Il Comune chiarisce le competenze della bonifica
Degrado privato
Il degrado in via della Cinciarella esiste, ma non dipende dalla mancanza di interventi del Comune di Ardea.
La segnalazione fatta da un residente è stata smentita categoricamente dall’assessore all’ambiente Lucia Anna Estero, in quanto, il terreno dove viene evidenziata la presenza di una discarica a cielo aperto, non è un terreno comunale, bensì è un terreno di proprietà privata.
“Vogliamo chiarire subito questa cosa – ha esordito l’assessore Lucia Anna Estero – in quanto noi possiamo intervenire per bonificare dei luoghi dalla presenza di discariche abusive, allorquando sono terreni e proprietà comunali. Sui siti privati il Comune non può intervenire, in quanto spetta ai proprietari degli appezzamenti di terreni trasformati in discariche abusive, provvedere alla pulizia di quel terreno. Il nostro impegno è quello di aiutare la popolazione e quindi di andare incontro a tutte le esigenze della stessa, ma assolutamente ci è impossibile effettuare dei lavori di bonifica su terreni di proprietà privata”.
La rettifica dell’assessore Estero riguarda la seguente segnalazione fatta da un residente della zona, Alessio I., il quale ha segnalato questo grave stato di abbandono in cui versa un appezzamento di terreno.
Sono ormai alcuni anni che la strada è occupata da rifiuti di ogni genere e che dovrebbero essere conferiti negli appositi spazi, ed invece vengono gettati lungo la strada, facendola diventare appunto una discarica a cielo aperto.
“Sono un paio d’anni che denuncio alla Polizia Locale ed al Comune la situazione di degrado di una discarica a fianco della mia abitazione di decine di metri cubi di nefandezze – ha esordito Alessio I. di Ardea -.
Inoltre si trovano su un terreno a ridosso del fosso della cinciarella a un centinaio di metri da mare dove cadono spesso dei rifiuti.
Il degrado di anni, accentuato al problema che potrebbe in estate prendere fuoco per via delle canne di bambù secche l’ho denunciato anche a novembre 2022 e gennaio 2023 alla nuova amministrazione non ha avuto risposte se non quella che la pratica di denuncia è stata protocollata. Negli anni passati 2021 altri segnalazioni ai vigili e al comune senza sortire effetti.
Pericoloso anche per i bambini che giocano e adulti, per i ratti e serpi che ormai hanno nidi in loco. Il canale Fosso della Cinciarella dal numero civico 33 al 47 (circa 500 metri) non ha nessuna protezione e i bambini rischiano gravi pericoli per la loro incolumità.
Tutti i residenti di questa strada, ormai, hanno poche speranza e non credono più nell’intervento delle istituzioni come, invece, sarebbe dovuto avvenire per riportare in uno stato igienico-sanitario soddisfacente per tutta la zona. Non vogliamo passare per quelli che sanno tutto ed hanno le soluzioni a ogni problema, ma sarebbe sufficiente in meno di una giornata far arrivare un camion che raccolga tutti i rifiuti presenti”.
S.Me.
Per l’anniversario sono state acquisite dal museo due significative opere dell’artista
Omaggio a Manzù
Il 17 gennaio, anniversario della scomparsa del grande Giacomo Manzù avvenuta appunto il 17 gennaio 1991, si è svolto all’interno del Museo Manzù di Ardea un evento estremamente significativo per tutto il territorio pontino. Il Museo Giacomo Manzù, che appartiene alla Direzione regionale Musei Lazio del Ministero della Cultura, ha infatti presentato al pubblico due recentissime acquisizioni. La presentazione delle due opere è stata fatta con una conferenza organizzata dal Museo Manzù, sotto la direzione della dottoressa Maria Sole Cardulli, in collaborazione con il Centro di cultura domus Danae.
Commenta al riguardo il presidente del Centro di cultura Dario Volante: “per me è stato un vero onore poter collaborare con il museo per l’organizzazione di questa conferenza, che ha davvero rappresentato un momento culturale alto per il nostro territorio, non solo per l’importanza in sé delle due acquisizioni, ma anche per il livello di coloro che sono intervenuti durante la conferenza”.
Davvero significative le due acquisizioni, Bambina sulla sedia e Studio per Grande ritratto di signora (Alice Lampugnani). Entrambe sono state vendute al Museo dalla Famiglia Lampugnani di Milano, tra i primi e più importanti collezionisti di Giacomo Manzù. Sono due opere precoci nella produzione dello scultore, una in bronzo e piombo e l’altra in cera, che integrano significativamente la collezione. Questo acquisto di sculture del grande Manzù è stato il primo ad essere stato concluso dal Museo, che prende il nome del grande maestro e che lo stesso donò allo Stato italiano prima della sua scomparsa. Un acquisto importantissimo che rappresenta un ragguardevole investimento che lo Stato ha voluto effettuare su questo Museo di Ardea.
Durante la conferenza di presentazione sono intervenuti Massimo Osanna, Direttore Generale Musei del Ministero della Cultura, il quale ha evidenziato l’importanza dell’acquisto e l’intenzione di effettuare un restauro di alcuni impianti dell’edificio al fine di rendere la struttura più efficiente e fruibile; Stefano Petrocchi, Direttore regionale Musei Lazio del Ministero della Cultura, che ha efficacemente descritto la nuova organizzazione ministeriale nella quale è inserito il Museo Manzù; Maurizio Cremonini, sindaco di Ardea, che ha sottolineato l’importanza del Museo per l’intero territorio; Giulia Manzoni, la figlia del grande Manzù, che ha proposto alcuni progetti realizzati dalla fondazione Manzù di cui è presidente; Barbara Cinelli, docente dell’Università di Roma 3, che ha descritto sinteticamente le due opere dal punto di vista artistico, soffermandosi in particolare sull’originalità dei materiali utilizzati. Durante la conferenza è stato anche presentato al pubblico il prossimo restauro del Monumento funebre di Giacomo Manzù, presente nel giardino esterno del Museo. A descrivere lo stato attuale del monumento e gli interventi previsti per ripristinarne l’originaria bellezza è stato Sante Guido, Restauratore e Docente dell’Università degli Studi Roma Tre.
La conferenza è stata moderata dalla direttrice del Museo Maria Sole Cardulli. Terminata la conferenza, l’evento si è concluso con un applauditissimo concerto degli Apeiron Sax Quartet, composto da Daniele Caporaso, Dario Volante, Armando Noce e Roberto Guadagno.
“Nell’organizzare l’evento ho voluto che fosse presente anche la musica, in modo che tutte le arti fossero rappresentate all’interno di un momento così importante e significativo” aggiunge Dario Volante, presidente del centro di cultura che conclude “speriamo davvero che queste due nuove acquisizioni rappresentino l’inizio di un nuovo corso per il Museo. Spero da parte mia di poter collaborare proficuamente con il Museo per la realizzazione di altri concerti di livello”.
Per tutte le info e per rimanere in contatto con il centro di cultura: www.domusdanae.it
Centro di Cultura Domus Danae