Ricevuta in Comune dal sindaco Aurelio Lo Fazio
Famiglia di Gaza
Il sindaco, Aurelio Lo Fazio, ha ricevuto in Comune una famiglia proveniente dalla striscia di Gaza, arrivata in Italia grazie a un corridoio umanitario nonché all’impegno del concittadino Dino Menichetti che ha messo a disposizione il proprio alloggio per ospitare Abdal, Azhar – al terzo mese di gravidanza – e Joury, la loro figlia di 7 anni. È una delle famiglie arrivate a Ciampino mercoledì sera, grazie ai voli messi a disposizione dal Ministero degli Esteri. Menichetti, dirigente nel settore della logistica, insieme a Gabriele Ostuni, che da 22 mesi stava supportando questa famiglia, si è attivato per far ottenere il visto ad Azhar, una specialista di marketing e comunicazione on-line, con una laurea triennale in lingua inglese che prima della guerra viveva una vita normale, lavorando sia come Freelancer che per Gaza Sky Geeks - un tech hub oramai distrutto. In Italia ha trovato la casa pronta a ospitarla, un lavoro per lei e il marito, l’università di Siena che l’ha accettata al Master in Public and Cultural Diplomacy, oltre al supporto finanziario grazie ad una raccolta fondi.
“Quando abbiamo ricevuto la segnalazione sulla possibilità che questa famiglia venisse ospitata ad Anzio ci siamo immediatamente attivati – ha detto il sindaco – con una lettera al Consolato italiano a Gerusalemme e la pratica di idoneità alloggiativa per l’abitazione dove risiederanno. Nulla, a fronte del gesto compiuto da chi li ospita e da chi ha deciso di sostenere il loro arrivo in Italia con un grande gesto di umana solidarietà. Ringrazio la famiglia di Dino Menichetti, i loro amici e quanti, insieme a lui, si sono prodigati per far arrivare in Italia questa famiglia. Anzio – ha concluso Lo Fazio – è Città della pace, dalla quale sentiamo la necessità di ribadire che è indispensabile arrivare alla fine di una guerra che stanno pagando solo cittadini inermi”.
Segreteria del Sindaco di Anzio
Autonomia e inclusione
Il Consiglio Comunale di Anzio ha approvato all’unanimità il regolamento che disciplina il “Servizio educativo per il diritto allo studio, all’autonomia e all’inclusione scolastica degli alunni e delle alunne in condizione di disabilità – OEPAC”. La nuova regolazione, che interviene in un’area che non era mai stata disciplinata, si pone l’obiettivo di fondo di promuovere la piena integrazione degli alunni e delle alunne in condizione di disabilità, per favorire, fin dalla prima infanzia, la piena integrazione scolastica, presupposto fondamentale per sostenere futuri percorsi di vita indipendente e quindi una reale inclusione sociale e lavorativa. Il Consiglio ha anche accolto, sempre all’unanimità, un emendamento presentato da Giuseppe Papa.
“Nella stesura del regolamento ci siamo focalizzati principalmente sul diritto del minore di usufruire appieno delle ore assegnate, sia all’interno della scuola che in attività extra curriculari e nel caso di assenza anche per progetti di didattica a distanza, con il recupero delle ore non usufruite in attività extrascolastiche. Questo per la piena attuazione del diritto allo studio, alla socializzazione e alla autonomia personale”.
Una particolare attenzione è data agli aspetti organizzativi, al ruolo dei vari stakeholder (servizi sociali, famiglia, scuola ed enti erogatori) e alle fasi procedurali, specificando i compiti e i requisiti dell’Operatore educativo OEPAC, per garantirne la professionalità e conseguentemente la qualità dei servizi, obiettivo primario della nuova regolazione. Infine, si affronta il tema delle procedure di affidamento, le quali, nel quadro delineato dalla legislazione vigente, devono comunque prevedere la centralità dell’alunno/a, il coinvolgimento della famiglia, la personalizzazione dei servizi, la previsione di momenti di verifica e monitoraggio. L’assessore ai servizi sociali Rita Pollastrini, intervenendo in aula consiliare, ha illustrato i principali contenuti del regolamento, fornendo l’informativa e i necessari chiarimenti sul contesto di riferimento.
“Ringrazio per l’ottimo lavoro svolto la commissione servizi sociali in brevissimo tempo e gli uffici dei servizi sociali che si sono messi subito a disposizione per l’indispensabile collaborazione” – ha aggiunto la Pollastrini.
Successivamente la presidente della commissione Servizi sociali – Formazione professionale, Serena De Lucia, si è soffermata sugli obiettivi e sul percorso di elaborazione e stesura del regolamento, che ha visto il coinvolgimento di tutti i componenti della Commissione ovvero i consiglieri Simonetta Pagliaricci, Oriana Ventura, Giulia Castaldi, Francesco Zuccaro e Giorgio Monteriù.
“Li ringrazio per la preziosa partecipazione nella fase istruttoria, unitamente agli uffici dell’amministrazione, in particolare ai servizi sociali, che hanno fornito con la massima disponibilità un qualificato supporto negli aspetti di carattere più tecnico”.
