Nuova rappresentante del M5S di Pomezia
Eletta Nadia Damato
Il 4 novembre si è tenuta l’assemblea del Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Pomezia, convocata per il rinnovo delle cariche rappresentative. In questa occasione è stata eletta Nadia Damato come nuova Rappresentante del Gruppo Territoriale di Pomezia. Laureata in Scienze Politiche e profondamente legata al territorio, ha sempre vissuto la città di Pomezia, ad eccezione di una significativa esperienza all’estero che le ha permesso di maturare una visione più ampia e internazionale nell’ambito della gestione pubblica efficiente e corretta. Da sempre sostenitrice delle politiche ambientali e della valorizzazione culturale, dedica particolare attenzione alle sfide sociali ed economiche che oggi il nostro territorio si trova ad affrontare. Accanto a lei, il nuovo Vice Rappresentante Alessandro Corruccini e la riconferma di Paola Simoncini. Cogliamo l’occasione per rivolgere un sentito ringraziamento alla referente uscente Alessia Tofanacchio la quale continuerà a mettere a disposizione della nostra comunità la sua preziosa esperienza ed il suo impegno, e a Gino Russo per il prezioso supporto e la collaborazione offerta durante l’anno trascorso. A tutti loro, e all’intero gruppo, va il nostro più sincero augurio di buon lavoro, con l’auspicio di proseguire insieme un percorso di partecipazione, crescita e servizio alla comunità.
M5S Pomezia
Mensa scolastica
Il Comune di Pomezia conferma il proprio impegno per garantire un servizio mensa scolastica accessibile e sostenibile.
Dopo una fase di sperimentazione, l’Amministrazione ha scelto di semplificare il sistema di pagamento per venire incontro alle esigenze delle famiglie.
“Quando parliamo di mensa scolastica per le scuole della nostra città - dichiara l’Assessore all’Istruzione del Comune di Pomezia, Cristiano Davoli - dobbiamo partire da un dato importante: il Comune di Pomezia applica una tariffa tra le più basse d’Italia.
A questa si aggiungono agevolazioni per i residenti nel Comune di Pomezia come riduzioni in base all’ISEE, la gratuità per gli alunni con disabilità e dal terzo figlio in poi”.
In passato era stata introdotta la possibilità di acquistare in anticipo pacchetti da 60 o 90 pasti con una riduzione minima.
“Dopo un anno di sperimentazione - spiega Davoli - abbiamo riscontrato che questa formula non ha portato i benefici attesi: poche famiglie ne hanno usufruito e molte altre si sono trovate in difficoltà nel sostenere il pagamento anticipato, generando insoluti”.
Comune di Pomezia
Intervista al vicesegretario Dino Spagnoli
PD più forte
Il Pd di Pomezia dopo le dimissioni del segretario Danilo Risi ha deciso di eleggere ai vertici del partito locale segretario Stefano Mengozzi che ha nominato suo vice Dino Spagnoli. Entrambi sono persone esperte e politicamente preparate e quindi secondo molti il partito è in buone mani.
“Credo che il Partito Democratico di Pomezia, - mi sottolinea il nuovo viceSegretario Spagnoli - oltre ad aver eletto una figura autorevole come Stefano Mengozzi e il sottoscritto, oggi può contare su un gruppo dirigente forte, coeso e capace, formato da giovani e da dirigenti con qualche anno di esperienza alle spalle. È sufficiente guardare ai Giovani Democratici per capire quanto valore aggiunto possano portare: il capogruppo Emrico Mangano, pur essendo molto giovane, è già un amministratore competente e un dirigente preparato, così come il presidente della Commissione Trasparenza, Alessio Caporaletti. Entrambi rappresentano una nuova generazione di amministratori che unisce entusiasmo, competenza e passione politica.
Il PD di Pomezia ha davanti a sé una grande opportunità di crescita, e con questa squadra può guardare al futuro con fiducia e determinazione”.
- Spagnoli lei unitamente al consigliere Alessio Caporaletti rappresenta a livello locale l’area riformista del Pd, quindi su posizioni diverse dal segretario Stefano Mengozzi che è dell’area Dem, malgrado questa diversa collocazione il nuovo segretario Mengozzi ha voluto lei suo vice. Come mai?
