Dopo numerosi solleciti il Comune di Anzio risponde all’accesso agli atti sulla gestione dei rifiuti di UPA. Forse è il caso che i Commissari indaghino
Raccolta rifiuti: le risposte vaghe del dirigente
Continuo a non comprendere la logica che si cela dietro al rifiuto da parte di un dirigente di fornire chiarimenti ed atti amministrativi a cittadini che ne fanno richiesta anche formale attraverso la richiesta di accesso agli atti. Arroganza? Esibizione di potere? Antipatia per chi richiede? Può essere comprensibile qualche ritardo, anche se lo è molto meno quando si dispone, come al Comune di Anzio, di un professionista dedicato e retribuito per gestire il contratto (Direttore Esecutivo del Contratto); ma il rifiuto ed il menefreghismo che esso porta con se, non sono tollerati dalla normativa e indispettiscono coloro che non vedono rispettato un proprio diritto. A mio nome ed a nome di qualche decina di persone che lavorano da anni in Uniti Per l’Ambiente, cerco di monitorare l’andamento di uno dei servizi più importanti per un Comune: la raccolta ed il trasporto dei rifiuti solidi urbani e lo faccio da circa venti anni, come attività di servizio sociale.
Con il nuovo contratto di gestione ho atteso un anno perché il servizio raggiungesse la sua piena operatività e poi ho rivolto al Dirigente responsabile chiarimenti su qualche lacuna e qualche disfunzione di un servizio ben lontano dalla sufficienza. Ho dovuto richiamare due volte l’attenzione della responsabile della trasparenza per indurre il dirigente dell’Area Tecnica a dare riscontro alla richiesta di chiarimenti e spiegazioni; riscontro che è arrivato, dopo 2 mesi dalla richiesta dell’accesso agli atti. La risposta ai quesiti, però, lascia perplessi tanto da generare il dubbio che chi l’ha formulata, dopo un anno di attività, non conosca il contratto, non ne sia in controllo ovvero voglia solo togliersi di torno un cittadino fastidioso. Certo è che quelle risposte sono oggetto di approfondimento e genereranno ulteriori azioni. Mi limiterò a riportare le risposte ed i chiarimenti integralmente, in tutta la loro genericità, a fronte della sintesi dei quesiti posti, limitandomi a brevissimi commenti e riservandomi di ritornare sull’argomento in un prossimo articolo.
AET viene compensata per la fornitura di 5000 mastelli per ogni taglia, perché dopo un anno ancora non lo ha fatto?
“Risultando i mastelli già in proprietà dell’Ente, il Comune ha formulato richiesta alla società di acquistare i contenitori carrellati per condomini ed attività, per importo economico equivalente. L’acquisto di cui trattasi è in corso di svolgimento da parte di AET, secondo le procedure prescritte dalle vigenti normative”.
Commento: Le strade di Anzio sono abbrutite da migliaia di mastelli sgangherati, alcuni lasciano i rifiuti in strada, se il Comune già possiede i mastelli (dove li ha presi?) che aspetta a distribuirli?
Analogamente in contratto si prevede la fornitura di n. 2.000 compostiere domestiche da 310 lt che saranno consegnate alle utenze su indicazione dell’Amministrazione Comunale”. Dopo un anno perché esse non sono state distribuite?
“Con lo scopo di evitare il deperimento delle compostiere, per procedere al relativo acquisto sono in corso di predisposizione valutazioni finalizzate ad attivare un progetto specifico di comunicazione, adesione e formazione del contribuente all’iniziativa”.
Commento: Dopo un anno sono ancora “in corso di predisposizione di valutazioni finalizzate” mentre il Comitato Per la Difesa del Territorio ha dato inizio ad un progetto di compostaggio domestico utilizzando le compostiere esistenti, dandone comunicazione al Comune ma senza riceverne risposta.
Sempre in merito al compostaggio, AET si rende disponibile alla realizzazione di un impianto di auto-compostaggio e compostaggio di comunità per la riduzione della frazione organica da conferire presso gli impianti di trattamento. Dove sta?
“Sono in corso valutazioni finalizzate a verificare l’effettiva fattibilità, economicità ed efficacia di tale iniziativa, applicata ad un Comune delle dimensioni di Anzio”.
Commento: Dopo un anno sono ancora in corso valutazioni finalizzate a verificare!
Le isole ecologiche hanno un forte significato per ridurre gli abbandoni di rifiuti in strada da parte dei turisti e visitatori specialmente quando i centri di raccolta sono chiusi e se la loro disponibilità viene fortemente divulgata Dopo un anno dove sono le due isole ecologiche “sorvegliate ed informatizzate”?
“Avendo attivato il servizio domiciliare porta a porta, l’Ente sta valutando il migliore utilizzo delle strutture attualmente posizionate in appositi depositi”.
Commento: la risposta non è una risposta. Il servizio porta a porta esiste da anni. Le isole ecologiche sorvegliate ed informatizzate sono due piccole infrastrutture di raccolta fisse sorvegliate nei periodi estivi e l’Ente continua a valutare che cosa?
E’ stato notato che la ditta non provvede a raccogliere gli aghi di pino che intasano il sistema fognante dopo una pioggia violenta, se ne chiede la ragione.
“In seguito ad avvenuti riscontri di mancata ottemperanza alle prescrizioni di cui trattasi sono state avanzate dal Comune contestazioni ed applicate penali”. Commento: si prende atto del provvedimento.
