Via Farina e piazza Bellini terra di sbandati e ubriachi
Situazione insostenibile
È davvero avvilente dover segnalare quasi quotidianamente agli uffici comunali la situazione di degrado sia ambientale che umano in cui versa la zona compresa tra via Farina e piazza Bellini, quando spetterebbe agli stessi uffici monitorarla costantemente e affrontarla, ponendovi rimedio.
I cittadini sono stanchi di vivere in una zona letteralmente abbandonata sia dalle istituzioni comunali che dalle forze che dovrebbero garantire loro sicurezza e incolumità. La zona è stata presa in ostaggio da alcuni sbandati che trascorrono il loro tempo ad ubriacarsi, a picchiarsi e a lordare con i loro rifiuti e le loro deiezioni sia le aree private che quelle pubbliche, tra l’altro i giardini di via Farina e la Parrocchia di San Michele.
E’ inconcepibile che le attività commerciali dedicate alla vendita di alcolici da asporto consentano a costoro di consumarli in loco, arrecando conseguentemente un danno a tutte le altre attività, e che le autorità non facciano nulla per contrastare questo fenomeno.
È inconcepibile che gli abitanti della zona debbano aver paura di uscire di casa, di rincasare la sera, anche semplicemente di affacciarsi ad un balcone per chiedere alle persone che bivaccano per strada e sui marciapiedi di rispettare la quiete e comportarsi in maniera civile. È assurdo che gli stessi per conferire i loro rifiuti nei bidoni posizionati nelle schermature installate dal Comune, debbano fare la gincana tra urina, deiezioni umane e rifiuti abbandonati da coloro che evidentemente non possono conferirli regolarmente, perché sconosciuti all’ufficio tributi.
E’ assurdo che le poche aree verdi presenti, quelle di via Farina, da poco acquisite al patrimonio comunale, non possano essere frequentate dai residenti perché trasformate in dormitori e latrine a cielo aperto. Al desolante quadro descritto, bisogna poi aggiungere una presenza oltre misura, più volte segnalata, di topi, sia nelle aree pubbliche che in quelle private, evidentemente attirati dai tanti rifiuti abbandonati. E, dulcis in fundo, la situazione disastrata di alcuni marciapiedi che rappresenta un grave pericolo per i pedoni e un ostacolo per chi ha difficoltà deambulatorie.
La pulizia della zona è sempre stata insufficiente, ma da quando il servizio di spazzamento e raccolta dei rifiuti è stato assunto dalla nuova ditta, è notevolmente peggiorata come nel resto della città. Lo spazzamento non viene più eseguito manualmente ma con macchina spazzatrice, per cui i rifiuti che si trovano ai lati delle strade in corrispondenza dei parcheggi e sui marciapiedi, non sempre vengono aspirati. Il soffia foglie, utilizzato dagli operatori per far convergere verso il centro della strada questi rifiuti, in modo che possano essere aspirati dalla macchina spazzatrice, si è dimostrato un mezzo inadeguato e inefficace. Esso inoltre presenta altre controindicazioni: alza in aria le polveri sottili, i residui di idrocarburi e degli pneumatici, le feci secche degli uccelli con i patogeni in esse contenuti, microorganismi e parassiti, a danno della salute dei cittadini e di chi lo utilizza. Dispiace constatare che l’amministrazione comunale, ad oggi, si è mostrata del tutto indifferente di fronte alle svariate segnalazioni fatte dai cittadini.
Obiettivo di questo articolo è gettare luce su una situazione divenuta ormai insostenibile e incalzare l’amministrazione comunale affinché ponga in essere senza più indugi tutte le azioni necessarie ad affrontarla.
Azione Pomezia
Il segretario
Mario Borgo Caratti
Trentuno le opere esposte tra dipinti e fotografie alla mostra dell’Assopleiadiarte
Collettiva “Verso l’estate”
La primavera è la stagione dei fiori che sbocciano, è la rinascita della natura dopo il freddo dell’inverno, ma è anche metafora del risveglio della creatività. Ed è per questo che l’associazione Assopleiadiarte ha programmato una mostra collettiva “Verso l’estate”, inserendola all’interno del progetto “Luci di Primavera... Incontro con l’estate”, promosso e patrocinato dal Comune di Pomezia. L’evento, iniziato sabato 8, si è concluso domenica 9 giugno.
L’esposizione ha registrato un boom di visite, tra cui il sindaco di Pomezia, Veronica Felici, lo scultore Massimo Manzo e tanti altri artisti e amici.
Trentuno le opere esposte, fra dipinti e fotografie (paesaggi marini, boschi, colline, fiori) e dodici gli artisti che vi hanno partecipato: Marta Francario, Luigia Gabrieli, Cathy Kieffer, Ingrid Lazzarini, Aurora Mammone, Michele Martini, Maria Nicoleta Miron, Maria Antonietta Mosele, Aurora Pugliese, Maria Cristina Serra, Sonia Scognamiglio e Paolo Sommaripa.
“Quest’anno – ha detto il presidente dell’associazione, Paolo Sommaripa - abbiamo avuto notevoli risultati, rafforzando ancora di più il nostro legame per l’arte e la sua promozione, per la cultura nel nostro territorio e per amore dell’espressione libera e creativa.
Il prossimo obiettivo sarà portare la nostra arte al di fuori della città, prendendo in considerazione la possibilità di esporre, ovunque le nostre possibilità ce lo permettano.
Volevo, inoltre, ringraziare l’amministrazione comunale e il sindaco, per il sostegno che stanno dimostrando al mondo dell’arte”.
Manuela Mazzola