L’improvvisa scomparsa dell’ingegner Giorgioli
Amico Giuseppe addio
Il 9 gennaio 2024 è morto il professor ingegnere Giuseppe Giorgioli. Aveva 80 anni. I funerali si son tenuti nella chiesa di San Benedetto, in piazza Indipendenza, a Pomezia, sabato 13 gennaio alle ore undici.
È stato un nostro carissimo amico. Amava la cultura e la lettura. Uomo semplice e mansueto, quasi francescano, rispettoso di tutti. Lascia tra amici e parenti un grande dolore e un gran vuoto. Alla moglie professoressa Maria Antonietta Mosele – pittrice e scrittrice stimatissima -, ai figli Paola e Giovanni, al genero Luca e alla nipote Annalisa, le nostre condoglianze.
Giuseppe Giorgioli è stato ingegnere progettista presso importanti industrie del nostro territorio (la ELMER, per esempio, se non erriamo, la S.I.T. Siemens) e docente presso il liceo Copernico.
Noi vogliamo ricordarlo come studioso e collaboratore di varie testate; lo abbiamo letto sul quotidiano Il Messaggero, sul quindicinale Il Pontino nuovo, e, in particolare, sul mensile Pomezia-Notizie, trattando sempre argomenti di vasto spessore, come delitti irrisolti e scomparse (Montesi, Mirella Gregori); sequestri e misteri; le Foibe; gli abusi delle banche, le quali, ormai, hanno da tempo perso il nobile scopo per il quale son nate e oggi si può dire che, attraverso balzelli vari, non fanno che rapinare il cliente; i grandi caimani della finanza e del business sfruttatori mondiali; la rivolta dei correntisti; il debito pubblico (lungo saggio apparso in tre puntate sui numeri di agosto, settembre e ottobre di Pomezia-Notizie 2018); la crisi della democrazia e della rappresentatività; la politica, con il famoso contrasto tra Giancarlo Fini e Silvio Berlusconi; la crisi dello Stato del Vaticano eccetera, commentando sempre opere di grandi giornalisti e scrittori, come Mario Giordano, Massimo Franco, Lilli Gruber, Carlo Lucarelli, Mario Bortoletto. Molti di costoro egli li conosceva personalmente e di alcuni è stato amico corrisposto, per esempio, del grande Gervaso. Essendo stato ingegnere oltre che docente, vogliamo chiudere questa nostra scarna nota ricordando ancora i suoi interventi su «Sette brevi lezioni di fisica» (Pomezia-Notizie giugno 2020) e su «Ortogonali» (stessa Testata, maggio 2017).
L’ultima volta che ci siamo incontrati a chiacchierare è stato domenica 26 novembre 2023 in piazza Indipendenza. Aveva con sé un fascicolo di documenti riguardanti il costruendo Teatro e ci aveva fatto capire che, a suo tempo, egli avesse contribuito alla stesura del progetto. Ci aveva promesso che sarebbe venuto a trovarci per sfogliare insieme con calma quel brogliaccio.
Giuseppe Giorgioli è morto inaspettatamente dalle parti di Asiago, dove si trovava in vacanza e il feretro è arrivato in piazza Indipendenza a Pomezia un quarto d’ora circa prima della funzione. Chiesa gremitissima, con stendardo dell’Aeronautica Militare e sciarpe della squadra della Roma, di cui era tifoso. A ricordarlo dall’altare, oltre il parroco, i figli Giovanni e Paola. Giovanni ha accennato a momenti toccanti della vita sua e di suo padre, compresa la canzone Volare di Domenico Modugno, l’unica canzone che il genitore amava. Commosse parole anche da parte del rappresentante dell’Aeronautica, che, tra l’altro, ha recitato la preghiera dell’Associazione.
Amico Giuseppe, Addio!
Domenico Defelice
Pranzo di Natale
Anche quest’anno per Natale, il parroco di Torvaianica Andrea Conocchia ha organizzato il 23 dicembre 2023 un pranzo solidale per circa 80 persone bisognose.
