Intervista all’assessore al bilancio e finanze di Pomezia Massimo Abbondanza
“Potenzieremo la riscossione”
Il consiglio comunale del 1° febbraio ha approvato il bilancio di previsione 2024 – 2026. In merito abbiamo rivolte alcune domande all’assessore al bilancio Massimo Abbondanza.
- Assessore Abbondanza quali sono gli argomenti principali su cui punta il bilancio?
“E’ stato approvato un bilancio di previsione improntato sugli investimenti, sul miglioramento e consolidamento dei servizi comunali. Considerando le poche risorse disponibili, abbiamo finanziato tutti i settori strategici, per poter finalmente invertire la rotta e programmare un futuro migliore per Pomezia. Questo è solo il primo passo per far ripartire la città, siamo soddisfatti di essere riusciti in così breve tempo a costruire un progetto che non si è dimenticato di nessuno. Ci siamo infatti occupati di tutti i cittadini, indipendentemente dalle categorie a cui appartengono, con attenzione particolare alle fasce più deboli. In questo primo anno siamo riusciti a mantenere invariate le più importanti aliquote, quali IRPEF ed IMU, con lo scopo di non pesare ulteriormente sulle tasche dei cittadini già sofferenti e con l’obiettivo, per il prossimo futuro, di andare sempre più verso la riduzione delle stesse”.
- Lei nella relazione ha sottolineato che vi sono elementi di criticità. Quali e come risolverli?
“Non è una novità che il bilancio del Comune di Pomezia presenti elementi di criticità in termini finanziari e di cassa a fronte di una elevata rigidità della spesa corrente e pertanto, come anche evidenziato dal Collegio del Revisore dei Conti, si dovrà proseguire con un’attenta politica di ristrutturazione della spesa, a cui andrà affiancata un’attività di potenziamento delle entrate, specie sul fronte della riscossione”.
- Ma è vero che vi è ancora una forte evasione nel pagamento delle tasse comunali? Come mai e cosa state facendo per contrastarla?
“La lotta all’evasione, per tutti i tributi locali, rimane un punto cruciale dell’azione amministrativa che intende avviare un piano finalizzato al recupero dell’evasione IMU su aree fabbricabili a partire dall’annualità 2024 che darà i suoi frutti in termini di risultato nell’esercizio 2025 e successivi in continuità con l’attività avviata anche per la TARI e altri tributi comunali.
Il potenziamento dell’attività di riscossione avverrà attraverso le seguenti azioni:
rendere più ottimale e puntuale l’accertamento delle entrate tributarie, attraverso l’ottimizzazione della forza lavoro e degli strumenti informatici del servizio tributi, che consenta una maggiore efficienza ed efficacia dell’azione di accertamento dell’evasione in tempi più ravvicinati all’anno di scadenza del pagamento del tributo stesso;
va evidenziato che la strategia sopra detta consentirà un forte contrasto all’evasione in termini quantitativi permettendo un maggior recupero sugli omessi pagamenti, omesse denunce piuttosto che infedeli denunce e nel minor tempo possibile;
introduzione di efficienti metodi di riscossione attraverso una campagna di sensibilizzazione rivolta a contribuenti, consigliando l’utilizzo dei metodi di pagamento previsti, che consentano agli uffici una verifica delle posizioni in tempo reale per rendere l’azione amministrativa quanto migliore possibile”.
- Nella sua relazione si parla di investimenti soprattutto in opere pubbliche. Quali e dove trovare le risorse?
“Relativamente agli investimenti, l’Amministrazione ha concentrato la propria attenzione sullo sviluppo del territorio attraverso un Piano delle Opere Pubbliche che prevede investimenti ingenti di rigenerazione urbana, finanziati principalmente da fondi statali e regionali, da altri mezzi tra cui le risorse del Piano di Ripresa e Resilienza PNRR, oltre che da mezzi propri e, limitatamente, con prestiti CDP, con interventi previsti su scuole come risposta alla vulnerabilità sismica, edifici pubblici, ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) impianti sportivi viabilità ed infrastrutture”.
A.S.
Crepe in maggioranza
Dopo appena otto mesi dall’insediamento, l’amministrazione di centrodestra di Pomezia guidata dalla Sindaca Veronica Felici sembra essere giunta al capolinea. Due consiglieri della Lega e uno di FDI sono infatti usciti dalla maggioranza, che ora conta un solo consigliere in più rispetto all’opposizione. Mentre due assessori della Lega, tra cui il vicesindaco, e uno in quota FDI hanno rassegnato le dimissioni.
Il collasso a cui si è assistito non è stato un fulmine a ciel sereno. La compagine di centrodestra ha infatti mostrato crepe sin dalla vittoria alle elezioni di maggio scorso: problemi nella composizione della giunta i cui membri sono stati nominati dopo alcuni mesi e a più riprese; le dimissioni della prima vicesindaca a una settimana dalla sua nomina; difficoltà nella composizione delle commissioni consiliari, alcune delle quali risultano non essere mai state convocate; consiglieri che non hanno partecipato ai consigli comunali in aperto contrasto con le decisioni della Sindaca.
A tutto ciò si aggiunga che in otto mesi le uniche decisioni assunte, con i distinguo di alcuni consiglieri, sono state veramente poche. In primis quella, fortemente contestata dalla cittadinanza, dell’acquisto per sei milioni di euro di un rudere in zona industriale e commerciale, periferica rispetto al centro città, dove trasferire gli studenti della scuola media “Publio Virgilio Marone”, che dovrà subire interventi di adeguamento antisismico finanziati con fondi PNNR.
