo dove i talenti e la creatività dei giovani si esaltano, non vengono mortificati con un abuso reiterato dei telefonini.
Con la circolare, non introduciamo sanzioni disciplinari, ci richiamiamo al senso di responsabilità. Invitiamo peraltro le scuole a garantire il rispetto delle norme in vigore e a promuovere, se necessario, più stringenti integrazioni dei regolamenti e dei Patti di corresponsabilità educativa, per impedire nei fatti l’utilizzo improprio di questi dispositivi”.
“Il mondo scolastico, con il nuovo governo, finalmente si trova a guardare con fiducia al futuro, si profilano quei cambiamenti che tutti attendono. Dobbiamo educare i ragazzi alla cultura del rispetto proprio dalla scuola – ha detto il vicepresidente del Consiglio Regionale del Lazio e consigliere della Lega, Giuseppe Emanuele Cangemi -, da cui dobbiamo ripartire per costruire una vera, grande civiltà di solidarietà, rispetto e amicizia. Contrasto a bullismo e cyberbullismo, restituire un ruolo centrale agli insegnanti, che non sono semplici formatori ma educatori, e ridare ai simboli, come il tricolore fuori gli istituti, il significato che meritano sono le pietre miliari di una ripartenza per il settore e per l’intero Paese.
Per questo saremo al fianco del ministro Valditara e sosterremo ogni iniziativa intenderà intraprendere al fine di aiutare i nostri giovani a diventare adulti formati, capaci, consapevoli”.
“Ad Ardea insieme al ministro Giuseppe Valditara, al consigliere regionale Giuseppe Emanuele Cangemi – ha detto il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon - e a tanti docenti, studenti e cittadini che in questo Governo troveranno sempre un interlocutore per consegnare a questo Paese una scuola migliore. Ripartiamo dalla cultura del merito”.
S.Me.