Il Pontino Nuovo • 4/2024
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FEDE
FEDE
RAGIONE
RAGIONE
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DINANZI AL
DOLORE
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La fede
come
esercizio
della
mente
Conversazioni personali su appuntamento:
tel: 320 222 9106 (contatto personale)___________
domenica ore 10.00 Conversazione biblica - culto a Dio
mercoledì ore 20.00 Studio del Vangelo di Luca
IL VANGELO PER I BAMBINI: SCUOLA PER I GIOVANISSIMI
Questa pagina,
interamente curata ed
autofinanziata dalla
comunità di cristiani
che si incontra in
POMEZIA,
LARGO MAMELI, 16/A,
ha il solo fine di
promuovere il
ragionamento sui temi
importanti della vita e
della fede in Cristo.
www.chiesadicristopomezia.it Il prossimo numero uscirà il 17.03.2024 Tel. 320 222 9106
Biden o Putin?
Ogni famiglia ha i suoi dolori, ogni persona le sue
sofferenze. È questa la realtà delle cose. È possi-
bile allora, nonostante tutto, sperare in un “doma-
ni migliore”? La risposta è sì, nonostante tutto.
Coloro che hanno imparato a riporre la propria fe-
de fiduciosa in Cristo tengono presente la propria
confessione di fede, «Cristo Gesù è il Signore».
Questo non è un mito, ma è realtà meravigliosa e
fonte di gioia per chi vi si affida. Significa che
Cristo è presso Dio perché
è risorto e a lui stata data
«ogni autorità in cielo e
sulla terra». È questa la re-
altà che l’Evangelo propo-
ne ancor oggi all’attenzio-
ne di tutti. Dio conosce il
dolore della persona
umana, che si è allontana-
ta dal Bene e dall’Amore
divino. Dinanzi a tutto il
dolore del mondo, la rispo-
sta di Dio, cioè il “segno”
di Dio, è uno solo: Cristo
Gesù che è il Signore per-
ché è risorto dai morti.
Scrive Paolo apostolo nel
suo vangelo: «La creazio-
ne stessa attende con im-
pazienza la rivelazione dei
figli di Dio; essa infatti è
stata sottomessa alla cadu-
cità - non per suo volere, ma per volere di colui
che l’ha sottomessa - e nutre la speranza di essere
lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione,
per entrare nella libertà della gloria dei figli di
Dio. Sappiamo bene infatti che tutta la creazio-
ne geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del
parto; essa non è la sola, ma anche noi, che pos-
sediamo le primizie dello Spirito, gemiamo inte-
riormente aspettando l’adozione a figli, la reden-
zione del nostro corpo. Poiché nella speranza noi
siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se visto,
non è più speranza; infatti, ciò che uno già vede,
come potrebbe ancora sperarlo? Ma se speriamo
quello che non vediamo, lo attendiamo con perse-
veranza» (Rom. 8).
Ecco dunque la realtà più vera, quella che i mezzi
di comunicazione di massa non riescono a coglie-
re: una creazione nel dolore. Saranno forse Biden
o Putin o altri potenti a liberarci dal dolore?...
Nonostante tutto il dolore del mondo
… Forse le potenze di questo mondo faranno qual-
cosa per far cessare questa o quella guerra o per
guarire questo o quel male, ma lo si farà sempre per
interesse, se non addirittura talvolta per puro nazio-
nalismo. L’uomo agisce sempre così purtroppo. Ec-
co perché la sola alternativa per superare il dolo-
re del mondo è un serio ritorno a Cristo, re viven-
te, umile, mansueto, disposto ad aiutare ogni perso-
na che soffre. Non si tratta di soluzioni miracolisti-
che, né si tratta di “uscire”
dalla società per abbracciare
religioni “nuove” o chiese
importate da chissà dove.
L’Evangelo non propone tali
soluzioni e non ha bisogno
di essere riscritto, né ha bi-
sogno di “aggiunte” o nuove
rivelazioni. Il Cristo che
parla nell’Evangelo cerca
solo il terreno buono di cuo-
ri umili.
Solo l’Evangelo può resti-
tuire speranza a vecchi e
giovani, donne e uomini,
che hanno i cuori addolo-
rati e affranti, la mente di-
sillusa da troppi comporta-
menti negativi, immorali,
cattivi. Certo Cristo Gesù
non è la panacea per tutti i
mali, ma è la soluzione che
restituisce fiducia, senso e dignità alla persona, e
una Via sicura per ritornare al Padre celeste che ab-
biamo abbandonato da troppo tempo, per andar die-
tro ad altri padri, ad altri maestri… L’Evangelo in-
vece richiama anche te a riflettere su un fatto reale:
l’amore di Dio nonostante tutto il dolore del mon-
do. Amore che si mostra nella persona, nell’inse-
gnamento e nell’esempio di Cristo che dice: «Venite
a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi
ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e impa-
rate da me, che sono mite e umile di cuore, e tro-
verete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo in-
fatti è dolce e il mio carico leggero» (Matteo, 11).
Gesù ben conosce il dolore di tutti noi. Non chiede
sacrifici impossibili, perché l’unico sacrificio lo ha
fatto Lui stesso e per sempre. Col suo amore egli
può davvero ristorarci! Quanto a coloro che provo-
cano dolore e pene agli altri, il Signore «vede» an-
che questo.
Invito:
domenica ore 10;
mercoledì ore 20
Istruzioni per
perdere la fede…
e per ritrovarla
Comunità di Pomezia
[dietro RoadHouse]
Largo G. Mameli, 16A - Pomezia
Tel: 320 222 9106
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