Il Tar del Lazio con sentenza del 2021 ha respinto la richiesta di lasciare il Consorzio
Colle Romito non può passare al Comune
Ardea lì, 28 maggio 2024
Prot. 196 Al direttore responsabile de “Il Pontino Nuovo”.
Oggetto: risposta e richiesta di pubblicazione.
A norma della vigente legislazione in materia. Risposta all’articolo “Il comune prenda in carico Colle Romito”.
Pubblicato sul n. 10 - 16/31 maggio 2024 , con lo scopo di smentire quanto riportato nell’articolo a firma della consigliera comunale Eleonora Leoni, norma della legislazione vigente siamo a richiedere la pubblicazione della Sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale Del Lazio (TAR) n.02423/2021, con la quale il Tribunale respingendo la loro richiesta di dissociarsi dal Consorzio Colle Romito, condanna la signora Monica Fasoli ed altri 25 con la seguenti motivazioni:
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, (Sezione Seconda Quater), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto:
- Dichiara inammissibile la domanda ex artt. 31-117 c.p.a. proposta dai ricorrenti diversi dalla Sig.ra Monica Fasoli;
- Rigetta la domanda ex art. 31-117 c.p.a. proposta dalla Sig.ra Fasoli, ai sensi e nei termini di cui in parte motivata.
Dispone lo stralcio del capo di domanda inerente la richiesta di risarcimento del danno e la richiesta di ripetizione di indebito, onerando parte ricorrente di presentare rituale di fissazione d’udienza, come specificato in parte motiva.
Condanna parte ricorrente al pagamento, in favore del Comune di Ardea e del Consorzio di Colle Romito, della complessiva somma di €. 2.000,00 ciascuno, oltre IVA, CPA, rimborso forfettario e rimborso del contributo unificato, ove versato, come per legge.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa. Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 16 febbraio 2021 con l’intervento dei magistrati: Donatella Scala, Presidente; Floriana Rizzetto, Consigliere; Roberta Mazzulla, Referendario, Estensore.
In allegato la Sentenza n.02423/2021 in copia integrale del TAR del Lazio.
Il Presidente del
Consorzio Colle Romito
Romano Catini
Le forze dell’ordine hanno sgombrato le case delle suore
Occupazione abusiva
“Andremo avanti nel ristabilire la legge in questo territorio. Anche il 30 maggio, c’è stato un nuovo sgombro in località Marina di Ardea – ha detto il sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini -. Alcune persone hanno occupato dei locali delle suore. Proseguiamo l’operazione della legalità. Vogliamo liberare questo territorio da persone che pensano che solo qui o in altre piccole città, continuano ad occupare gli immobili senza essere in condizione di poter disporre di un alloggio, o pensare che possano acquisire dei diritti senza averne ragione. La legalità regna sovrana ad Ardea: lo vogliamo ribadire con forza e questa legalità vogliamo che prevalga nel pensiero dei residenti e soprattutto di chi pensa che arrivare ad Ardea, è possibile fare tutto”.
L’operazione ha visto un cospicuo schieramento di forze dell’ordine con gli agenti della Polizia Locale di Ardea, i Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato, che sono intervenuti per liberare un edificio occupato abusivamente. Si tratta di una struttura con tre appartamenti, di proprietà delle suore Calasanziane, che si trova sul lungomare degli Ardeatini al civico 509.
I locali, infatti, erano stati occupati diversi mesi fa, subito dopo la demolizione di un edificio alle Salzare. Diverse famiglie erano rimaste senza una casa, così avevano deciso di sistemarsi in quell’appartamento, grazie all’accoglienza dalle suore. Ma non è stato sufficiente il buon cuore delle religiose per lasciare che queste famiglie restassero in questa struttura occupata abusivamente. C’è stato dunque l’intervento delle forze dell’ordine per ristabilire la legalità.
S.Me.
Mensa scarsa
Sciopero contro la mensa al plesso scolastico di Pian di Frasso ad Ardea. I genitori sono scesi in strada per protestare contro la mensa e segnalare alla pubblica amministrazione quello che sta accadendo.
“I rappresentanti delle classi 1, 2, 3 e 4 L di Pian di Frasso – sottolineano in una nota -, insieme a tutti i genitori dei bambini che frequentano queste classi, hanno deciso di alzare la voce contro le precarie condizioni del servizio mensa. La protesta è scaturita a causa della scarsa qualità del cibo offerto, inoltre, le continue lamentele non hanno mai ricevuto riscontro da parte degli addetti alla mensa.
Nonostante gli incontri e le promesse non mantenute dai responsabili della mensa, i genitori hanno lanciato uno sciopero per far valere le proprie ragioni.
Questo sciopero proseguirà finché non verranno ascoltati e non sarà trovata una soluzione adeguata.
Durante questo periodo di sciopero, i genitori garantiranno un pranzo alternativo per i propri figli, dimostrando così la propria determinazione nel lottare per un servizio mensa di qualità. Speriamo che questa azione richiami l’attenzione necessaria per porre rimedio alle problematiche attuali”.
S.M.
Il concerto del 20 aprile in memoria del presidente della Corale Laurentiana
Memorial Carlo Francia
Per un refuso compositivo, nel titolo dell’articolo che resocontava la manifestazione in memoria di Carlo Francia, vi proponiamo la versione coretta dell’articolo pubblicato a pagina 30 del Pontino numero 9.