Con l’avv. Alessandra Lupi parliamo di esenzioni tributarie nella separazione e nel divorzio
Trasferimenti tra coniugi
La separazione ed il divorzio implicano la necessità di regolare una pluralità di rapporti tra i coniugi: personali, familiari ed economici. Tra i rapporti economico-patrimoniali rientrano anche i trasferimenti immobiliari che, negli accordi separativi o divorzili, un coniuge può disporre a favore dell’altro o dei figli, in virtù del principio di autonomia contrattuale sancito dall’art. 1322 del codice civile, e sui quali mi soffermerò in questo articolo affrontandone, in particolare, gli aspetti fiscali.
Infatti, l’art. 19 della Legge n. 74/1987 prevede testualmente che “tutti gli atti, i documenti ed i provvedimenti relativi al procedimento di scioglimento del matrimonio o di cessazione degli effetti civili del matrimonio nonché ai procedimenti anche esecutivi e cautelari diretti ad ottenere la corresponsione o la revisione degli assegni di cui agli artt. 5 e 6 della legge 1° dicembre 1970 n. 898, sono esenti dall’imposta di bollo, di registro e da ogni altra tassa”. La stessa norma si applica anche agli accordi raggiunti tra i coniugi in occasione della separazione e valorizza l’accordo tra le parti nella risoluzione e gestione della crisi coniugale.
L’interpretazione giurisprudenziale della norma ha subito un’evoluzione nel tempo. Originariamente si tendeva a distinguere tra il “contenuto necessario” degli accordi di separazione o divorziodal “contenuto eventuale”, nel quale venivano ricompresi tutti quei patti non necessari ma solo occasionati dalla separazione-divorzio. Le agevolazioni dell’art. 19 L74/87 venivano riconosciute solo per i primi, nel convincimento che estenderle anche ai secondi avrebbe agevolato un intento elusivo ed un indebito risparmio fiscale.
Questa interpretazione col tempo si è attenuata e la giurisprudenza oggi “riconosce l’agevolazione fiscale per qualsiasi tipo di accordo patrimoniale avente ad oggetto il trasferimento di beni immobili ovvero di atti riferiti a beni mobili, dovendo verificare il giudice unicamente che l’alienazione trovi la sua causa nella volontà dei coniugi di “definire in modo non contenzioso e tendenzialmente definitivo la crisi”, non essendo necessario che l’accordo negoziale sia posto come condizione necessaria della separazione, dovendo essere semplicemente volto a “sistemare globalmente i rapporti tra i coniugi” (Corte di giustizia tributaria di II grado, Lazio - Roma sent. 4443/2024).
Pertanto il trattamento agevolato deve ritenersi legittimo ogni qualvolta il trasferimento sia funzionale alla risoluzione della crisi coniugale e si inserisca in una negoziazione globale, volta definire in modo stabile la crisi della coppia. Tale conclusione non è scalfita neanche qualora all’obbligo di trasferimento, assunto in sede di separazione e divorzio, si dia esecuzione molti anni dopo, in quanto “l’esenzione dall’imposta di registro è stata concepita dal legislatore allo scopo di agevolare la composizione bonaria delle crisi matrimoniali. Tale composizione sovente abbisogna di divisioni o di trasferimenti immobiliari all’interno della coppia destinata a separarsi, al fine di stabilire un assetto patrimoniale fra le parti equo e definitivo. Quel che rileva, ai fini dell’esenzione, è che il negozio, altrimenti sottoposto ad imposizione, sia stipulato a tale fine transattivo e non al mero scopo di attuare trasferimenti immobiliari in esenzione d’imposta, invocando strumentalmente una procedura di separazione o di divorzio consensuali.” (Commissione Tributaria Regione Liguria, sent. 437/2019).
Spetterà all’Amministrazione finanziaria, nei casi dubbi, contestare e provare, con onere probatorio a suo carico, le eventuali finalità elusive di norme tributarie alla base di trasferimenti immobiliari tra coniugi, procedendo, in tal caso, al recupero delle somme dovute.
Avv. Alessandra Lupi
L’Avv. Alessandra Lupi riceve a Lido dei Pini e Roma, previo appuntamento telefonico ai numeri 06.9178201 – 349.6358027. E’ possibile approfondire gli argomenti consultando la pagina Instagramalessandralupiavv (#iltaccuinogiuridicodellavvalessandralupi).
Il 25 novembre in occasione della “Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne”
Inaugurato il Parco Europa
Alle ore 12,30 del 25 novembre 2024, “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, il Prefetto, Antonella Scolamiero, presidente della Commissione Straordinaria della Città di Anzio, ha inaugurato “Parco Europa”, l’area adibita a verde pubblico e palestra all’aperto, antistante l’area di circolazione di Viale Nerone, scenario, nel maggio 2023, di un gravissimo episodio nei confronti di una giovane donna.
