L’anziate Nisi è entrato alla scuola della Nunziatella
Bravo Leonardo
Vi presentiamo un giovane concittadino residente ad Anzio che ha deciso di intraprendere la carriera militare già da giovanissimo, entrando ad far parte della Scuola Militare Nunziatella dell’Eesercito.
“Mi chiamo Leonardo Nisi, sono nato a Roma ed abito ad Anzio. Ho 16 anni e la mia famiglia è composta da papà Stefano, mamma Rosalba e mio fratello maggiore Claudio.
Ho studiato al Liceo Scientifico Innocenzo XII di Anzio in cui ho da subito stretto molte amicizie e attualmente frequento lo stesso indirizzo alla Scuola Militare Nunziatella.
Mi piace praticare sport, soprattutto basket, e ho una particolare predisposizione per le attrezzature tecnologiche”.
- Qual’è stata la sfida più grande che hai dovuto affrontare per superare le prove d’ingresso e guadagnarti un posto alla Scuola Militare Nunziatella?
“Le prove per entrare alla Scuola Militare Nunziatella mi sono state sempre presentate come qualcosa di “impossibile” da superare ed è stato questo il motivo che mi ha spinto a volerci provare perché amo le sfide.
Tra le prove fisiche ricordo di aver trovato maggiore difficoltà nel salto in alto perché non conoscevo la tecnica, mentre i test di preselezione hanno richiesto uno periodo di studi che mi ha portato a dover sapere alcuni argomenti che non conoscevo. Nonostante il tanto studio e l’attività sportiva sono stato particolarmente motivato dalla mia famiglia che mi ha permesso di partecipare al concorso nellamodalità migliore.”
- Cosa significa per te giurare fedeltà alla Repubblica davanti ai tuoi cari e di fianco ai tuoi compagni di corso? Quali emozioni stai provando in questo momento?
“Essere fedeli alla Repubblica e osservarne la Costituzione e le leggi sono doveri di ogni cittadino; pertanto, il giuramento di fianco ai miei compagni di corso, rappresenta una conferma degli impegni che dichiaro di adempiere con disciplina ed onore. I valori che la scuola Nunziatella mi sta permettendo di conoscere attraverso numerose lezioni e conferenze extrascolastiche, mi fanno sentire orgoglioso di far parte di questa scuola e dell’Esercito”.
- Quali sono state le maggiori difficoltà nell’adattarsi alla nuova vita?
“La mia più grande difficoltà all’inizio è stata ricercare una guida e ricreare un gruppo di amici su cui poter contare. Fortunatamente, con il passare dei giorni, grazie alle dinamiche e alle tradizioni secolari di questo istituto militare sono riuscito insieme ai miei colleghi di corso a formare un gruppo forte e unito che considero ormai come una seconda famiglia. Un’altra difficoltà importante consiste nella lontananza da casa: la nostalgia è sempre stata il vero scoglio che ho dovuto imparare a superare fino a quando il senso di appartenenza alla compagnia mi ha aiutato ad affrontare questo sentimento”.
- Qual è l’aspetto più bello della vita alla Nunziatella? Cosa vi unisce maggiormente ai vostri compagni di corso?
“Lo spirito di squadra, l’aiutarsi l’un l’altro difronte alle difficoltà, sentirsi utile nel poter aiutare un compagno che ha bisogno di supporto, sono tutti aspetti che mi aiutano a vedere il bello anche nei momenti difficili. Oltre al comune percorso che stiamo facendo, lo spirito di corpo ci porterà a superare tutte le difficoltà e a mantenere per sempre uno splendido ricordo di questa esperienza di vita”.
- Quali consigli daresti ai ragazzi che sognano di entrare alla Nunziatella?
“Quando si entra per la prima volta alla Nunziatella non si ha consapevolezza di ciò che ti aspetta. Mio nonno mi raccontava delle difficoltà che ha incontrato quando ha fatto il servizio militare a Bolzano. Ho capito, grazie all’aiuto degli istruttori e degli anziani, che non sono i problemi a fermarci, ma la nostra determinazione: finché manterremo forte in noi la volontà di trovare la soluzione ai problemi che la vita ci pone, riusciremo ad andare avanti, forti della consapevolezza delle nostre capacità”.
- Qual è il momento che ricorderai per sempre di questi primi mesi alla Nunziatella?
“Il momento che ricorderò per sempre è il primo giorno di scuola. Un’ esperienza unica e molto faticosa che a mio parere ha permesso a me e i miei colleghi di iniziare a legare per affrontare una nuova e unica realtà che nessuno avrebbe mai potuto immaginare. La prima corsa, il primo pranzo, i primi errori e persino la prima notte che ha cementato per sempre il legame fra me e tutti i compagni che hanno deciso (chi prima e chi dopo) di varcare le porte di questa prestigiosa scuola”.
