Commovente manifestazione della sezione dell’IC Matteotti ad indirizzo musicale
Concerto di solidarietà
Si concludono con un concerto di solidarietà veramente commovente le attività dell’indirizzo musicale dell’Ic Matteotti di Aprilia. Sabato sera alle ore 19.30 l’associazione Kammermusik che da anni collabora con l’istituto comprensivo Matteotti e la sezione ad indirizzo musicale hanno promosso un concerto di solidarietà per la parrocchia del quartiere dei SS Pietro e Paolo. Sono stati raccolti tantissimi cesti per i più bisognosi. È un modo per sentirsi parte della comunità e del quartiere nel quale l’istituto opera. La scuola, infatti, deve essere promotrice di una formazione “permanente” che coinvolge le famiglie e il territorio in cui è inserita. Sono state molto significative le parole dette a fine serata da un genitore della sezione ad indirizzo musicale al parroco Don Salvatore per l’ospitalità. A lui è stata donata una foto dell’anno precedente nel quale i ragazzi vennero ospitati all’interno della chiesa in attesa del pullman che li avrebbe portati a vincere il concorso internazionale “Si… viaggia….re” di Rionero in Volture in provincia di Potenza come migliore formazione orchestrale. È il frutto di un legame forte ormai che si è instaurato tra famiglie, scuola e territorio. Per questo la sezione ad indirizzo musicale ha voluto concludere le sue attività del 2019 con un concerto natalizio proprio nella chiesa dei SS Pietro e Paolo per un gesto di profonda solidarietà a favore di chi vive il quartiere in condizioni di difficoltà. Per questo la piccola Aurora ha ricordato in presentazione la nascita di Gesù, nella più estrema povertà, in una stalla avvolto con delle fasce e riposto in una mangiatoia perché non c’era posto per la famiglia in nessun albergo di Betlemme. Una situazione purtroppo tristemente ancora tanto attuale. Il repertorio è stato commovente. Una prima parte è stata dedicata alla “riflessione” con brani conosciutissimi come amazing grace per ricordare la fine della tratta degli schiavi, il diluvio universale di Saint-Saens per ricordare che dopo ogni diluvio c’è la speranza del futuro, l’Ave Maria di Caccini, l’adagio di Albinoni, il panis angelicus di Franck con il violinista Claudio Di Lelio e il soprano Mariangela Cafaro. E poi sono iniziati i brani tipicamente natalizi con il coro Matteotti accompagnato al pianoforte dal prof. Riccardo Toffoli e diretto dalla prof.ssa Gabriella Vescovi, più motivato che mai. Emozioni uniche che hanno scaldato i cuori delle tantissime persone intervenute. Un anno pieno di attività e di soddisfazioni per la sezione ad indirizzo musicale della Matteotti: l’annuale appuntamento per San Francesco quest’anno dedicato al clima, il Poppy Day per ricordare le vittime della Grande Guerra, il musical “Il noce insanguinato: la strega Matteuccia da Todi” per Osmosi, l’appuntamento con Insieme per la solidarietà con il banco alimentare, il tradizionale concerto al teatro Europa per Natale insieme alle quinte del plesso Deledda. E ora tanti nuovi appuntamenti per un 2020 scoppiettante di musica con importantissime novità.
R.T.
Il sindaco Terra aveva proibito i botti di Capodanno
Ordinanza inosservata
Il Sindaco di Aprilia vieta l’uso dei botti di Capodanno, ma l’ordinanza mirata non solo a tutelare gli animali domestici ma anche l’ambiente, malgrado le sanzioni previste per i trasgressori resta lettera morta. Sia in centro che in periferia, malgrado i controlli mirati disposti da Polizia Locale e Polizia di Stato nei giorni precedenti al 31 dicembre, non sono mancati cittadini che hanno preferito non rispettare l’ordinanza piuttosto che rinunciare ai tradizionali fuochi.
Eppure erano chiare le disposizioni contenute all’interno dell’ordinanza 372 del 23 dicembre scorso, che inaugurava per il primo anno un Capodanno senza fuochi per la città di Aprilia. Il documento a firma del sindaco Antonio Terra infatti poneva divieto assoluto all’utilizzo di materiale esplodente, fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili, oltre che la libera vendita di artifici contenenti miscele detonanti, inclusi quelli declassificati e di libera vendita, introducendo per i trasgressori una sanzione pecuniaria amministrativa da 25 a 500 euro e il sequestro dei materiali esplodenti.
Il provvedimento si era reso necessario proprio al fine di tutelare i cittadini dalle conseguenze derivanti dall’uso scellerato dei botti, una tradizione consolidata in tutta Italia ma che proprio per questo comportano non solo disagi per gli amici a quattro zampe ma anche gravi conseguenze per le persone. “L’utilizzo di tali prodotti - si legge infatti nel corpo dell’ordinanza- non adeguatamente sottoposto a cautele, implica un oggettivo pericolo, essendo gli artifici pirotecnici in grado di provocare danni all’integrità fisica, anche d rilevante entità. Tale pericolo sussiste, seppur in minore misura, anche per quei prodotti di libera vendita destinati a produrre un mero effetto luminoso, senza detonazione, soprattutto quando questi vengono utilizzati in luoghi affollati”.
Oltre a essere una fonte di pericolo per l’incolumità delle persone, i fuochi d’artificio rappresentano anche una potenziale fonte di inquinamento da evitare, anche in virtù della nuova sensibilità ambientale. “L’utilizzo dei fuochi pirotecnici - evidenzia infatti il sindaco - è potenzialmente in grado di provocare ingenti danni strutturali alla città, sia in relazione al rischio da esplosione, sia a quello d’incendio legato all’accensione, che aggrava e incrementa l’emissione di inquinanti nell’ambiente in spregio agli adottati provvedimenti di riduzione delle emissioni di polveri sottili PM10 e biossido di azoto”. Una notizia che renderà felici anche proprietari e amanti degli animali, dal momento che “conseguenze negative vengono a determinarsi anche a carico di animali d’affezione e selvatici”, dal momento che lo scintillio e il fragore dei fuochi determina in loro paura e perdita del senso dell’orientamento. Non è raro infatti che dopo il primo dell’anno molti animali fuggiti per paura dalle proprie abitazioni non riescano più a ritrovare la strada di casa. Malgrado la bontà del provvedimento voluto dall’amministrazione, molti cittadini hanno continuato a mostrare scarsa collaborazione e sensibilità alle regole.
Francesca Cavallin