Il Litorale • 8/2023
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ANNO XXIII - N° 8 - 16/30 APRILE 2023 Il Litorale Pag. 29
Proseguono a ritmo serrato i la-
vori di ristrutturazione ed am-
modernamento presso il Pronto
Soccorso dell’Ospedale Riuniti
Anzio-Nettuno.
Al fine di evitare il sovraffolla-
mento, e consentire al pronto
soccorso di gestire le emergen-
ze/urgenze, la Cittadinanza tutta
è invitata ad usufruire, nei casi
meno gravi, dei servizi di #con-
tinuità #assistenziale, quali
#guardia_medica, #Ambufest e
Unità di #Cure_Primarie presen-
ti nei distretti del territorio.
Tutte le informazioni al seguente
link:
https://lc.cx/wSsVEF
Qualche informazione utile:
Sai come si accede al pronto
Soccorso?
Quando andare e quando non an-
dare?
Conosci il Triage e i Nuovi Co-
dici Colore?
Regione Lazio Salute Lazio
Pio Trippa, “Nettuno e il turi-
smo. Questo sconosciuto”,
Ediz. Italus, 2022.
L’autore di questo studio: Pio
Trippa, laureato in Sc. Politiche
e Sociologia, è stato dirigente
dell’Ente nazionale del Turismo
sia all’ufficio di Roma che in
quelli di Copenaghen, Madrid,
New York, Stoccolma e Bruxel-
les; è stato per diversi anni
(1970-1980) Consigliere comu-
nale e Assessore al Turismo,
sport e spettacolo al Comune di
Nettuno. Appartiene inoltre a
una antica famiglia di Nettuno di
cui si hanno testimonianze stori-
che fin dal 1582 (cfr. la prefazio-
ne del Prof. G.C. Baiocco, p.
23). In queste pagine affronta,
con un approccio storico e socio
antropologico-culturale, la tema-
tica del turismo nettunese. Una
questione che l’autore affronta
con rigore e metodo, dopo aver
illustrato, fra le possibili motiva-
zioni delle condizioni attuali del-
la ns offerta turistica, quella di
uno itinerario che si è realizzato
attraverso una particolare tipolo-
gia: quella della cosiddetta ‘vil-
leggiatura’, che ha anche inciso,
nel tempo, sull’assetto del terri-
torio e “ne ha influenzato l’at-
teggiamento e le scelte odierne
nei confronti del ‘forestiero’”(p.
23).
A differenza di Anzio, questa ti-
pologia, che consisteva (e in par-
te ancora consiste), nell’affittare
le consuete abitazioni delle fa-
miglie nettunesi alle famiglie
‘villeggianti’ (in genere un mese,
due o tre), ha determinato una
carenza di strutture ricettive di
numero e di qualità adeguate,
tanto da impedire lo sviluppo di
una idonea ed efficace ‘vocazio-
ne’ turistico-imprenditoriale nel
ns territorio. Attraverso una ulte-
riore disamina, l’autore risale al-
la antica mentalità contadina,
fatta di piccoli appezzamenti (vi-
gne), tramandata generazione
dopo generazione; mentre, vice-
versa, ad Anzio, attorno al porto
Innocenziano, si andava svilup-
pando una mentalità diciamo più
cosmopolita e imprenditoriale in
merito all’attività turistica. In
quella parte di territorio chiama-
to Antium, che diventerà Nettu-
no, l’approccio al ‘forestiero’ si
caratterizzava attraverso una sor-
ta di simpatia e familiarità tanto
che non si pensasse al ‘forestie-
ro’ come possibile fonte di atti-
vità economica e di investimenti.
Contemporaneamente i nettunesi
individuavano nell’agricoltura,
nella vigna in particolare, l’atti-
vità economica portante, trala-
sciando o comunque mettendo in
secondo piano la pesca e le atti-
vità di tipo marittimo. Il nettune-
se viveva all’interno delle mura
e usciva per lavorare la campa-
gna attorno, e pian piano nel cor-
so dei decenni una cortina di
abitazioni si interposero fra il
mare e l’entroterra, coprendo -da
terra- la prospettiva dell’oriz-
zonte marino. Prima le abitazio-
ni di lusso sulla falesia verso
Anzio: uno splendido paesaggio
narrato dal Gregorovius, dipinto
da Paul Klee e cantato da D’An-
nunzio (cfr. GC. Baiocco, prefa-
zione p. 23). Poi il mare venne
ulteriormente ‘allontanato’ con
la costruzione del porto e l’in-
sabbiamento della favolosa Mar-
ciaronda.
Alla fine degli anni 60 un’altra
barriera, quella di ‘Scacciapen-
Dal 4 al 10 aprile il Forte San-
gallo di Nettuno ha ospitato la
Mostra fotografica dei parteci-
panti al Concorso ‘Punti di Vi-
sta’, organizzato dall’Associa-
zione culturale ‘CittàInsieme’, di
cui è Presidente Claudio Tondi e
patrocinato dal Comune di Net-
tuno. 109 le opere esposte di 44
autori provenienti da tutta Italia
che si sono attenuti a tre temati-
che: ‘Le Ombre’, ‘Dal Basso’,
‘Riflesso’.
