Intervista ad Eleonora Napolitano in vista del congresso del Partito Democratico
Confronto democratico e riflessione
Eleonora Napolitano è da dicembre del 2021 segretaria del Pd di Pomezia. A lei abbiamo rivolto alcune domande.
- Ha condiviso la scelta dei vostri consiglieri Stefano Mengozzi e Paolo Zanin di rassegnare nell’agosto scorso le dimissioni contribuendo alla fine anticipata dell’amministrazione grillina? Si poteva fare altrimenti?
“Sull’operato dei nostri Consiglieri dirò velocemente (perché già strumentalmente troppo se ne è parlato): essi godevano di una certa autonomia di azione in quanto eletti, erano Consiglieri di opposizione e come tali si sono comportati. Se tutte/i leggessimo con onestà intellettuale la vicenda, converremmo che – al loro posto – non si poteva fare diversamente. La vicenda, però, insegna a tutti gli attori coinvolti che quando al dialogo e alla convergenza su ciò che unisce si preferisce sottolineare ciò che divide e ci si arrocca su sterili personalismi a rimetterci è la buona Politica. La Politica ci insegna che dobbiamo avere la capacità di superare scossoni e ferite al nostro amor proprio perché esiste un obiettivo che è superiore ad ogni “caduta” personale: il bene della nostra Città. Se ciascuno di noi tiene alta dentro di sé questa asticella, ogni cosa può essere ridiscussa in uno spazio per il confronto costruttivo su temi centrali per Pomezia e sul futuro che vogliamo realizzare”.
- A settembre del 2022 ci sono state le elezioni politiche. Un giudizio sulla vittoria anche a Pomezia del centro destra e del risultato del suo partito.
“La vittoria del centro destra a Pomezia è un dato in linea con il sentimento che attraversa il Paese. Se l’alternativa di Sinistra non si rende solida e riconoscibile, la crisi economica, l’incertezza sul futuro e lo scenario internazionale diventano terreno fertile per il successo delle Destre. Riconosco con franchezza che la Sinistra di questo Paese si è sopita ma so anche che esprimiamo ottimi amministratori e che quando siamo capaci di radicamento e di rinnovamento, veniamo premiati dalle cittadine e dai cittadini. Per trarre una lezione dal venticinque settembre dobbiamo ripartire da qui. Il risultato delle politiche a Pomezia(che evidentemente non ci rende soddisfatti) non si discosta dal dato nazionale. La sconfitta a livello nazionale e il risultato locale, però, sono motore e spinta per il nostro lavoro sul territorio. Nonostante la difficoltà del momento, siamo genuinamente convinti di essere la migliore alternativa di Governo per Pomezia. Esprimiamo competenze, passione e coraggio: tre ingredienti fondamentali per portare avanti un’azione politica che sia degna di essere chiamata così perché mette al centro i bisogni della Collettività!”.
- Lei fin dalla sua elezioni ha dovuto gestire un partito spaccato. La sua segreteria lo scorso anno ha subito pubblicamente spesso critiche senza peraltro mai replicare. Come giudica questi attacchi?
“Il motivo per cui ho deciso di non replicare è che credo fermamente nella forma Partito. All’interno possono soffiare “venti avversi” e bisogna avere la capacità di “governarli” con la Politica. Esistono luoghi della democrazia interna e la Segreteria del PD di Pomezia ha fatto in modo che solo questi fossero gli spazi del confronto, del dibattito e del conflitto. Cito qualche numero: dal gennaio 2022 a dicembre 2022 sono stati convocati 9 Direttivi; 11 Segreterie sempre aperte ai Referenti dei Tavoli tematici; 9 riunioni del Collettivo Donne Democratiche Pomezia; 4 Assemblee pubbliche. Abbiamo, inoltre, ideato e realizzato 39 iniziative politiche e organizzato 37 incontri con Comitati di Quartiere, Sindacati e Associazioni. In questo anno abbiamo cercato in ogni modo di essere inclusivi, per dare alla nostra Comunità un Partito che, mettendo al centro la Politica, lavorasse come un “corpo unico”. Mettere sempre al centro la Politica è la strada giusta per fare del Partito Democratico di Pomezia il Partito che merita di essere: credibile, rinnovato (e il tema del rinnovamento ha trovato totale convergenza durante il nostro ultimo Direttivo) e radicato nel territorio”.
- Il 12 e 13 febbraio ci sono le elezioni regionali. Perché i cittadini dovrebbero votare il presidente Alessio D’Amato e i candidati della lista Pd?
