Un progetto ambizioso con impegno di spesa nel bilancio pluriennale 2023-2025
Rilanciare il centro storico
Un progetto per rilanciare il centro storico e la Rocca. Un’iniziativa tesa a rendere più fruibile il centro storico e renderlo maggiormente visibile, grazie alle sue bellezze e testimonianze storico-archeologiche presenti nel perimetro della suggestiva Rocca di Ardea. Sono ormai anni che si parla di rilancio di questa parte del territorio, che per molti è lontana dalla realtà, ma per chi ci è nato e per chi ci vive, è sicuramente la parte più bella e più interessante del territorio. Senza ombra di smentita.
Il centro storico, come in tutti i Comuni italiani va salvaguardato e curato, Non è una questione di campanilismo o altro. È un bene storico-paesaggistico che ha bisogno di attenzione e di cura. Possiamo definirla la cartolina della città che, senza fare troppi viaggi, è possibile ammirare su qualsiasi pubblicazione che si rispetti per la quale c’è il centro storico che viene rappresentato in tutta la sua interezza e bellezza.
A predisporre il progetto dovrà essere il dirigente dell’Area Tecnica, il quale dovrà avviare le procedure per redigere il piano attuativo per il Centro Storico, nonché, al dirigente dell’Area Economica/Finanziaria di allocare nel redigendo bilancio di previsione 2023/2025 le somme necessarie. Tutto questo avviene su indirizzo dell’assessore all’urbanistica, Massimiliano Orakian.
“Il Piano Regolatore Generale vigente è stato approvato con DGR n.5192/1984 – si evidenzia nella delibera della Giunta comunale di Ardea – e le norme tecniche di attuazione del PRG che stabilisco all’Art. 20 “Zona A - Centro Storico”.
La zona interessa il vecchio nucleo edilizio di Ardea il territorio circostante che concorre a formare un unico insieme di valore ambientale. Nella zona A il P.R.G. si attua esclusivamente attraverso il risanamento ed il restauro dell’edilizia esistente. Per questa zona deve essere redatto il piano attuativo di cui al precedente art. 10. Prima dell’approvazione del piano attuativo sono consentiti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria nonché di ristrutturazione sempreché limitata a parti interne e a singole unità immobiliari. Per il castello è ammesso solo il restauro. Altresì, visti gli articoli 8 e 10 delle norme tecniche di attuazione del PRG che disciplinano i piani attuativi e che dal 1984, anno di approvazione del vigente PRG, non si è data attuazione al “Centro Storico”, limitando fortemente il recupero e lo sviluppo di questa parte importante di territorio, ed è ormai improcrastinabile redigere il piano attuativo “Centro Storico” per recuperare e dare sviluppo alla parte edificata più antica del territorio comunale, la quale presenta una forte valenza storica con possibilità di sviluppo sociale/culturale/turistico. Alla luce di tutte queste considerazioni è opportuno avviare l’iter amministrativo per mettere a punto un progetto per la qualificazione del centro storico di Ardea”.
Sabatino Mele
Continua il confronto tra Comune e Comitato promotore
Centro diurno per disabili
Prosegue il confronto tra il “Comitato promotore per il centro diurno di Ardea” e l’Amministrazione comunale, con il sindaco Maurizio Cremonini e l’assessore ai servizi alla persona, Simone Centore.
Nell’incontro dello scorso 3 gennaio si è dibattuto dello stato di disagio in cui versano le famiglie con disabili, in particolare adulti, dal dopo scuola dell’obbligo in poi.
Le rappresentati del comitato presenti hanno sottolineato le difficoltà quotidiane che persone con disabilità e le loro famiglie sono costrette ad affrontare e soprattutto la fatica di dover sopperire a servizi che di fatto non trovano ad Ardea con loro mezzi economici e pratici.
“Nel corso dell’incontro in particolare si è parlato del centro diurno e della necessità di luoghi dedicati all’accoglienza dei ragazzi in condizioni di disabilità e del futuro Centro Diurno per Disabili Adulti, già in carico al Consorzio Sociale Pomezia Ardea, che dovrà nascere ad Ardea di cui già si rileva l’insufficienza ad accogliere un numero di utenti adeguato – si legge in una nota del “Comitato promotore per il centro diurno di Ardea” -. Una stima sul numero di cittadini disabili adulti di Ardea è stata fatta orientativamente dal comitato, sulla base di quanti ogni mattina partono per recarsi presso centri diurni fuori comune come Roma o Castelli, ai quali si deve aggiungere un numero imprecisato di quanti non accedono ad alcuna forma di semi residenziale e infine una fetta che si rivolge a strutture private, viste le lunghe liste d’attesa nei centri a gestione pubblica.
Non di meno sarebbe utile alla città un vero residenziale con possibilità di terapie di riabilitazione come avviene per alcune strutture romane, questo aiuterebbe i ragazzi adulti e perché no la città che potrebbe divenire un punto di riferimento per l’intero territorio, sia dei Castelli che quello litoraneo.
Al fine di rendere il nostro contributo fattivo il comitato ha segnalato delle carenze che andrebbero sanate, a questo scopo abbiamo stilato una lista di interventi necessari, sia quelli indifferibili che quelli a lungo termine, a cui dedicare particolare attenzione.
Trasporti con accompagnatore, non solo a chiamata, bensì con un servizio strutturato, efficiente e mirato; Assistenza domiciliare; Centro diurno e residenziale; La possibilità per le famiglie di essere aiutate e seguite per richiedere accesso a servizi offerti da enti diversi dal comune, come ASL o bandi regionali; Snellire le pratiche e rendere fruibile ogni informazione utile alle famiglie con persone con disabilità a carico; Progetti mirati per lo sport e corsi di avviamento al lavoro per favorire l’inserimento lavorativo delle persone con invalidità come previsto dalla Legge 12 marzo 1999, n. 68; Abbattimento delle barriere architettoniche attraverso i Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA); Favorire la partecipazione alla cosa pubblica di ogni cittadino; Adoperarsi perché la nostra ASL di riferimento ASL Roma 6 Distretto H4 sia dotata di una UOC (Unità Organizzativa Complessa) Disabili Adulti. Infine, una rete di collegamento efficiente tra cittadini con disabilità e comune.
In pratica quanto previsto dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità che Ardea ha ratificato nel 2011. Alcuni comuni mettono in bilancio fondi speciali per i cittadini più fragili al fine di non gravare le famiglie d’ulteriori spese Ardea ha carenze strutturali antiche – si conclude la nota del “Comitato promotore per il centro diurno di Ardea” - che certo non favoriscono un miglioramento veloce e facile da realizzare, ma necessita iniziare fin da oggi per la realizzazione di una città realmente inclusiva.
Il comitato promotore per il centro diurno di Ardea, afferma la sua volontà di collaborazione come già detto al sindaco e all’assessore. Saremo a disposizione sempre e continueremo a osservare e suggerire.
Pensiamo che solo attraverso l’ascolto e il confronto possa partire qualcosa di buono per la città”.
S.Me.