Hanno risposto all’invito di
esporre le proprie opere fotogra-
fi di elevata esperienza e foto-
grafi ‘in erba’ che comunque
hanno dato un saggio delle loro
capacità in fatto di riproduzione
della realtà, con un pizzico di
fantasia che non guasta mai. Tut-
te le opere sono state giudicate
da una Giuria composta da sei
persone con provata esperienza
nel settore. Sono stati assegnati
tre premi ai primi vincitori di
ogni categoria, inoltre tre altri
premi tenendo conto dei parame-
tri: attinenza al tema, qualità tec-
nica, efficacia della comunica-
zione.
La cerimonia di premiazione si è
svolta sabato 8 aprile. Il Presi-
dente Claudio Tondi, coadiuvato
da Maria Grazia Vasta, Monica
Celestino, Paola Leoncini e Ro-
berto Faccenda ha decretato i
vincitori: Stefano Casali per la
categoria ‘Le Ombre’ con ‘Ore 9
– Tempo parallelo’; Emilia De
Santis ‘Dal Basso’ con ‘Alza gli
occhi al cielo’; Franco Piccirillo
‘Riflesso’ con ‘Tale e quale’. Per
miglior attinenza al tema ha vin-
to Franco Piccirillo, per miglior
efficacia comunicativa Massimo
Serretiello, per miglior livello
tecnico Francesco Depierro. Ad
ogni partecipante è stato donato
un attestato e di ciò occorre rin-
graziare ‘CittàInsieme’.
Il Concorso è stato lanciato in
concomitanza con il sesto anni-
versario della costituzione del-
l’Associazione, avvenuta il 7
aprile 2017. Dopo l’esposizione
a Nettuno l’intera Mostra sarà
esposta quasi sicuramente ad
Anzio, nell’atrio di Villa Sarsina.
Complimenti ai vincitori ed agli
organizzatori.
Rita Cerasani
sieri’ veniva eretta simbolica-
mente ed effettivamente fra Net-
tuno e il suo mare. L’area del
Poligono fino alla Torre Astura e
oltre, è rimasta, per fortuna, in-
tatta, protetta dal suo status di
area militare, e costituisce, insie-
me al bosco di Foglino e al la-
ghetto Granieri, il provvidenzia-
le polmone verde di Nettuno. In-
somma l’autore ci fa capire, at-
traverso la riflessione di taglio
storico socio antropologico, le
probabile genesi di quella disat-
tenzione, di quell’insensibilità
nei confronti del turismo locale,
che, a differenza di Anzio, sem-
bra caratterizzare oggi la ns cit-
tà, nonostante le potenzialità e le
possibilità che essa offre. Le oc-
casioni che si sono perse e le
contraddizioni che hanno segna-
to lo sviluppo della città, non da
ultima la speculazione urbanisti-
ca che ha tolto spazio alla ricetti-
vità alberghiera(cfr. p. 49) e al-
l’imprenditoria turistica. L’auto-
re offre così gli elementi per una
riflessione e indica i possibili
percorsi per superare questo sta-
to di cose, per organizzare al
meglio l’esistente e dotarsi di
strumenti e strategie, una fra
queste è sicuramente il fare si-
stema, l’integrazione con altre
realtà e località comprensoriali.
Se posso esprimere un mio timo-
re, vorrei far presente (come ho
cercato di mostrare nel mio
“Nettuno a memoria. Un’auto-
biografia fra comunità, società e
società complessa”, Fusibilia
2019) come Nettuno sia ormai
diventata una realtà assimilata
nell’indistinto dell’area metro-
politana romana, e la deprivazio-
ne di spazi di elaborazione cultu-
rale autonoma, di un’opinione
pubblica locale (sale cinemato-
grafiche, biblioteca comunale,
teatro, auditorium, spazi pubblici
di aggregazione ecc.), contribui-
sca a offuscarne l’identità (ri-
guardo l’identità locale, cfr. da
p. 56 a 58), omologandola a
quella onnivora metropolitana.
Questo sarebbe una catastrofe
per il turismo, che si ridurrebbe
a un rumoroso e vandalico diver-
timentificio esclusivamente ago-
stano, annullando gli altri dieci
mesi all’anno e offrendo il fian-
co all’accesso di forme culturali
eterogenee (e, perché no?, anche
malavitose). Insomma, per quel
che vale il mio parere, credo di
poter dire che l’offerta turistica
di un territorio sia più appetibile
quanto più il profilo cultural-
identitario locale sia rilevante e
significativo.
Giuseppe Chitarrini
Le informazioni della Asl Rm 6 per evitare il sovraffollamento durante i lavoriIl libro di Pio Trippa, ex assessore della Città del Tridente
Ristrutturazione Pronto SoccorsoNettuno e il turismo
Premiazione concorso fotografico
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