L’esperto finanziario Giovanni Nguyen ci spiega il significato e le conseguenze
La BCE aumenta i tassi
Il tasso BCE è il tasso d’interesse ufficiale che la Banca Centrale Europea applica alle banche private quando concede loro dei prestiti. Questo tasso influenza indirettamente gli interessi che poi le banche applicano tra di loro e ai clienti privati. Per questo, il tasso d’interesse della BCE è molto di più di una percentuale di guadagno sui prestiti: si tratta di una misura di politica monetaria che viene messa in campo per stimolare l’economia o regolare l’inflazione.
L’aumento dei tassi BCE, come la loro diminuzione, ha delle conseguenze dirette anche sui privati, perché influisce sugli interessi dei mutui e prestiti.
Abbiamo chiesto al consulente e promotore finanziario Cofidis Giovanni Nguyen alcune spiegazioni sul funzionamento dei tassi.
- Perché cambia il tasso BCE?
“Le banche centrali come la BCE usano le variazioni del tasso di sconto per dirigere e influenzare l’economia di un paese (aumento dell’inflazione), cercando di stimolare la crescita e mantenere la stabilità. Il tasso d’interesse è una delle due misure principali di politica monetaria (l’altra è la quantità di moneta in circolazione). Quando i tassi sono bassi i depositi non convengono, di conseguenza aumentano gli investimenti e il circolo economico si muove. Con i tassi alti si assiste invece a una diminuzione dei consumi e un aumento dei risparmi (acquisto obbligazioni ecc.)”.
- Aumento tassi BCE: cosa succede
“In questo periodo stiamo assistendo a un aumento dei tassi BCE: perché? C’è da preoccuparsi? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi? E’ importante sottolineare che questi aumenti o diminuzione dei tassi è ciclico nei lunghi periodi, per molti anni i tassi di interesse, guidati dai tassi BCE in Europa e dai tassi della Federal Reserve in USA, sono stati bassissimi, quasi vicini allo zero, per un lungo periodo è stato poco conveniente tenere i soldi in banca, dati i tassi sui depositi che non erano neanche sufficienti a coprire le spese del conto. D’altra parte, anche l’inflazione è stata bassa e l’economia è cresciuta, soprattutto perché i tassi bassi sono sinonimo di investimenti produttivi delle imprese”.
- Cresce l’inflazione, perchè si alzano i tassi?
“Negli ultimi mesi, dopo la ripresa post pandemia, ma anche a causa delle difficoltà nella catena di approvvigionamento del mercato globale, e soprattutto le speculazioni dopo l’invasione della Russia in Ucraina e la guerra, si è assistito a una ripresa dell’inflazione. I prezzi sono tornati a salire, in certi settori in maniera vertiginosa ma comunque in generale attorno al 10%. Questa situazione ha allarmato le banche centrali, che hanno alzato i tassi d’interesse per cercare di ridurre la circolazione del denaro efrenare l’inflazione.
L’attuale aumento dei prezzi ha delle cause straordinarie ed esogene, per questo i tassi alti potrebbero avere un effetto negativo sull’economia, senza influire positivamente sull’inflazione: andando a causare una situazione di possibile stagflazione”.
- Tasso BCE: previsioni
“In questo momento il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali è al 3,5%, quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 3,75% e quello sui depositi presso la banca centrale al 3%.
Tutte le persone che stavano per ottenere un mutuo o hanno un mutuo a tasso variabile hanno ricevuto una variazione al rialzo delle proprie condizioni.
Va sottolineato che si tratta dell’ultimo aumento fino ad oggi: le previsioni sul tasso BCE sono di ulteriore crescita, come ha dichiarato la stessa Banca.
Il Consiglio direttivo ha compiuto progressi considerevoli nell’abbandono dell’orientamento accomodante della politica monetaria. Il Consiglio direttivo ha assunto questa decisione e prevede di aumentare ulteriormente i tassi di interesse per assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% a medio termine”.