Il Tribunale ha dichiarato l’incandidabilità di 8 ex consiglieri di Anzio e Nettuno
Antimafia: sentenza storica
Le associazioni Rete NoBavaglio e Coordinamento Antimafia Anzio-Nettuno accolgono con soddisfazione la sentenza del Tribunale di Velletri che ha dichiarato l’incandidabilità di otto ex amministratori comunali di Anzio e Nettuno, coinvolti indirettamente nell’inchiesta Tritone.
Questo provvedimento, che segue lo scioglimento dei due consigli comunali per infiltrazioni mafiose, rappresenta un passo fondamentale nella lotta contro la criminalità organizzata nelle istituzioni locali.
La decisione del Tribunale prevede che gli ex amministratori non potranno candidarsi per due tornate elettorali consecutive, una misura necessaria per favorire il risanamento delle amministrazioni e ristabilire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Sebbene la sentenza non attribuisca responsabilità penali agli ex amministratori, evidenzia una chiara responsabilità politica: secondo il Tribunale, le figure coinvolte non hanno saputo prevenire il condizionamento delle amministrazioni da parte della criminalità organizzata.
“È fondamentale che la politica locale si dimostri impermeabile alle pressioni delle mafie. La decisione del Tribunale è un atto di giustizia che restituisce dignità ai cittadini di Anzio e Nettuno, troppo a lungo privati di una gestione trasparente e responsabile. Purtroppo, anche durante le ultime elezioni si sono registrati episodi opachi che non possiamo ignorare”, dichiarano congiuntamente Rete NoBavaglio e il Coordinamento Antimafia Anzio-Nettuno.
La sentenza rappresenta un segnale forte per il futuro della politica locale, invitando a una rigenerazione etica e a una maggiore vigilanza contro ogni forma di collusione.
Retenobavaglio
In memoria di Luigi Salustri
Nel pomeriggio del 15 novembre, all’interno della settimana ‘Io leggo perché’, è stata intitolata al noto poeta anziate, Luigi Salustri, recentemente scomparso e pronipote di Trilussa, l’Aula Magna dell’IC Anzio V, in via Goldoni, a Lavinio. Un’Aula Magna rimessa a nuovo completamente, perché arricchita con strumentazioni digitali, grazie ai finanziamenti del PNNR Next Generation EU Classroom del piano scuola 4.0, come annunziato dalla Dirigente Scolastica Dott.ssa Angela Rosato. Prima del taglio del nastro, alla presenza della figlia Concettina, visibilmente commossa, è stata apposta all’ingresso dell’Aula una bellissima opera del M° Alessandro Dolfi. Questa intitolazione perché? Perché Luigi Salustri, fine poeta in vernacolo, scrittore, autore di saggi e racconti, ha dedicato parte della sua vita agli alunni dell’IC, facendo loro conoscere la Poesia e spronandoli a comporne per partecipare a vari concorsi in cui si sono distinti. Dopo l’intitolazione, curata dalle docenti Anna Stilla e Laura Casella, ecco che il coro della scuola si è esibito sulle note di ‘Anzio dove sarai’,( canzone scritta col M° Salustri), accompagnato dal M° Camerino (violino), Paolo Capomaggi (pianoforte), Alessandro Bianco (chitarra) e dalla bellissima voce di Francesca Galasso. Quindi ha preso la parola il Dott. Reppucci, Commissario Prefettizio di Nettuno, il quale ha elogiato la manifestazione perché la Cultura, insieme alla scuola, fanno rivivere i territori ed è quello che deve succedere ad Anzio e Nettuno. Tre alunni hanno letto una poesia di Salustri dedicandola alla figlia. Quindi si sono esibiti gli ‘Archetipo Ensamble’ e, tra una canzone e l’altra, in romanesco, hanno declamato alcune poesie del M° Salustri: Mimmo Costabile, Michele Campanale e Dario Sandro Vaggi. Gli ‘Archetipo Ensamble’, alias Maria Ausilia D’Antona ( bellissima voce e mandola), Mario Denis Negroponte (fisarmonica), Angelo Abbruzzeti (basso e bouzouki), Sergio Trojse e Gabriele Falcone (chitarre) ha deliziato il numeroso pubblico con tantissime canzoni e stornelli tra cui: ‘Roma nun fa la stupida stasera’, ‘Quanto sei bella Roma’, ‘Ciumachella de Trastevere’’Te c’hanno mai mannato a quel paese’ ricordando Sordi, Anna Magnani, Petrolini, Verdone, tutti personaggi che hanno fatto la storia di Roma. E’ stato un pomeriggio splendido con tante canzoni, tante poesie che hanno fatto vibrare il cuore.
Rita Cerasani