“Partiamo con il dire che io ed il consigliere Caporaletti siamo solo quelli che al momento hanno
degli incarichi per quanto riguarda la nostra componente. Con noi ci sono altri dirigenti di partito,
come Bartoli e Fantauzzi, e tanti altri amici che con noi stanno facendo questo percorso.
Stiamo costruendo una rete di amministratori, rappresentanti della società civile, delle organizzazioni sindacali e datoriali e del mondo del volontariato, che come noi condividono questo percorso, in tutta la Provincia di Roma. Per quanto riguarda Pomezia, io credo che, al di là delle diverse sensibilità o aree di riferimento che ognuno di noi può avere a livello nazionale, ciò che davvero ci unisce è l’obiettivo comune di tornare ad amministrare questa città e farlo bene. La priorità è costruire una classe dirigente all’altezza delle sfide che Pomezia ha davanti. Ritengo inoltre che le diverse correnti e le varie anime del Partito Democratico rappresentino una ricchezza, non un limite: sono il sale, l’anima e lo stimolo costante che ci spingono al confronto e al miglioramento. Da questo punto di vista, la scelta del segretario Mengozzi di nominarmi suo vice è un segnale di apertura e unità: la dimostrazione che, quando l’obiettivo è comune, le differenze diventano una risorsa e non un ostacolo”.
- Lei è già stato più volte dirigente del Pd a livello locale, provinciale e regionale rivestendo anche la carica di segretario del partito. Cosa è cambiato da quella esperienza in cui era segretario?
“Credo che, rispetto a quel periodo, sia cambiato profondamente il modo di fare politica. Quando ero segretario, il Partito Democratico era appena nato: pur tra mille diversità, era un partito ricco di contenuti, di 8idee e di progetti. Ricordo con grande rispetto la prima consigliatura di Enrico De Fusco, che seppe dare molto alla nostra città grazie a un lavoro serio e condiviso. Non posso però dimenticare anche la seconda consigliatura, segnata purtroppo da una forte litigiosità interna e da un eccesso di personalismi, anche all’interno della stessa maggioranza. Quell’esperienza ci ha insegnato che, in politica, non bisogna mai anteporre i propri interessi personali, ma pensare sempre al bene della città e della collettività che si rappresenta. Oggi, credo che il nostro impegno debba ripartire proprio da lì: da un senso di responsabilità comune e da una politica che torni a mettere al centro i cittadini, non le ambizioni individuali”.
- Insieme a Caporaletti siete stati a Milano a partecipare al convegno dell’Area Riformista, cosa ha appreso da quell’importante incontro?
“Partiamo da un dato importante: in quella convention nessuno ha messo in discussione la leadership di nessuno. È stato un momento di confronto costruttivo per rafforzare l’azione politica complessiva del Partito Democratico. L’incontro è servito per discutere di proposte concrete e del ruolo dell’opposizione al governo Meloni, che oggi c’è ma non è ancora percepita come una credibile alternativa. L’Area Riformista vuole colmare proprio questo vuoto, parlando a chi chiede crescita, equità e una visione riformista del futuro.
È stata un’esperienza molto utile, che mi ha permesso di arricchire il mio bagaglio politico e di portare sul territorio nuove idee e spunti di lavoro per rafforzare il partito e la nostra comunità”.
- La nuova segreteria inizia con un partito diviso, la consigliere Eleonora Napolitano e il suo gruppo si sono messi all’opposizione di questa segreteria, lei ne ha capito i motivi?
“Sinceramente, non vedo un partito diviso. Vedo un partito in cui c’è chi sceglie di stare in maggioranza e chi preferisce collocarsi in minoranza, ma sempre all’interno di una dialettica democratica e costruttiva. L’importante è che il confronto resti sempre finalizzato al bene della città e non a logiche personali”.
- Per quel che la riguarda quali saranno i temi prioritari che da subito la vostra segreteria deve affrontare?
“Nella prima riunione della segreteria il partito ha impostato un lavoro che terrà insieme una fase di ascolto - con un calendario di incontri con associazioni, sindacati e forze politiche del territorio - ed una di lavoro programmatico. Si stanno costituendo tavoli di lavoro per lavorare ad un documento programmatico che dia corpo alla nostra visione per il futuro di Pomezia”.
A.S.