Segreteria del Sindaco di Anzio
Il capolavoro di Tosca “Opera Camion” rivive sotto le stelle di Anzio
Passione, tirannia e musica
Si è registrata una notevole affluenza di pubblico in occasione della rappresentazione di “Opera Camion”, l’iniziativa del Teatro dell’Opera di Roma che ha trasformato Piazza Garibaldi in un suggestivo teatro a cielo aperto. L’evento, tenutosi domenica 12 ottobre ’25, ha rappresentato un’importante occasione di diffusione culturale e coesione sociale, grazie alla modalità di accesso libero e gratuito. Il successo dell’iniziativa è stato agevolato anche dalle favorevoli condizioni climatiche serali, confermando l’interesse della cittadinanza per proposte culturali di elevato profilo.
L’appuntamento ad Anzio ha rivestito un particolare significato, in quanto ha concluso il ciclo di rappresentazioni itineranti del progetto. Promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura e sostenuto dalla Regione Lazio, “Opera Camion” ha precedentemente toccato i municipi romani e altre città del Lazio quali Colleferro, Civitavecchia e Trevignano Romano, perseguendo l’obiettivo di rendere l’arte lirica accessibile a un vasto e diversificato uditorio.
L’approdo di tale iniziativa nel comune di Anzio è stato il risultato di una specifica azione politica. Il Sindaco, Aurelio Lo Fazio, ha evidenziato come l’organizzazione dell’evento sia stata resa possibile grazie all’approvazione di un emendamento proposto dal consigliere Claudio Marotta e approvato all’unanimità dal Consiglio regionale del Lazio. “Tale risoluzione ha permesso di ospitare un’iniziativa di carattere singolare, veicolando l’eccellenza culturale direttamente sul nostro territorio comunale,” ha dichiarato il Primo Cittadino. L’assessore al Turismo, Valentina Corrado, ha altresì manifestato l’entusiastica adesione dell’Amministrazione, ribadendo “la costante attenzione posta per eventi culturali di assoluto spessore”. La grande partecipazione dei cittadini, che hanno usufruito dell’ingresso senza oneri, costituisce la migliore attestazione del successo dell’impegno istituzionale. La serata è stata sapientemente immortalata dal fotografo Francesco Di Ruocco, i cui scatti garantiranno una documentazione visiva completa dell’evento. La durata significativa dello spettacolo ha consentito al pubblico di fruire appieno dell’esperienza operistica, dimostrando come la cultura di alta espressione possa integrarsi con successo negli spazi urbani non convenzionali, stabilendo un ponte diretto tra l’arte e la comunità.
Elvio Vulcano
Doppi turni al Chris Cappell College
In riferimento a una nota indirizzata genericamente ai “lettori e cittadini tutti”, si rende necessario fornire alcune precisazioni, a tutela dell’onorabilità del Comune di Anzio, e soprattutto della corretta informazione pubblica. Risulta infatti sorprendente, oltre che profondamente scorretto, attribuire al Comune di Anzio responsabilità che non rientrano né per legge né per competenza nella sfera dell’amministrazione comunale, ma che sono chiaramente in capo alla Città Metropolitana di Roma Capitale, ente competente in materia di edilizia scolastica per le scuole secondarie di secondo grado.
L’Istituto Chris Cappell College, trattandosi appunto di scuola superiore, non è gestito né amministrato dal Comune di Anzio, che pertanto non ha deliberato, né potrebbe deliberare, alcuna rotazione degli studenti, né alcuna ristrutturazione dell’edificio scolastico di via Fratini.
Si tratta di interventi pianificati e disposti dalla Città Metropolitana, in raccordo con la dirigenza scolastica dell’Istituto, nel pieno rispetto delle normative vigenti e delle procedure previste, come già spiegato in una nostra nota del 6 settembre scorso. L’affermazione secondo cui il Comune avrebbe “preso decisioni in autonomia” appare quindi non solo infondata, ma tecnicamente impossibile, e tradisce una conoscenza alquanto approssimativa (per usare un eufemismo) delle basilari competenze istituzionali.
La diffusione di informazioni false o distorte, soprattutto quando si tenta di attribuire arbitrariamente responsabilità a un ente pubblico, non solo disinforma i cittadini, ma mina anche il necessario clima di collaborazione tra istituzioni, famiglie e studenti.
Per quanto riguarda la questione delle deroghe agli orari di uscita, anche in questo caso, è bene chiarire che le modalità di frequenza scolastica e le eventuali autorizzazioni a uscite anticipate rientrano esclusivamente nella potestà organizzativa del dirigente scolastico.Ad ogni modo, la pratica sportiva, pur rilevante, non può costituire in automatico un’esimente rispetto agli obblighi scolastici, né si può pretendere di derogare alla regolarità della frequenza sulla base di esigenze soggettive, per quanto legittime esse siano. È compito della scuola valutare caso per caso, sulla base di criteri trasparenti, documentati e uguali per tutti. In conclusione, prima di “portare all’attenzione dei lettori” presunti problemi, sarebbe opportuno accertarsi di avere contezza almeno delle nozioni istituzionali di base, evitando così di alimentare polemiche sterili, diffondere notizie infondate e, cosa ancor più grave, gettare discredito su enti estranei alla questione.
A chi intende parlare di scuola, studenti e sport in un’ottica di reale interesse pubblico, consigliamo di basarsi sui fatti, non sulle supposizioni, e di rivolgersi agli enti competenti – non al primo capro espiatorio istituzionale utile. La buona informazione è un dovere civico. E conoscere le competenze dei diversi enti è il primo passo per parlare di scuola con serietà.
Comune di Anzio