Il presidente George Bush Senior diede disposizione per modificare all’interno del Memoriale la grande mappa con l’inserimento di Nettuno
Lo Sbarco di Anzio-Nettuno alla conquista di Roma
I Commissari Straordinari di Nettuno: Tania Giallongo, Gerardo Infantino (subcommissari) e Antonio Reppucci (prefetto), hanno lavorato e realizzato gli eventi per ricordare l’80° Anniversario dello sbarco di Anzio/Nettuno. Il più attivo è stato il prefetto Reppucci. Arrivato a Nettuno lo scorso dicembre 2023, in un’intervista rilasciata alla giornalista Elisabetta Bonanno, il 10 ottobre 2023, auspicò che i “cittadini si riprendessero presto la città”. Il prefetto Reppucci, ha coordinato e presenziato tutte le iniziative messe in piedi dall’Associazione Pro Loco Forte Sangallo, la quale si è avvalsa della collaborazione di altre associazioni culturali, in particolare per il “Museo a cielo aperto” dei rievocatori storici della “1a divisione corazzata”, di “The Factory ‘44”, della “Highway Six” e della locale “Nettuno Olim Antium” per le visite guidate su “I luoghi della storia”, alle quali ho preso parte attiva in qualità di guida-storica.
Gli eventi susseguitisi nelle giornate dal 19 al 22 gennaio 2024, secondo un articolato e corposo programma e ampiamente pubblicizzato, si è fregiato dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La nota positiva dell’evento è stato il manifesto del programma che è stato firmato dalla due amministrazioni di Anzio (anch’essa commissariata e con il prefetto), e di Nettuno. Anche se resta accesa la questione di dove avvenne lo sbarco (gli anziati dicono ad Anzio, i nettunesi dicono a Nettuno), un passo in avanti è stato fatto. Spetta adesso agli storici e soprattutto ai giornalisti, accumulare le due cittadine nell’evento e a non farsi trasportare dalla facile “nomenclatura” che segue il luogo comune dello sbarco di “Anzio”. E un po’ di buona volontà devono mettercela i cittadini di Anzio; mettere da parte l’atavica rivalità e accettare di accumunare l’evento. Gli stessi Stati Uniti d’America resero giustizia alla città di Nettuno, il cui nome nel dopoguerra era stato cancellato dall’avvenimento, ignari del vero e proprio sopruso commesso dagli storici e anche da alcuni corrispondenti di guerra autori di libri, che avevano ignorato Nettuno perfino nel loro monumentale cimitero di guerra sorto proprio dov’erano sbarcati. Nel 1989 il presidente George Bush Senior, diede disposizioni per la modifica all’interno del Memoriale dove campeggiava al di sopra della grande mappa The Landing at Anzio and the Capture of Rome, ossia: Lo sbarco di Anzio e la conquista di Roma. Per sua disposizione furono eseguite le correzioni che hanno restituito alla città di Nettuno il posto che le era stato sottratto: The Landing at Anzio/Nettuno and the Capture of Rome.
Per quest’evento ho scritto e pubblicato il libro “John Lucas – Generale e gentiluomo – Storia di un comandante dell’esercito americano” presentato al Moj Cafè di Nettuno e al porto turistico alla presenza del Prefetto Antonio Reppucci il quale, nel suo comunicato finale dell’evento, ha sottolineato: “…Di rilievo, poi, la presentazione da parte dello storico locale Silvano Casaldi di un libro sulla figura di John Lucas…”.
A riguardo del libro trascrivo il commento di Paolo Berardengo: “…prevalse la ragione politica: prendere Roma prima dello sbarco in Normandia divenne imprescindibile. Ebbero fretta e la fretta non è mai buona consigliera. Forse Lucas fu più intelligente di quello che ci è stato tramandato. Cercò di salvare i propri uomini. La questione va letta anche alla luce delle rivalità tra le varie componenti alleate”.
Il libro, è giusto dirlo, va oltre la storia biografica del generale che comandava il corpo di sbarco, perché racconta che le due città, che “… erano state fuse e si chiamavano Nettunia - vissero quei giorni come una famiglia di fratelli: giorni accolti con la gioia della liberazione e trasformatisi in un lungo calvario. Il libro è perciò dedicato ai miei genitori costretti anch’essi allo sfollamento nel sud d’Italia. Il fato ha voluto accumunare nella sventura la popolazione e Lucas. L’ordinanza di sgombero infatti, fu notificata a entrambi nello stesso giorno. La moderatrice, Carlotta De Cesaris, l’ha letta al pubblico: “Ai miei genitori, che il 23 febbraio 1944, durante lo sfollamento, furono imbarcati su una corvetta inglese con destinazione Napoli; in treno merci arrivarono a Sala Consilina, poi a piedi fino a Teggiano, dove il pomeriggio del 27 aprile 1944, mia madre diede alla luce un bambino: ero io. Il 23 febbraio 1944, anche il generale John Lucas lasciò Nettuno. Partì con un aereo dal poligono di tiro, arrivò a Caserta e da lì, andò a Presenzano, sede del quartier generale avanzato della 5a armata. Noi tornammo a Nettuno nel mese di luglio del ’44; il generale Lucas non tornò più. I figli John jr. e Mary Brooke, visitarono Nettuno nel 1991”.
Silvano Casaldi