Il progetto della Asl Roma 6 all’Ospedale dei Castelli
Logopedia in neonatologia
La Direzione dell’UOC di Neonatologia e Pediatria dell’Ospedale dei Castelli è la prima in Italia ad avere previsto la figura della Logopedista come strutturata all’interno della propria équipe, nella quale opera in sinergia multidisciplinare con tutti i professionisti dell’Area Materno-Infantile.
Il progetto Asl Roma 6 sul supporto della logopedia in neonatologia è diventato un vero e proprio modello da esportare e di recente ha riscosso un grande successo di partecipazione in occasione del corso di aggiornamento dal titolo “Casi clinici (e non solo) in Pediatria: dall’Ospedale al Territorio andata e ritorno”.
L’evento si è tenuto presso l’Aula “Roberto Lala” dell’Ordine dei Medici di Roma (OMCeO) e ha dedicato una sessione alla Neonatologia, un tema particolarmente interessante per via del taglio e le tematiche innovative affrontate.
Infatti, è stato particolarmente apprezzato il contributo scientifico sul “Supporto Logopedico in Neonatologia”, relatrici la dr.ssa Giovanna Maragliano, Direttrice UOC Neonatologia e Pediatria dell’Ospedale dei Castelli e componente della Commissione Pediatrica OMCeO, e la dr.ssa Chiara Piscitelli, Logopedista IBCLC dell’UOC Neonatologia e Pediatria dell’Ospedale dei Castelli.
L’intervento, che ha suscitato grande interesse nella platea dei partecipanti - oltre 85 medici Pediatri provenienti dalle Aziende Sanitarie locali ed ospedaliere di Roma e provincia - ha illustrato il progetto di Governo Clinico sul supporto Logopedico all’oralità inaugurato nell’anno 2021 e tuttora in corso presso l’UOC di Neonatologia e Pediatria dell’Ospedale dei Castelli.
Il Progetto di supporto Logopedico in Neonatologia, giunto al suo terzo anno di sviluppo, prevede oggi anche controlli post-dimissione, eseguiti in collaborazione con i medici Pediatri Neonatologi, che si configurano come un’articolazione specifica del rapporto tra Ospedale e Territorio.
Il progetto ha contribuito ad aumentare ulteriormente l’attrattività del Percorso Nascita offerto dall’Ospedale dei Castelli alle Famiglie del Territorio, attraverso un ulteriore ed integrativo strumento qualificato di assistenza specialistica. Uno degli aspetti chiave del supporto logopedico è anche la valutazione precoce delle abilità orali e vocali dei neonati. I logopedisti specializzati in neonatologia sono in grado di identificare precocemente eventuali difficoltà o ritardi nello sviluppo del linguaggio, offrendo un intervento tempestivo per massimizzare le opportunità di recupero. Il supporto logopedico in neonatologia riveste un ruolo fondamentale nella promozione dello sviluppo linguistico e comunicativo dei neonati, contribuendo in modo significativo alla loro crescita e al loro benessere generale. In un contesto delicato come la neonatologia, dove i bambini possono nascere prematuri o con complicanze, l’attenzione alle competenze comunicative è di vitale importanza.
L’intervento logopedico, offerto a tutti i neonati e alle loro mamme, è utile nell’individuazione e nel trattamento delle possibili difficoltà insorgenti nelle prime fasi di avvio e stabilizzazione dell’allattamento al seno, efficacemente risolvibili in un’ottica di prevenzione e riabilitazione logopedica, attraverso interventi specifici e diretti allo sviluppo delle funzioni orali del neonato.
Il supporto logopedico in neonatologia si estende anche alle famiglie, offrendo loro risorse e orientamenti per comprendere e partecipare attivamente al percorso di sviluppo linguistico del neonato. Informare i genitori su pratiche di comunicazione efficaci e coinvolgerli nella terapia logopedica crea un solido legame tra il contesto ospedaliero e la vita quotidiana a casa, contribuendo a garantire continuità nelle cure.
In molti casi, interventi precoci possono prevenire il manifestarsi di problemi futuri, creando una base solida per lo sviluppo cognitivo e comunicativo del bambino.
