LAVINIO MARE DA RISPETTARE
A cura di Giuseppe Coppeta
Il cambiamento climatico ad Anzio non ha colpa
Nel Comune di Anzio, è notorio che bastano pochi minuti di pioggia per trovarsi le strade interne, periferiche e quelle centrali allagate. Tutta colpa del cambiamento climatico, non proprio.
Ci troviamo in Via Ardeatina in corrispondenza con Via Belvedere, stessa strada e stessa località immortalata un giorno prima della pioggia e a pochi giorni di distanza, con una pioggia lieve che ci consente di utilizzare le spazzole del tergicristallo ad intermittenza. Il resto lo fa il mancato intervento degli organi preposti, l’incuria e l’abbandono di strade e luoghi. Il tombino immortalato in foto, è pieno di terra e foglie che ostruiscono il deflusso dell’acqua da esso captata al termine della discesa di Via Belvedere.
Il fosso che costeggia l’Ardeatina, come da foto in assenza di pioggia, è ricoperto da terra e di sicuro al di sotto non vi è nemmeno una tubazione idonea alla racconta dell’acqua piovana, come ben riprodotto dalla foto a lato nel mentre “scende la pioggia” e come cita una canzone, “ma che fa”…(N.d.A. foto del giorno 2 e 7 gennaio 2024)
Dopo la segnalazione
del pozzetto franato, il comune di aprilia interviene
A soli 15 giorni dalla segnalazione (IL LITORALE/2024 NdR n.1) dell’annoso e pericoloso pozzetto stradale franato in Via di Cavallo Morto, il Comune di Aprilia interviene e lo “sotterra” asfaltandolo. Non è dato sapere se sotto quello asfalto c’è oppure non c’è più quel pozzetto e se questo lavoro e definitivo oppure ci dobbiamo aspettare dell’altro. Ma sta di fatto che se c’è voluto tutto questo tempo per decidere di “sotterrare” questo pozzetto da tempo lasciato in uno stato pietoso e di ricorrente pericolo come dimostrato dalla foto, non ci dobbiamo meravigliare se i lavori del sottopassaggio sono durati così a lungo, creando non poco difficoltà ai residenti locali. (N.d.A. foto del 21/12/2023 e 24/01/2024)
ZONA ARTIGIANA DI VIA GOLDONI RIDOTTA A DISCARICA ABUSIVA
In tempi di PNRR e lavori straordinari da tempo programmati dal Comune di Anzio per dare lustro a questo territorio da sempre deturpato, violentato e abbandonato a sé stesso, ci si è dimenticato di una delle più belle zone sotto l’aspetto dello sviluppo economico e volano per le imprese locali, la zona ARTIGIANA di Via Goldoni. Cosa sia accaduto nel tempo in questa località servita da strade interne, da sistema fognario, da rete elettrica e da impianti interrati di Acqualatina, per arrivare ad un declino di questo genere che solo a guardarlo incute rabbia e tristezza, qualcuno ce lo dovrà spiegare. Una delle stranezze di questa Italia beffeggiata dalla Politica e dal male affare, è quella di chiedersi come sia potuto accadere che in una zona dedicata alle imprese artigiane, vi sia stato inserito un centro di raccolta rifiuti. Per come si presenta questo luogo, sembrerebbe che questa zona, riservata alle imprese artigiane, sia stata scelta proprio con l’ottica di farla nel tempo divenire una mega discarica, cosa che a guardarla ora lo è già, ma indubbiamente abusiva. (N.d.A. foto del 25 gennaio 2024)
Il commissario del comune di Nettuno, dichiara superata la nostra richiesta
A seguito dell’uscita dell’articolo apparso su IL LITORALE N°2 16/31 Gennaio 2024 a pag. 18, giorni fa, squilla il telefono e dall’altra parte risponde il Commissario del Comune di Nettuno dott. Antonio Reppucci, il quale, ci precisa e avvisa che quanto riportato nell’articolo in riferimento non solo è superato, ma anche risolto. [N.d.A. - Via del Taglio delle Cinque Miglia nel comune di Nettuno, petizione con richiesta di pali illuminazione Pubblica; marciapiedi; dossi e sistemi di videosorveglianza]. Non possiamo che prenderne atto e nella prossima uscita del IL LITORALE, salvo fatto contrario, dedicare un appropriato articolo, mostrando l’efficienza dell’Amministrazione comunale di Nettuno. Si ringrazia.