Ecco la storia dell’edifico che ultimamente era stato ribattezzato “Ecomostro” al centro della nostra cittadina balneare
Una volta c’era il bar ristorante Miramare da Biagio
Una vola c’era l’ecomostro, exBiagio!
Quello che era denominato l’ecomostro exBiagio, che poi è stato abbattuto a partire dal 19 settembre del 2022, ha un inizio che coincide con la stessa storia dell’insediamento abitativo a Torvaianica.
Nel secolo scorso, agli inizi degli anni venti, un abitante di Ardea della famiglia Leofreddi da tutti conosciuto come Corecocò, costruì una baracca poco lontana dalla torre e organizzò un piccolo ristoro per i cacciatori che fu indicato con lo stesso soprannome del proprietario “La dispensa Corecocò”.
Nel 1938 Biagio Masone rileva l’attività dalla famiglia Leofreddi e vi realizza una trattoria con rivendita di tabacchi. La trattoria si chiamava “Trattoria dei Cacciatori” dove la cuoca è la stessa moglie di Biagio, la signora Giovanna.Durante lo sbarco alleato di Anzio nel gennaio 1944 i Masone come tutte le altre famiglie di Torvaianica, lasciano le loro abitazioni per raggiungere luoghi lontani dal fronte che in quel momento interessava anche il nostro litorale. I Masone si rifugiarono a Roma e solo l’anno dopo ritornano a Torvaianica dove trovano la loro piccola attività completamente distrutta cosi come tutto il resto compresa la stessa Torre del Vajanico minata dai tedeschi in fuga.Ripartono da zero spostando la trattoria dispensa di circa 200 metri, dove poi è stata sempre e agli inizi degli anni ’50 portano a termine la struttura “da Biagio”, formata da ristorante con rivendita tabacchi con telefono pubblico, e al piano di sopra un piccolo albergo. Poco dopo che hanno terminato la costruzione Torvaianica va sulle cronache nazionale per la nota vicenda del “caso Montesi”. Il ritrovamento sulla spiaggia di Torvaianica l’11 aprile del 1953 del cadavere di una povera ragazza romana, Wilma Montesi e con il coinvolgimento poi di personaggi famosi con titoli ed articoli per mesi sulla stampa nazionale. Da Biagio a Torvaianica vi era l’unico telefono pubblico e subito diventò la base di investigatori e cronisti dei giornali nazionali, iniziò anche l’arrivo di tanti curiosi che volevano visitare il luogo della vicenda che era formato da poco più che un villaggio di baracche. Quello che era allora Torvaianica si intravede nel film premio Oscar “La Strada” di Federico Fellini con scene girate nel 1954 sia sul nostro litorale che a Pomezia. Si intravede in una scena la struttura di Biagio con sulla palazzina l’ammiccante scritta “Tutti comforts” e sotto la scritta “da Biagio”.
Nel frattempo dopo i fatti di Ungheria avvenuti nel 1956, la piazza antistante al locale “da Biagio” viene denominata piazza Ungheria, anche se per anni era indicata con il nome del suo locale simbolo “da Biagio”.
Con il boom abitativo e turistico a partire dagli anni ’60 la struttura “da Biagio” si amplia con bar ed un ampio ristorante e poi su due piani un albergo denominato “Miramare”. Nel frattempo nel 1964 muore Biagio Masone e la struttura viene gestita dai figli.
Agli inizi degli anni 2000 gran parte della struttura viene venduta ad una società che vuole realizzare una struttura alberghiera più grande e moderna, con un centro benessere. La realizzazione si arresta, credo a metà degli anni 2000 quando era in parte già costruita e inizia una lunga stasi che porta ad un lento ed inevitabile degrado di tutta la struttura che nel tempo viene denominata l’ecomostro exBiagio di Torvaianica. Infine il 20 ottobre del 2021 vi è l’acquisizione alla proprietà comunale, attraverso una asta pubblica, dell’ecomostro di Torvaianica exBiagio, dall’amministrazione Zuccalà. La somma dell’importo di aggiudicazione dell’asta è di 510.000 euro più altri 100.000 euro di spese accessorie e imposte.
In totale, per l’ex Biagio il Comune sborserà quindi circa 610.000 € circa. Lo comunica la stessa amministrazione comunale tramite una nota stampa. Il 19 settembre del 2022 parte la demolizione dell’ecomostro.
In merito il 14 ottobre 2022 il Comune di Pomezia comunica: “E’ terminato il 30 settembre il processo di ascolto della cittadinanza sulla futura piazza Ungheria, dove procede come da cronoprogramma la demolizione dell’edificio ex Biagio”.
Quasi 260 le mail arrivate in due mesi alla casella di posta dedicata lamiaproposta@comune.pomezia.rm.it: in gran parte orientate verso il mantenimento di uno spazio aperto, con aree verdi, a misura di bambini, dove poter praticare sport e ospitare eventi culturali, con panchine, alberi e fontane. Idee e suggerimenti sono al vaglio dei tecnici per creare un progetto unitario, sostenibile economicamente e compatibile con l’area, mentre prosegue la demolizione dell’edificio di proprietà comunale, iniziata il 19 settembre. Restano da abbattere in modalità controllata, secondo quanto riportato sul piano di demolizione presentato dalla ditta in sede di inizio lavori due corpi di fabbrica: quello sovrastante la tabaccheria “Biagio” di proprietà privata da salvaguardare, per la cui demolizione occorrono le opportune cautele del caso, e quello confinante con il passo pedonale a mare, prospiciente i due ristoranti”.
Alla fine del 2022 la demolizione è terminata con la tabaccheria “Biagio” salvaguardata e tutta l’area messa in sicurezza. Attualmente agli occhi di chi guarda si è creato un bellissimo spazio che aspetta solo di essere riqualificato. Ora il pallino passa alla prossima amministrazione che si insedierà a giugno prossimo per dare una giusta conclusione all’opera.
A.S,