Maria Chiara Rai
Ufficio Stampa
ASL ROMA 6
Un grande successo del gruppo dialettale amatoriale “Nethuns e gli Enosigei”
La panchina blasonata
Dopo tante attese, finalmente è andata in scena la commedia in due atti ‘La panchina blasonata’ rielaborata ed interpretata magnificamente dal Gruppo ‘Nethuns e gli Enosigei’, attori amatoriali e, tanto altro, che non vogliono far morire il dialetto nettunese. E’ stata scritta da Arnaldo Vulpiani, autore prolifico vissuto ad Anzio. La trama, è stata, previa approvazione dei familiari dell’Autore, liberamente riadattata e rivisitata con dialoghi in nettunese, ambientandola nei luoghi caratteristici della Nettuno che fu, come l’Albergo ‘Nettunia’, il Borgo, Villa Borghese. La rappresentazione è avvenuta nel pomeriggio di domenica 21 gennaio, nel Teatro parrocchiale, presso la Chiesa San Pietro Claver (nel quartiere Cioccati), in Via Monte Silvano, a Nettuno.
Nonostante il freddo pomeriggio, il Teatro era sold out, anzi si sono dovute aggiungere molte sedie per i tanti rimasti in piedi. E’ piaciuta moltissimo e si spera nelle repliche. Molto esilarante, ‘La panchina blasonata’ narra lo scambio di ruoli tra un Marchese ed un clochard, per cui ne derivano tante ‘dis’- avventure, tante gag, tanti fraintesi, tanti cambiamenti, fino all’esito finale, non scontato, ma provvidenziale per il clochard-marchese. Bravissimi tutti a partire da Salvatore Mancini (Toto er Ciancica), Giovanni Gentile (il Marchese Prospero Mariani), Daniela De Franceschi (la Marchesa), Marinella Marocca (sua dama di compagnia, che fa eco alla Marchesa), Roberto Andreozzi (il compassato maggiordomo), Sandra Liberati (autista Erminio-Erminia), Cristiana Temperilli (cameriera sbadata e smemorata), Paola Leoncini (clochard con barboncino al seguito), Roberto Faccenda (amministratore confusionario, plagiato dalla Marchesa), Angelo Caporali e Maurizio Stasi (i due Padrini), Giorgio Pagliuca ed Anna Panariello (comparse).
Un grande encomio va alla regista Simmy Ottolini, al Maestro Leonardo Leonardi e Silvana Maltese per gli abiti (molto ricercati) e l’originale scenografia, a Gino Colaceci per le musiche con la fisarmonica. E’ tornata la Commedia dell’Arte a Nettuno, grazie a questo gruppo. Li esortiamo a percorrere questa strada perché il dialetto deve continuare a ‘vivere’. Un grazie particolare va ad Elisabetta Bruni ed al Parroco Padre Jefferson che ha reso possibile la rappresentazione. Tante le sue iniziative. La prossima: il pranzo per beneficenza del 18 febbraio. Prenotazioni: 3293321922. L’Autore de ‘La panchina blasonata’, come scritto, è Arnaldo Vulpiani, (detto Nando), nato a Borgorose nel 1941 e morto ad Anzio nel 1979.
Orfano di padre in tenera età, a causa delle modeste condizioni economiche fu costretto ad interrompere gli studi per poi riprenderli e diplomarsi in ragioneria. Trovò lavoro in banca, distinguendosi per capacità e spirito d’iniziativa. Seguendo la sua vena artistica si dedicò con successo alla poesia, alla pittura ed alla musica. Compose commedie e novelle, tra cui: ‘La panchina blasonata’ (scritta negli anni ’60), ‘Il ratto delle Sabine’, ‘Il Nerone’. Con lo pseudonimo di ‘Anonimo porto d’anzese del tardo novecento’ scrisse numerosi epigrammi satirici sui politici di Anzio.
Rita Cerasani
S. Paolo Apostolo patrono di Tre Cancelli
Giornata di festa il 21 gennaio nella nostra parrocchia di San Paolo Apostolo a Tre Cancelli (Nettuno), nella domenica dedicata ai festeggiamenti del patrono della nostra borgata: Sant’Antonio Abate, abbiamo partecipato alla vestizione di tre nuovi confratelli e per la prima volta per la nostra Confraternita all’ingresso e vestizione di 10 consorelle.
Momenti di gioia e commozione per un evento molto sentito dalla nostra comunità.
Il nostro parroco Don Alfonso, padre spirituale della confraternita ha celebrato con viva commozione la messa.
La comunità parrocchiale si arricchisce di nuove persone pronte a dare una mano, speriamo con l’aiuto del Signore e l’intercessione di santo Antonio Abate che sia solo il primo di questi eventi.