“La risposta risiede negli ultimi dieci anni di governo del Lazio e nella capacità che il Partito Democratico insieme alle forze di coalizione hanno avuto di risollevare la nostra Regione. Nonostante i debiti, una macchina amministrativa svilita e resa immobile dalla gestione precedente, le tante difficoltà e diversità della nostra Regione, in questi dieci anni la squadra di governo regionale ha dimostrato che si possono risanare le casse senza rinunciare alla visione di futuro e agli investimenti innovativi che sono motore di sviluppo. Non posso, inoltre, non citare la straordinaria capacità di gestione dell’emergenza pandemica; D’Amato è stato uno dei protagonisti di quel periodo in qualità di Assessore alla Sanità e integrazione socio-sanitaria della Regione Lazio. Un politico di esperienza che ha le competenze e le capacità necessarie per portare avanti il percorso di crescita della Regione Lazio. Alla sua candidatura si lega una squadra di candidate e di candidati che si spendono per il benessere delle cittadine e dei cittadini e che uniscono in loro esperienza e passione politica. Mi auguro che elettrici ed elettori, il 12 e il 13 febbraio, premino il PD e le forze che lo sostengono; questo significherebbe dare alla nostra Regione l’occasione per rafforzare quanto ottenuto e lanciarsi, con fiducia e speranza, verso il futuro”.
- Al prossimo congresso nello scegliere il candidato a segretario nazionale del Pd quali obiettivi programmatici riterrà prioritari per votarlo? In particolare quale candidato al momento gode della sua fiducia?
“Il Congresso del PD deve essere un momento di confronto democratico, di riflessione e di cambiamento; deve servire a riscoprire radicalità nei territori e a ricostruire la credibilità del Partito. Il PD deve comunicare con chiarezza cosa intende realizzare e a chi desidera parlare. Abbiamo bisogno di tornare all’anima di Sinistra: parlare di uguaglianza di diritti, di cultura della solidarietà, di lavoro, di politiche salariali, di politiche industriali, di sostenibilità ambientale e di laicità dello Stato. Di fronte a noi c’è una straordinaria occasione: tornare ad essere appassionati e a voler dare a tutte/i le possibilità per vivere una vita appagante, in cui potersi realizzare! Per tutto questo guardo con estrema fiducia alla candidatura di Elly Schlein, una politica che parla un linguaggio chiaro e riconoscibile; che ha speranza nel futuro e ha chiaro il Partito che desidera torni ad essere il PD: un partito progressista, egualitario, pluralitario, femminista e ambientalista. Mi fa piacere, parlando del Congresso del PD, annunciare che, entro la fine del mese di gennaio, terremo un’Assemblea pubblica che sarà un confronto franco tra iscritti, simpatizzanti e quante/i desiderano portare il loro contributo alla discussione sulla fase che attraversa il nostro Partito”.
- A maggio prossimo si voterà per le amministrative locali in importanti comuni del Lazio tra cui Pomezia. Per battere a Pomezia il centro destra, è possibile costruire una coalizione di centro sinistra allargata ai Cinque Stelle?
“La Segreteria del PD, da gennaio 2022, porta avanti un principio: mettere al centro la Politica ovvero le idee e le azioni sul territorio e dare a queste gambe, teste e cuori per viaggiare tra le persone. Quello che ci interessa è parlare di temi e di sviluppo per Pomezia e marcare stretti valori per noi imprescindibili. Il nostro primo obiettivo è fare il Partito Democratico attraverso la buona politica. Siamo certi di poter essere una valida scelta per tante e tanti elettori e di poter guidare la nostra Città in modo serio e competente. Per farlo, però, abbiamo bisogno di costruire un campo di interlocutori che rappresentino la migliore alternativa politica per Pomezia. Vogliamo costruire (e stiamo lavorando per farlo) uno spazio di elaborazione programmatica per avvicinare quante/i si riconoscono nel nostro operato. Non desideriamo solo battere il centro destra; noi desideriamo costruire una squadra di donne e di uomini per guidare Pomezia verso la realizzazione di alcuni obiettivi fondamentali per il futuro: inclusione sociale; sviluppo sostenibile e programmazione urbanistica; superamento delle periferie; sviluppo del litorale; viabilità; investimenti sul commercio locale; politiche culturali; lavoro. In tale ottica, nessuna chiusura da parte del PD di Pomezia verso nessuna forza politica e/o civica che condivida la nostra visione di Pomezia, i nostri valori e che si riconosca nel nostro stesso perimetro politico. Negli ultimi anni, le forze del campo progressista hanno ben governato insieme la Regione Lazio; noi continuiamo a lavorare affinché, nel prossimo futuro, Pomezia possa essere un obiettivo raggiungibile dallo stesso percorso politico”.
A.S.