Viene notato che lungo alcune strade i marciapiedi sono resi impraticabili da erbacce ed arbusti, si chiede di conoscere perchè non vengano rimossi.
“Il servizio viene svolto con carattere progressivo ed in seguito alle specifiche segnalazioni pervenute, per cui si rendono necessari idonei periodi di organizzazione del medesimo. Commento: La risposta è ridicola, il contratto prevede l’onere compensato contrattualmente non “a richiesta” poiché si tratta di attività di manutenzione ordinaria e ricorrente. Prego recarsi in via dello Stradone di Sant’Anastasio, lato via delle cinque miglia. I marciapiedi sono impraticabili e pericolosi. E’ solo un esempio”.
Il contratto prevede la pulizia esterna dei chiusini, delle feritoie, delle caditoie stradali necessaria a mantenere la perfetta efficienza delle stesse. Si chiede di conoscere se tale servizio viene svolto e con quali modalità.
“Il servizio viene svolto durante il periodo di spazzamento e su specifiche richieste del Comune” Commento: Si vorrebbe sapere perché un servizio di manutenzione ordinaria e periodica previsto in capitolato debba dipendere da “specifiche richieste del Comune”.
Viene evidenziato che in alcune zone cumuli di rifiuti permangono nel tempo, come nel caso del parcheggio della stazione di Lavinio, dove la periodicità di rimozione non è tale da impedirne l’accumulo.
“Il servizio viene svolto con le tempistiche e modalità compatibili con le esigenze organizzative ed in funzione delle rilevanti quantità di rifiuti che vengono accumulati in luoghi non preposti. Sono in corso di valutazione procedure per intensificare il controllo dei suddetti scarichi abusivi. Commento: I servizi si devono sempre svolgere in base alle effettive esigenze operative (requisito) e non a quelle organizzative, così facendo, mentre continuano ad essere in corso valutazioni, i rifiuti si accumulano sottolineando la scarsa efficacia del servizio”.
La ditta viene compensata per un servizio di divulgazione per educare i cittadini in che modo?
“Si sta procedendo alla verifica dell’ottemperanza da parte di A.E.T. alla citata previsione”.
Commento: La risposta da il senso della mancanza di conoscenza di quanto sta succedendo se bisogna verificare l’ottemperanza di un elemento cosi importante e cosi evidente”.
La ditta si rende disponibile per trasformare il sistema corrente in sistema a tariffa puntuale che prevede una tassazione in base all’effettiva produzione di rifiuti, si chiede a che punto si trova questo progetto.
“Essendo un sistema complesso, si sta concertando con A.E.T. la modalità per addivenire, con tempi adeguati, al passaggio alla tariffa puntuale. Commento: si condivide che il sistema possa offrire qualche difficoltà oggettiva ma, invece di concertare, non si comprende perché non sia stata preparata una proposta da parte della ditta visto che la stessa esprime una forte capacità ad implementare il metodo”.
In considerazione della forte inadempienza da parte dell’utenza a concorrere al finanziamento del servizio, riscontrata in passato, si chiede di conoscere quale sia, alla data di più recente rilevazione, la percentuale di utenti che non fanno fronte al versamento della TARI.
“In base a dati riportati sulla media degli ultimi cinque anni, sulla quale è stato calcolato il fondo crediti di dubbia esigibilità del bilancio di previsione, la percentuale risulta pari al 43%..
Commento: Questa risposta non può essere commentata. In qualsiasi struttura produttiva, ed il Comune è un produttore di servizi , un tasso di partecipazione al finanziamento che vede un’inadempienza del 43% causerebbe immediata istanza di fallimento. A fronte di un tasso di reale incapacità contributiva stimato del 7% è intollerabile una situazione del genere che penalizza i contribuenti onesti”.
Sergio Franchi
Riunione degli iscritti del partito di Calenda
Assemblea di Azione
Un’assemblea congiunta degli iscritti di Azione di Nettuno e Anzio “In Azione” molto partecipata quella del 25 marzo 2023, presso la sala riunioni della Cantina della Divina Provvidenza di via dei Frati, 195 a Nettuno.
A prendere la parola e a fare il punto della situazione dopo le elezioni regionali i due commissari-coordinatori del partito guidato da Carlo Calenda, Flavio Biondi e Gabriele Federici, coadiuvati dalla presenza del segretario organizzativo di Azione Provincia di Roma, Stefano Rocca.Entrambi i referenti sul territorio del litorale romano del partito riformista hanno individuato nei loro discorsi di apertura i punti fondamentali su cui costruire il lavoro dei prossimi mesi, come quello di una maggiore presenza capillare nei quartieri, la costruzione di gruppi di lavoro e infine la necessità di avere presto un incontro con le autorità delle Commissioni Prefettizie che gestiscono le attività amministrative dei Comuni di Nettuno e Anzio, che da mesi sono sciolte per infiltrazione di organizzazioni criminali e che vedranno di nuovo le due città con dei nuovi sindaci e consigli comunali non prima del 2025.
Le tematiche del sociale, della sicurezza, della necessità di una soluzione ai problemi della occupazione sono state evidenziate negli interventi da parte dei vari iscritti dei due comuni litoranei.
L’assemblea si è conclusa con un invito a costruire presto dei presidi sui vari quartieri di Nettuno e Anzio, allo scopo di fare una azione di ascolto delle problematiche e delle aspettative che provengono da essi.
Angelo Pugliese