Un inquinamento che non si vede ma che può fare seri danni all’uomo
5 G progresso e pericolo
Sembra un processo inarrestabile quello dell’evoluzione tecnologica, un processo che la società richiede sempre più nel nome di un benessere e di una qualità della vita che allontana fra loro strati sociali e aree geografiche e che alimenta in modo drammatico una tensione sempre crescente. La crescita tecnologica non è solo la risposta ad una crescente esigenza ma è anche una necessità per soddisfare il mondo produttivo e la struttura economica e finanziaria su cui si impernia. E’ superfluo sottolineare come la tecnologia abbia cambiato in meglio la vita della gente ma, come una medicina che combatte le malattie, chiede sempre il pagamento di una contropartita. Come avvenuto nella storia degli ultimi decenni spesso la spinta al guadagno dei produttori, la sottovalutazione del danno e l’errore hanno trasformato soluzioni tecnologiche e medicine in tragedie esistenziali. La valutazione della contropartita può essere facile nei casi di fenomeni rilevabili in modo sensoriale, il danno di una grande fonderia è rilevabile attraverso la presenza di polveri, quello di una discarica da miasmi che produce ecc, ma c’è un tipo di inquinamento che non viene rilevato dai sensi ma che, in modo subdolo, si manifesta drammaticamente nel tempo, con malattie degenerative come tumori e leucemie. Ormai, nelle società “evolute” si vive immersi in campi elettromagnetici. Televisori, forni a microonde, campi WIFI o bluetooth, celle telefoniche, antenne trasmittenti, elettrodomestici di ogni tipo ecc sono generatori di campi elettromagnetici e quindi tutti potenzialmente pericolosi. Eliminarli significherebbe tornare alla prima metà del 900, per cui i legislatori nazionali si limitano a studiare e controllare gli effetti ed a limitarne la pericolosità. Il sistema telefonico cellulare definito 5 G (5 generazione) potrebbe essere solo considerato un’ulteriore evoluzione di quelli precedenti ma non è così, perché le sue modalità operative differiscono radicalmente dai precedenti sistemi.
Il sistema 1G era relativo al collegamento telefonico via voce, il 2G introduceva la trasmissione del testo, il 3G ha introdotto internet che il 4G ha perfezionato e velocizzato. Il 5 G diventa un sistema totale: dal collegamento di servizi controllati da uno smartphone si passa al collegamento globale con quella che viene chiamata “internet of things”. Per realizzare questo sistema rivoluzionario si passa ad una tecnologia completamente differente, la velocità diventa cento volte più elevata, la latenza vicina allo zero e ogni oggetto, attività o servizio viene collegato ad una rete che può gestire migliaia di utenze contemporaneamente. Le frequenze utilizzate arrivano alla gamma SHF fino alle onde millimetriche. L’utilizzo previsto per il 5G è eccezionale perché permette il controllo rapido ed efficace di oggetti sistemi e servizi di ogni tipo come, per esempio, gli interventi chirurgici a distanza e la guida automatica delle auto.
Quindi se il 5G è una grande evoluzione del sistema e se fornisce nuovi elementi di progresso sociale quale è il problema? Il problema è che mentre esistono studi di ricercatori italiani, americani e non solo che certificano il rischio di gravi danni al sistema riproduttivo e l’insorgenza di tumori ritenuti rari come quello del cuore, non esistono studi che escludano in modo definitivo che tale rischio esiste. D’altronde giornalisti e studiosi “di parte” continuano a glorificare il 5G minimizzandone ogni eventualità di rischio. Qualcuno potrebbe chiedersi perché non limitare il sistema ad un uso selezionato in base alle reali necessità sociali? E’ proprio necessario controllare a distanza se in frigorifero il latte è terminato? Passare al sistema 5G significa passare da una distribuzione sanguigna attraverso arterie a quella dei capillari, da un grande fiume a mille ruscelletti. Questo comporta la realizzazione di un sistema di celle poste vicinissime ed ovunque con la creazione di un campo elettromagnetico in cui moltissime persone saranno permanentemente immerse. E’ questa condizione che la scienza dimostra essere pericolosa mentre non esiste nessuna ricerca che possa escludere la presenza di rischi.
La mancanza di certezze contro il maxi business del 5G. Vincerà il 5G anche se molti amministratori comunali hanno recepito l’appello lanciato da centinaia di scienziati ed hanno decretato la moratoria in attesa di conoscere risultati rassicuranti. Per prendere queste decisioni non bisogna far parte di un partito o di un altro, basta essere amministratori illuminati e liberi di applicare quello che è una loro specifica responsabilità “il principio di precauzione”.
Nel Comune di Anzio è notte fonda, non esistono più i contatti che si erano stabiliti con l’assessore addetto e non si ha notizia di quello che succede. C’è bisogno di sensibilizzazione ma in un contesto di totale mancanza di conoscenza il 5G sta entrando nelle nostre vite come il DDT che debellava insetti e parassiti, ma avvelenava le persone.
Sergio Franchi
Distributore di acqua
Nei giardini di via Togliatti a Santa Barbara, è stato messo in funzione il primo distributore d’acqua liscia e gassata, disponibile a temperatura naturale e fredda. Informiamo i cittadini che da oggi, oltre al distributore presente a piazza Sant’Anna (zona Cretarossa), è possibile usufruire del servizio anche in un’altra sede, a via Santa Maria Goretti (zona Tre Cancelli).
Questo servizio a basso impatto ambientale è fondamentale per ridurre l’utilizzo delle bottiglie di plastica, oltre ad essere un’alternativa economicamente vantaggiosa rispetto all’acqua del supermercato. Per inaugurare la nuova Casa dell’Acqua sarà garantita l’#erogazione #gratuita #fino al #31 #Marzo 2023
Ambiente Nettuno