In secundis la revoca della delibera che individuava i monumenti naturali del territorio da tutelare. Infine l’approvazione di un bilancio di previsione mancante di visione e contenente progetti in gran parte privi di coperture finanziarie certe, che, se attuato, rischia di aggravare la situazione di deficitarietà strutturale dei conti portandoli al dissesto.
Azione chiede alla Sindaca Veronica Felici di prendere atto definitivamente del fallimento della sua amministrazione e di dimostrare veramente di voler bene a Pomezia, dimettendosi.
Azione Pomezia
Alessio D’Amato
Consigliere regionale Azione
Per Mario Borgo Caratti prioritario è risanare il bilancio
Combattere l’evasione
Giovedì 1 febbraio in aula consiliare, durante la discussione sul Documento Unico di Programmazione e sul Bilancio di Previsione del triennio 2024-2026, si è assistito al solito gioco delle parti.
Da una parte una maggioranza a ranghi ridotti, per la defaillance di due consiglieri della Lega e di una di Fratelli d’Italia, ha approvato dei documenti programmatori mancanti però di una visione d’insieme e contenenti progetti in gran parte privi di coperture finanziarie certe.
Dall’altra la minoranza ha presentato una valanga di emendamenti, targati in gran parte Partito Democratico, prevalentemente con intento ostruzionistico, anche se i consiglieri che li hanno presentati si sono più volte riferiti ad una visione alternativa a quella della maggioranza.
Azione non è presente in consiglio comunale. Se lo fosse, avrebbe posto in risalto le tante criticità presenti nei documenti programmatori, evidenziate dal Collegio dei Revisori dei conti nella relazione accompagnatoria, e a proporre soluzioni adeguate alle stesse, tenendo fede alla sua natura di forza politica realista e pragmatica.
Le proposte di maggioranza e minoranza si scontrano infatti con dati incontrovertibili: la mancanza di risorse per realizzarle totalmente e la situazione gravemente compromessa dei conti dell’ente che, in assenza di misure idonee per il potenziamento delle entrate e per il contenimento della spesa in alcuni settori, rischia di involvere in dissesto con tante conseguenze negative per i cittadini, a cominciare dall’innalzamento delle aliquote delle imposte comunali al livello massimo.
Inoltre, dichiarando di fare affidamento sulle risorse messe a disposizione dagli enti superiori, si illudono soltanto i cittadini. I contributi di Regione, Stato, Unione Europea, per poter essere spesi devono innanzitutto concretizzarsi e, al momento dell’approvazione delle previsioni di spesa, risultano essere solo scritti sulla carta.
Al fine di evitare situazioni di deficitarietà strutturale che alla lunga porteranno al dissesto dei conti, i Revisori raccomandano di prendere ogni misura utile al potenziamento della riscossione delle entrate proprie sia in conto competenza che in conto residui, al fine di ridurre l’importo dell’anticipazione di tesoreria, e di adottare ogni misura utile a ridurre l’indebitamento complessivo.
A fine 2022 infatti i residui attivi, ovvero i crediti che devono essere riscossi (principalmente imposte non pagate da cittadini e imprese), hanno superato i 225 milioni di euro, le anticipazioni di liquidità da parte dell’istituto bancario che detiene la tesoreria comunale i 73 milioni di euro e i debiti da mutui i 64 milioni di euro.
Di fronte ad una situazione di così evidente gravità, ci saremmo aspettati da parte della maggioranza una proposta sul potenziamento del Settore Tributi, affinché venga messo nelle condizioni di assolvere in pieno non solo all’azione di gestione ordinaria delle imposte, ma soprattutto all’attività di accertamento e riscossione verso i soggetti che evadono.
Ce la saremmo aspettata innanzitutto perché l’amministrazione in carica ha ereditato in gran parte la situazione di deficitarietà strutturale del bilancio comunale dalle precedenti amministrazioni a guida PD e M5S, anche se parecchi suoi membri hanno ricoperto ruoli amministrativi nelle prime amministrazioni; poi perché a lungo andare l’ammontare dei crediti inesigibili rischia di crescere a dismisura; infine perché la sua realizzazione darebbe una risposta in termini di giustizia ai cittadini e alle imprese che hanno sempre pagato e pagano regolarmente le imposte comunali.
A parte un breve accenno ai richiami dei Revisori da parte dell’Assessore al Bilancio e uno più incisivo dei consiglieri del PD Napolitano e Mangano, dal consiglio comunale non è emerso pressoché nulla sul potenziamento del Settore Tributi.
Azione ritiene che si tratti di una occasione mancata e si augura che il Sindaco e la sua maggioranza corrano al più presto ai ripari magari avviando un tavolo di confronto su questo tema con tutte le forze politiche.
Combattere l’evasione, risanare il bilancio e contare su entrate certe e maggiori sono aspetti che ogni forza politica dovrebbe avvertire come prioritari. Solo in questo modo si possono infatti garantire e accrescere i servizi ai cittadini e gli investimenti nelle opere pubbliche necessarie al miglioramento della città. Solo in questo modo si può ridurre a medio termine il prelievo fiscale.
Azione Pomezia
Il segretario
Mario Borgo Caratti