Ignoti hanno rimosso la firma autografa in bronzo che era stata posta sulla lapide
Vandali alla tomba del Califfo
Atto vandalico sulla tomba di Franco Califano. E’ stata rimossa la firma autografa in bronzo che era sulla tomba del cantautore. Dopo la dedica di una piazza a Roma, giusto riconoscimento per il grande artista, Franco Califano, torna a far palare di sé per un atto vandalico perpetrato ai danni della sua tomba nel cimitero di Ardea, con la rimozione di una firma autografa dello stesso artista.
“Qualche giorno fa – racconta un fan che recandosi regolarmente al cimitero di Ardea, ha notato la mancanza della scritta in bronzo - qualcuno ha rubato l’autografo in bronzo di Franco Califano dalla sua tomba. Questo atto vergognoso ha deturpato il monumento funebre del celebre cantante, che ci ha lasciato nel 2013. La scoperta è stata fatta proprio da uno dei fan abituali del cimitero, accortosi subito del danno recato alla tomba”.
È una cosa assurda che neanche le tombe dei nostri cari possano stare tranquille nel cimitero. Aver ascoltato le canzoni di Franco Califano, averlo seguito per tutta la sua lunga carriera, raccolte di dischi nelle proprie case con le bellissime canzoni cantate dal grande cantautore romano, non è difficile pensare che qualcuno, volesse tenere per sé un cimelio da tener e nella propria casa. Però è un atto vandalico di una gravità assoluta e che dovrebbe essere punito. L’autore del gesto si dovrebbe pentire e restituire il maltolto.
Come si ricordava qualche giorno fa il sindaco di Roma, Gualtieri, insieme ai rappresentanti dell’associazione che ricorda Franco Califano ha inaugurato una piazza dedicata al grande cantautore. Nei mesi scorsi si è registrato l’importante scambio socio-culturale tra le città di Pagani ed Ardea, legate dalla vita di Califano, in quanto la sua famiglia era originaria proprio di Pagani, mentre Ardea l’aveva scelta come sua ultima dimora. E proprio Ardea gli aveva dedicato un piazzale davanti al Comando della Polizia Locale.
“Come molti sapete già nei giorni scorsi – ha scritto Antonello Mazzeo amico e presidente della Fondazione Franco Califano - qualcuno ha pensato bene di appropriarsi della firma in ottone del Maestro apposta sulla sua lapide al cimitero di Ardea. Oggi mi sono recato a presentare denuncia contro ignoti per conto della Fondazione presso la Polizia Municipale di Ardea proprio a piazza Franco Califano.
Ho ricevuto la massima collaborazione sia dalle forze dell’ordine cosi come dai rappresentanti dell’amministrazione fra cui ringrazio per tutti la consigliera comunale Antonella Cofano”.
S.Me.
Si è concluso il ciclo organizzato dalla Pro Loco
Salotto culturale
Si è concluso il ciclo di appuntamenti de “Il salotto Culturale” della Proloco Tor San Lorenzo: quattro conversazioni orientate prevalentemente alle conoscenze antropologiche, storiche ed archeologiche, tenute da qualificati esperti del settore.
Si è dato inizio con la storica dell’arte Nicoletta Capasso, studiosa de “I popoli del Mediterraneo” per proseguire con una conferenza tenuta da Umberto Natoli, autore di pubblicazioni e documentari, dal titolo “Rotte e Navigazione nel Mondo Antico: l’Emozione dell’Archeologia Subacquea”.
Nel terzo convegno, su “Il Mistero della Sindone”, Anna Natoli, Magistrum in scentiis religiosis, ha percorso le tappe della ricerca scientifica sulla genesi del Sacro Lino.
Nell’ultimo appuntamento del 19 maggio scorso, Luca Giansanti, per diversi anni docente a contratto di Storia sociale dell’Europa contemporanea, presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Roma “La Sapienza” e studioso della storia politica italiana del Novecento, ha tenuto una conversazione sul tema: “Il Fascismo e l’organizzazione degli Studenti Universitari”.
Muovendo le mosse da una propria pubblicazione (Generazione littoria. Il fascismo e gli universitari 1918/1942), Giansanti ha illustrato come il fascismo, sin dagli esordi, seppe meglio delle altre forze politiche interpretare e fare proprie le istanze della categoria studentesca e dei giovani reduci in particolare. Attraverso le sue varie declinazioni (combattettismo, squadrismo, nazionalismo e futurismo) il giovanilismo rivendicava la preminenza dell’azione diretta sulla riflessione teorica ed i Gruppi Universitari Fascisti furono chiamati a svolgere un duplice ruolo: quello di classe dirigente e di formatori.
Tuttavia gli studi su questo periodo storico hanno evidenziato la profonda crisi, che si diffuse negli ambienti giovanili, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale: la disillusione di promesse non mantenute diede luogo a forme di reazione per le componenti meno rassegnate al conformismo e ad un lento distacco che avrebbe condotto nelle file militanti della Resistenza non pochi tra i giovani più brillanti del vivaio studentesco del fascismo.
A conclusione dell’incontro è stato annunciato il programma estivo della Proloco Tor San Lorenzo.
AC
Uff stampa
Proloco Tor San Lorenzo