“ l pranzo – mi ha riferito Paolo Dimasi di Pomezia Aiuta – si è svolto nel refettorio della chiesa. La nostra associazione che collabora tutto l’anno con la Caritas di Torvaianica ha avuto il compito di portare frutta, panettoni, pandori e torroni. E’ il terzo anno che partecipiamo alla realizzazione del pranzo solidale e unitamente ad altre associazioni di volontariato ed anche quest’anno ci siamo prodigati per offrire una giornata speciale a chi è in una situazione di indigenza”.
T.R.
Il 25 dicembre gli auguri e doni ai degenti della Clinica S. Anna di Pomezia
Natale solidale della Pro Loco
Per il sesto anno consecutivo la Pro Loco città di Pomezia ha organizzato il Natale al S. Anna. Il 25 dicembre alle ore 17,30 insieme al coro NAP 55, ASS. Gamma 13, Ass. Ambulanti a mano a mano, Ass. Tradizioni d’Italia ed i cavalieri Templari del S.O.E.T., ci siamo recati per la consegna di doni e conforto accompagnati dai bellissimi canti natalizi del coro NAP. Pensate quanto sia triste passare il giorno di Natale in ospedale. Questa riflessione ci spinge ogni anno a mantenere questa tradizione, entrare nei reparti per un semplice sorriso e due parole è sicuramente una piccola gioia per i degenti.
Dalla scomparsa del nostro amico e vicepresidente Romano Zecchi si è deciso di assegnare il Natale al S. Anna in sua memoria.
Ringraziamo tutti i partecipanti, il Centro Commerciale Sedici Pini e la Cereria di Giorgio per le loro donazioni.
Vi aspettiamo il prossimo anno per il settimo Natale al S. Anna.
C.M.
L’arte celebra il cane
Dal giorno 21 al 24 dicembre dello scorso anno, la migliore amica della pittrice Andreina Gobbetti di Pomezia, la cucciola di nome Jenny è stata la protagonista indiscussa del suo nuovo progetto espositivo: una mostra interamente dedicata alla rappresentazione del suo cane, nella storia dell’arte. Andreina nata in Francia e residente a Pomezia fin dal 1985 ha una lunga carriera artistica che l’ha portata a perfezionarsi artisticamente nell’approfondimento nelle tecniche pittoriche antiche dell’iconografia e dell’acquarello e a partecipare a varie mostre collettive a Roma, nel Lazio, in Umbria, e a realizzare varie “Via Crucis” con tecnica dell’affresco e varie opere ad olio nelle chiese della diocesi di Foligno, commissionategli dal vescovo mons. Bertoldo Arduino.
Quest’ultima mostra ha avuto luogo con successo nella sala espositiva della torre comunale del municipio di Pomezia sede periodica delle rassegne pittorico- artistiche degli artisti locali.
Per quanto buffo e inconsueto il tema indicato dal progetto espositivo non è certamente causale, ed ha rappresentato per i tanti visitatori, di comprendere come il cane abbia da sempre avuto un ruolo fondamentale dell’arte della pittura e nel mondo dell’arte figurativa. Andreina ha illustrato questo aspetto, rappresentando la sua Jenny in multiformi pose.
Vero è, che, soprattutto a Pomezia, la ritrattistica “canina” non si è attestata nel corso degli anni come un vero e proprio genere pittorico, anche se è ormai diventato di moda in moltissime famiglie del territorio avere in casa un cane. A partire da qualche anno a questa parte, però, è diventata una moda diffusissima tra gli appassionati, collezionisti e aristocratici farsi dipingere o fotografare insieme ai propri animali con particolare attenzione ai cani.
A partire da queste premesse, la mostra di Andreina ha presentato sedici opere dipinti con tecnica acquarello su carta Fabriano, del suo cane in momenti differenti a riprova delle lontane radici di questa passione cinofilo-artistica. Disegni che raffigurano i vari momenti trascorsi con Jenny, esprimendo in ogni opera tutta la gratitudine per l’immenso affetto e gioia che gli ha donato. Le opere comprendono con maestria, il ritratto del cane rappresentato con la consueta pennellata inquieta dell’artista. Insomma una sequenza di lavori dal taglio pop nei quali il bulldog inglese della pittrice è raffigurato in pose simpatiche e giocose che sottolineano un omaggio al rapporto decennale tra l’artista e la sua fedele compagna.
Attilio Bello