Il Litorale • 8/2023
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ANNO XXIII - N° 8 - 16/30 APRILE 2023 Il Litorale Pag. 7
Gentile Dirigente,
Riscontro la Sua del 22 marzo
2023 prot 0022192/23, in risposta
alla mia richiesta di accesso agli
atti. Risposta che rende plastica
una situazione diinadeguatezza
nella gestione del contratto per la
raccolta dei rifiuti che si riflette in
un’evidente insufficienza del ser-
vizio reso alla comunità di Anzio.
Mi occupo di rifiuti da decenni e
non mi aspettavo una situazione
del genere dopo 17 mesi di ge-
stione da parte di una ditta che è
stata selezionata per far dimenti-
care le sofferenze causate ai citta-
dini dalle due ditte che in prece-
denza hanno gestito questo servi-
zio nel nostro Comune. Ma forse
la situazione, che non è certamen-
te sufficiente, non dipende dalla
ditta o almeno non solo dalla stes-
sa.
Lei avrà letto con attenzione la ri-
sposta che Le è stata preparata dal
DEC prima di siglarla per cui mi
limito ad invitarla a rileggerla di
nuovo, come la leggerebbe un cit-
tadino utente di quelli che pagano
la TARI. Per coerenza e perché
delegato a farlo da Uniti Per
l’Ambiente è mio compito, co-
munque, di alcuni elementi che
giustificanoil mio giudizio critico.
Chi circola per Anzio si avvede,
fuori ai cancelli di ville e villini,
della presenza di sgangheratissimi
mastelli usati per la raccolta dei
rifiuti e spesso di improbabili so-
luzioni alternative. Lei mi infor-
ma che il Comune dispone dei
circa 20.000 contenitori familiari
necessari per ogni frazione. Una
notizia del tutto sconosciuta che
porta a chiedere che cosa si aspet-
ta a sostituire quelli scassatissimi
che sono in uso e da dove proven-
gono i mastelli esistenti. Le ho
chiesto quando vengono distribui-
te le compostiere che, in numero
5 volte maggiore del necessario,
sono state incluse nel contratto e
Lei mi rispondeche “sono in cor-
so di predisposizione valutazioni
finalizzate ad attivare un progetto
specifico di comunicazione, ade-
sione e formazione del contri-
buente all’iniziativa”. Mi permet-
to di ricordarLe che, per iniziativa
del compianto assessore Fontana,
fu iniziato un progetto pilota in
accordo col Consorzio Lido dei
Pini, che tale progetto non fu più
seguito dal Comune e che, da
qualche mese, esso è stato ripreso
e si sta sviluppando a cura del
Comitato per la Difesa del Terri-
torio che aderisce ad Uniti Per
l’Ambiente e dal Consorzio Lido
dei Pini. Codesto Ufficio ne è a
conoscenza: perché invece di
“predisporre valutazioni per atti-
vare”non supporta quel Comitato
valorizzando la sua iniziativa che
è già in corso di sviluppo e sta
utilizzando compostiere di pro-
prietà comunale? Perché non ri-
chiede la riduzione della TARI
prevista dal relativo regolamento
comunale per coloro che attuano
il compostaggio domestico in mo-
do certificato? Per quanto riguar-
da la richiesta di informazioni re-
lativa allo sviluppo di un progetto
di compostaggio di comunità, per
cui Lei mi informa che “sono in
corso valutazioni finalizzate a ve-
rificare la fattibilità”, mi permet-
to di farLe notare che non c’è
molto da valutare per decidere se
si vuole adottare una soluzione
standardizzata che, insieme allo
sviluppo del compostaggio dome-
stico, contribuirebbe a ridurre di
molto il costo di smaltimento del-
l’organico. Sono anni che si dis-
cute della necessità di realizzare
due piccole piattaforme attrezzate
e controllate da costruire sull’Ar-
deatina a Lido dei Pini e sulla
Nettunense zona Zodiaco, neces-
sarie anche perintercettare i rifiuti
di coloro che rientrano verso Ro-
ma. Erano, in questa configura-
zione, già previste nel vecchio
contratto. Nella mia richiesta Le
domando quando verranno realiz-
zate e Lei mi risponde che è stato
attivato il servizio porta a porta
(?) e che quindi l’Ente sta valu-
tando dove ubicare le strutture at-
tualmente posizionate in appositi
depositi. Non comprendo il nesso
ma se per “isole ecologiche sor-
vegliate ed informatizzate” Lei
intende quegli inutili cassettoni
che ho visto spesso ricoperti di ri-
fiuti, allora parliamo due lingue
diverse. Alcune zone pedonali so-
no infestate da erbacce mentre ne
è contrattualmente prevista la ri-
mozione; per quale ragione i cit-
tadini debbono segnalare un’ano-
malia, come Lei afferma, se è pre-
visto che essa debba essere rimos-
sa? La ditta è responsabile di
“mantenere in perfetta efficienza i
marciapiedi” e non di rimuovere
il disagio ed il pericolo su richie-
sta dei cittadini.