Il sito costituisce un passaggio pedonale molto frequentato, poiché collega Via Nettunense con Viale Nerone e registra una grande affluenza di persone, che ogni giorno la percorrono.
Oltre ai residenti di Anzio 2, infatti, molti sono i ragazzi che quotidianamente attraversano quel tratto per raggiungere gli Istituti scolastici della zona, anche per la prossimità con la fermata dell’autobus. Si tratta di un progetto fortemente voluto dalla Commissione Straordinaria e gestito dall’Ufficio tecnico comunale, settore dei lavori pubblici, con importanti misure di decoro urbano che restituiscono così ai cittadini uno spazio pubblico più accogliente, vivibile e sicuro.
L’opera è stata finanziata dai fondi relativi agli onorari dei Commissari Prefettizi che, per disposizione normativa, devono essere destinati a spese d’investimento (Legge 27 dicembre 2006, n. 296, art.1 comma 704).
Protezione civile
Il 25 e 26 novembre si è svolto ad Anagni e Fiuggi il G7, un’importante riunione che ha visto riuniti i Ministri degli Esteri di Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti. In occasione di questo evento politico di rilevanza internazionale, le due città sono state sottoposte a severe misure di sicurezza, con scuole e asili chiusi per garantire la sicurezza di tutti.
L’Associazione di Protezione Civile Anzio Le Aquile in prima linea, impegnata in un delicato servizio di supporto alla popolazione, in collaborazione con altre associazioni del Coordinamento Regionale FE.P.I.VOL, rappresentato dal Presidente Roberto Cotterli. Le sofisticate misure di sicurezza adottate rendono indispensabile la presenza della Protezione Civile, che si è rivelata un valore aggiunto alle iniziative messe in campo dallo Stato.
Sara Mastrantoni, Presidente de Le Aquile, sottolinea l’importanza di questo evento: “La nostra partecipazione ad attività operative a favore dei cittadini della Ciociaria è una risposta concreta ai sacrifici di questi quattro lunghi anni. Questo ci permette di dimostrare l’efficienza e la professionalità della nostra organizzazione di volontariato, radicata nella fantastica città di Anzio”.
Con il G7, Anagni e Fiuggi si sono preparati ad affrontare una sfida che non solo evidenzia l’importanza della sicurezza, ma anche il valore della solidarietà e dell’impegno comunitario.
Contro la dispersione scolastica
Il 20 novembre, Nettuno ha ospitato un importante incontro presieduto dalla Commissione Straordinaria, composta da Reppucci, Giallongo e Infantino, insieme alla Dirigente dei Servizi Sociali, Avv. Elena Lusena, e operatori comunali. Questo evento ha visto la partecipazione dei responsabili delle scuole di ogni ordine e grado per discutere il fenomeno della dispersione scolastica, in riferimento alle nuove direttive del Decreto Caivano (Legge 159/2023).
Con una popolazione scolastica di 5826 studenti suddivisi in: 1945 nella primaria, 1495 nella scuola di primo grado e 2386 nel secondo grado, l’incontro ha messo in evidenza che, nonostante la sfida della dispersione scolastica, Nettuno non presenta dati allarmanti rispetto ad altre aree d’Italia, grazie all’impegno congiunto di famiglie, scuole, Comune e Forze dell’Ordine.
Il Decreto Caivano ha introdotto nuove misure che mirano a prevenire l’abbandono scolastico, richiedendo un approccio sinergico tra istituzioni, famiglie e territorio. È stata sottolineata l’importanza di una vigilanza attiva sull’adempimento dell’obbligo di istruzione, con l’introduzione di sanzioni per i genitori che non garantiscono la frequenza scolastica dei propri figli. Questo aspetto è cruciale nel contrasto alla povertà educativa e alla criminalità minorile.
Durante l’incontro, i partecipanti hanno discusso la necessità di un’azione coordinata per affrontare situazioni di mancata iscrizione e di elusione dell’obbligo scolastico, differenziando tra minori non iscritti e quelli iscritti ma non frequentanti.
La collaborazione inter-istituzionale è stata identificata come un fattore chiave per l’attuazione di piani efficaci in grado di ridurre gli abbandoni scolastici. È stata espressa la volontà di esplorare iniziative innovative e locali per promuovere il successo formativo di tutti gli studenti, affinché il territorio possa continuare a crescere in modo coeso e responsabile.
In conclusione, l’incontro del 20 novembre rappresenta un passo significativo verso la costruzione di un ambiente educativo più sicuro e inclusivo a Nettuno, con l’obiettivo di garantire che ogni giovane studente possa completare il proprio percorso formativo con successo.