Edoardo Capri
Il dubbio che l’acqua non sia potabile va subito definito
Acqualatina non chiarisce
Vengo a sapere, da un documento che è circolato in occasione di una Conferenza di Servizi, che in zona Spadellata si “è riscontrato il superamento dei valori di un limite di Concentrazione Soglia di Contaminazione nelle acque sotterranee”. Siccome la notizia di per se non è del tutto esplicita e siccome potrebbe avere anche un significato negativo, cosa di cui però dubito perché essa è già in possesso di autorità preposte, ho inteso, comunque, seguire ciò che è stato già fatto dal Comitato Per la Difesa del Territorio ed ho indirizzato la seguente richiesta di chiarimento alla società responsabile della distribuzione idrica. Tale richiesta, che Acqualatina non ha inteso riscontrare, intende solo ottenere la rassicurazione che nessun inquinamento e nessun rischio sono riferibili agli abitanti-utenti della rete idrica.
“Spett.le Società,
Come noto, è in corso la revisione della licenza di esercizio (AIA) dell’impianto per la produzione di biogas sito in Anzio, via della spadellata n.5. La revisione avviene mediante la Conferenza di Servizi gestita dalla Regione Lazio. Lo scrivente vi partecipa come portatore di interessi espressi nel coordinamento informale di Comitati ed Associazioni denominato Uniti Per l’Ambiente. Durante l’analisi dei documenti posti a disposizione dei partecipanti accreditati lo scrivente ha rilevato che il documento prodotto dalla Ditta che gestisce l’impianto (n. 2022 07 12 in risposta alla richiesta CMRC.0684671.12-07-22) contiene l’informazione che l’ARPA Lazio, con propria nota prot. n. 80966 del 23/12/2020 recepita al prot. n 1130631 del 23/12/2020, riportava che
“In riferimento alle analisi trasmesse da Codesta Società Anziobiowaste S.r.l. a questaAgenzia con nota acquisita con ns. prot. 39869 del 29/06/2020, in cui si è riscontrato il superamento dei valori di limite di Concentrazione Soglia di Contaminazione nelle acque sotterranee Tabella 2
– Allegato 5 Titolo V-Parte IV del Dlgs. 152/06 e ss.mm.ii. per i parametri Triclorometano (0,247 ?g/l) e Tricloroetilene (1,51 ?g/l) nelle acque campionate dal piezometro denominato PZ3, si chiede a codesta spett.le Società se ha provveduto a darne comunicazione agli enti preposti”.
La replica della Società che gestisce l’impianto all’ARPA non derime il dubbio su quanto l’ARPA afferma, ma si limita di fatto ad escludere che l’inquinamento possa derivare dalla presenza dell’impianto per la produzione di biogas. Lo scrivente non ha, allo stato, elementi di valutazione per determinare la consistenza e la gravità di questo fatto. Non appare chiaro se la misurazione effettuata riguardi l’acqua che è in regolare distribuzione per uso potabile ed è del tutto irrilevante se sia la centrale biogas o altra fonte a produrre l’inquinamento. Sta di fatto che esiste l’ipotesi che acqua contaminata possa essere distribuita agli abitanti di Anzio. Al fine di evitare allarmi che potrebbero essere infondati si invita Codesta Società a verificare quanto l’ARPA afferma ed a valutarne la congruità con la totale e sicura potabilità dell’acqua distribuita. Conto quindi in un sollecito riscontro in assenza del quale ed a tutela della salute degli abitanti, mi vedrò costretto a richiedere all’autorità di Pubblica Sicurezza di porre in atto i controlli necessari per accertare che gli utenti non corrano pericoli”.
Da informazioni che richiedono conferma sembra che Acqualatina abbia dismesso il prelievo da questa falda e che lo abbia fatto dal 2023. Resta il fatto che queste informazioni debbono essere chiare e dirette e debbono essere fornite a chi le richiede.
Resterebbe comunque il fatto che se la falda è in qualche modo inquinata lo è anche per tutti i cittadini che prelevano acqua dai pozzi della zona.
Dr Sergio Franchi