Analogo concetto vale per il ser-
vizio che tende a tenere pulite le
caditoie stradali per evitare alla-
gamenti e non è chiaro perché un
servizio di manutenzione ordina-
ria debba essere attivato su richie-
sta del comune, come Lei affer-
ma. Per quanto riguarda la richie-
sta di mantenere le strade pulite
mi viene risposto che la pulizia
dipende dall’organizzazione. Il
contratto prevede una specifica
tempistica e varie modalità per
evitare l’accumulo dei rifiuti nelle
strade. Fermo restando che i rifiu-
ti arrivano in strada perché non
vengono raccolti presso chi li pro-
duce e che ciò avviene sempre
perché il servizio di raccolta è ca-
rente, le esigenze organizzative si
devono adeguare alle strade pulite
e non viceversa. Se si ha la pa-
zienza per leggere il contratto si
nota un forte onere da parte della
ditta nel coinvolgimento e nel la-
voro di educazione di un’utenza
tutt’altro che educata. Ciò non av-
viene nei termini compensati e
non è chiaro che cosa significhi
che si sta “verificando l’ottempe-
ranza” come se chi deve verifica-
re vivesse su un altro pianeta.
Comprendo che passare alla tarif-
fa puntuale non è ne immediato e
ne semplice, partendo da una si-
tuazione in cui quasi metà dei cit-
tadini non paga la TARI, ma non
capisco perché si sta “concertan-
do sulle modalità” se la Ditta dis-
quisisce a lungo nella sua presen-
tazione sulla propria preparazione
anche tecnologica ad effettuare il
servizio. Faccia una proposta.
Forse più che con la Ditta l’ap-
profondimento dovrebbe avvenire
presso l’Ufficio Imposte del Co-
mune di Anzio dove si verifica
una defezione del 43% di coloro
che non contribuiscono al finan-
ziamento del servizio, denuncian-
do quindi una gestione fallimen-
tare da cui è difficile passare ad
una tariffa puntuale.
Appare evidente che ad una ge-
stione non soddisfacente non si fa
fronte con la riluttanza a fornire i
chiarimenti ai cittadini utenti, co-
me il Suo Ufficio è uso fare; co-
me appare evidente che non si sta
provvedendo a quell’azione pro-
fessionalmente risoluta che si ri-
tiene indispensabile dopo anni di
gestione disastrosa. Continuare a
rincorrere gli “incivili” per racco-
gliere i rifiuti che essi abbandona-
no in strada significa essere inca-
paci di intercettarli, prima che lo
facciano, presso le loro abitazio-
ni; cosa abbastanza agevole visto
che una buona parte di essi si
identificano con chi non paga la
TARI e trovare chi non paga la
TARI è facile, basta volerlo. Cre-
dere di debellare il fenomeno con
metodi coercitivi a valle e con le
videocamere significa non avere
capito che si tratta di un servizio
pubblico per la raccolta dei rifiuti
solidi urbani.
Sergio Franchi
Lettera aperta al Dirigente dell’Ufficio Ambiente del Comune di Anzio
La gestione dei rifiuti non soddisfa
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