Il primo atto di gemellaggio venne siglato il 15 giugno 1974 nella cittadina tedesca tra Claudio Caponetti e Friedhelm Mohrle
Pomezia-Singen: un’amicizia che dura 50 anni
Il prossimo 15 giugno si festeggeranno i 50 anni del gemellaggio tra la nostra città e quella tedesca di Singen. Ricordiamo che il gemellaggio fu siglato il 15 giugno 1974 tra le due città rappresentate allora rispettivamente dal sindaco Claudio Caponetti e dal borgomastro Friedhelm Mohrle, poi si è ripetuta la cerimonia sempre con gli stessi due primi cittadini, l’anno dopo il 23 settembre 1975 a Pomezia.
Ma ecco, in merito, cosa mi raccontò dieci anni fa l’allora sindaco Claudio Caponetti, deceduto poi il 17 dicembre del 2020: “Alla fine degli anni ‘60 e poi in tutto il decennio successivo c’era una forte spinta tra i comuni italiani, francesi, tedeschi, spagnoli ecc, a realizzare un organismo politico e territoriale che unisse più nazioni del vecchio continente in una nuova struttura di carattere unitario che desse luogo agli Stati Uniti d’Europa. Per questo motivo periodicamente venivano indetti gli stati dei comuni europei con concentrazione in una capitale delle suddette nazioni dove per due o tre giorni si discuteva e si operava per la creazione di un Europa unita.
I comuni italiani che aderivano a queste iniziative che si tennero a Roma, Berlino, Madrid e tantissime altre città, erano riuniti in una associazione che operava in tal senso, la quale per facilitare l’integrazione tra i popoli di lingua e origine diversa consigliava i propri associati a creare gemellaggi con comuni di altre nazioni che dovevano portare ad incontri tra i giovani, studenti, sportivi, imprenditori, artigiani ecc..
Al di là di tali concetti a Pomezia esistevano motivazioni diverse da quelle dei normali gemellaggi poiché avendo nel nostro territorio un grandissimo cimitero militare tedesco, il gemellaggio tra Pomezia e Singen nacque da presupposti completamente diversi da tutti gli altri.
Infatti a partire dagli anni ’70, giovani operai di una azienda di Singen nel periodo delle loro ferie venivano a Pomezia a lavorare nel cimitero militare germanico guidati dal loro capo mister Josef Bolle, ed erano ospitati da Mons. Arrigo Pintonello nel college Selva dei Pini.
Quando poi entrarono in contatto con alcuni giovani di Pomezia, partì l’idea di incontrarsi tutte le sere dopo il lavoro attorno ad un fuoco per affratellarsi tra canti, salsicciotti e birre, e dato che i gruppi erano misti c’era molta attrazione sia tra gli italiani che tra i tedeschi. Animatore principale di queste iniziative era il giovane assessore di Pomezia con delega alla cultura e allo sport Antonio Panaccione.
A me toccò verificare se c’erano le condizioni tra le amministrazioni pubbliche di Singen e di Pomezia per un gemellaggio, e per questo feci un paio di viaggi privati a Singen dove incontrai il borgomastro Friedhelm Mohrle che dimostrò molto interesse a gemellare la sua città con la nostra Pomezia.
Fui invitato anche a Dussendorf a partecipare, unitamente al vice segretario comunale dell’epoca dottor Domenico Accettullo, all’assemblea dell’associazione tedesca incaricata di gestire e operare in tutti i cimiteri militari del mondo e anche in quell’occasione ho avuto la sensazione del forte interessamento a creare un contatto durevole con i cittadini del nostro Comune.
Infine siamo arrivati alla dichiarazione ufficiale negli anni 74/ 75 una volta a Singen e poi a Pomezia dove suggellammo un atto pubblico di fratellanza e amicizia tra le nostre comunità.
Chi ha vissuto quelle manifestazioni ricorderà il grande entusiasmo sia degli italiani e dei tedeschi, e se non ricordo male nacquero amori e simpatie legati nel tempo anche in virtù del costante interessamento di altri amministratori comunali con in testa il ragionier Attilio Bello che hanno annualmente organizzato incontri tra le bande musicali, le polizie locali, gli studenti, e anche con la partecipazione di alcune aziende industriali di Pomezia che partecipavano alla settimana dei prodotti italiani, in questo anche aiutati dall’associazione degli italiani di Singen con in testa Giudice Pietro e con anche la grande spinta dei tedeschi capitanati dal signor Josef Bolle. Su queste manifestazioni ci sarebbe da scrivere ancora per molto ma preferisco limitarmi a questi concetti su esposti che furono fondamentali per dimostrare che il gemellaggio aveva una anima diversa dalla scampagnata e dalla semplice scopo turistico”.
Quindi da un evento triste, la presenza nella nostra città del cimitero di guerra germanico dove riposano i caduti tedeschi della seconda guerra mondiale, è nata poi una straordinaria storia di amicizia tra Singen e Pomezia che dura da cinquant’anni.
A.S.