Malgrado i periodici mal di pancia all’interno della maggioranza il sindaco Antonio Terra è fiducioso di portare a termine il mandato
Le civiche arriveranno fino al 2023
Il futuro politico delle civiche, quasi a metà del secondo mandato, pare ancora fortemente legato alla figura del sindaco Antonio Terra, che pur non escludendo l’ipotesi di un futuro politico legato in altre sedi ai “partiti politici di serie A”, ritiene più plausibile che la sua lunga esperienza amministrativa possa concludersi a maggio del 2023. Una previsione tutto sommato ottimistica, quella del Primo Cittadino in occasione della conferenza di stampa di fino anno, dal momento che gli ultimi due Consigli comunali, prima con il non voto di Aprilia Domani alla delibera sul contrasto dell’abusivismo edilizio, poi con le aperte critiche di Omar Ruberti per la lista Terra nei confronti di “un bilancio appena sufficiente”, sembrano far emergere mal di pancia e contrasti fino ad oggi tenuti lontani dai riflettori e che proprio il capo di questa eterogenea compagine cerca a fatica di derubricare come contrasti su questioni “amministrative”, per non ammettere l’esistenza di un problema politico o di riposizionamento proprio legato al dopo Terra.
“La politica tende a tenere gli scontri interni al chiuso in sede di riunioni di maggioranza - ha dichiarato Terra - ma la dialettica politica sui temi è più che normale. Quello che avevo chiesto ai consiglieri era di usare il bon ton, di non arrivare a toni aspri ed è questo che più mi è dispiaciuto rispetto nel consiglio e durante la commissione in cui Aprilia Domani ha chiesto di prendere tempo su quell’atto. Quanto alle critiche della lista Terra sul bilancio, credo che tutti nutriamo aspettative elevate, ma poi dobbiamo fare i conti con la realtà”.
E la realtà secondo il sindaco Terra, è quella di una coalizione che negli ultimi 11 anni ha lavorato per cercare di porre rimedio alla mala gestione del passato facendo i conti con risorse sempre più ridotte, non solo a causa della difficoltà di riscuotere le tasse.
“Non ci sono novità sostanziali sui trasferimenti ridotti da parte dello Stato e della Regione - ha detto Terra - i finanziamenti europei potrebbero rappresentare una risorsa, anche se come dico spesso finanziano opere avveniristiche là dove i comuni avrebbero bisogno di un piano Marshall su questioni basilari, come strade e fogne. Malgrado le difficoltà, siamo soddisfatti di aver approvato il bilancio prima di Natale. Un bilancio per alcuni senza cuore, ma che invece a nostro avviso mira a riequilibrare la carenza di risorse con la capacità di offrire ai servizi ai cittadini. Proprio in questi giorni abbiamo chiuso gli ultimi obiettivi del 2019, appaltando la riqualificazione delle strade e l’ampliamento del cimitero, stiamo concludendo i lavori di ristrutturazione su otto scuole - tra cui viale Marconi e Menotti Garibaldi che ha ricevuto un altro finanziamento regionale da 800 mila euro - e il rifacimento del teatro del finestra. Dal prossimo anno anche portare avanti questi lavori sarà più facile: il 2020 sarà l’anno del personale, in quanto dopo 10 anni di blocco del turn over potremo tornare ad assumere”.
La critica di eccessiva prudenza o scarsa fantasia piovuta sulla manovra finanziaria, sarebbe legata all’esigenza di affrontare vecchi debiti, problemi aperti ma ora in via di definizione.
“Abbiamo approvato la rottamazione della cartella esattoriale Asam da 8 milioni di euro - ha spiegato - a breve chiuderemo l’arbitrato sulle fatture contestate e poi decideremo come riorganizzare una azienda importante nel settore dei servizi sociali. Stessa cosa per quanto riguarda il contenzioso con la Regione sui canoni idrici: la buona notizia è che a quanto pare dei 10 milioni determinati non dovremo pagare gli interessi e che la Regione ha intenzione di istituire un fondo ed elargire quelle risorse ai comuni. Soprattutto si sbloccheranno così le risorse destinate al depuratore di via del Campo. Altra novità positiva, sta per chiudersi il contenzioso con Sorgenia: quei fondi verranno impiegati per opere a beneficio del quartiere”.
F. Cavallin