Spese aumentate anche con l’80% della differenziata
Rifiuti sempre cari
La crescita della raccolta differenziata, che ormai sfiora l’80%, non ha corrisposto a una diminuzione della spesa nella gestione del settore dei rifiuti da parte della Progetto Ambiente. Neppure il bando di gara per la fornitura dei mezzi d’opera necessari a effettuare il servizio di raccolta con il regime porta a porta, né il concorso per l’assunzione di 37 operatori ecologici a conti fatti sono bastate a ridurre i costi gestionali.
Una fotografia che emerge chiaramente dai dati raccolti all’interno del bilancio preventivo, approvato prima rispetto al documento unico di programmazione passato al vaglio dell’ultimo consiglio comunale. I costi previsti per il 2020 infatti sono saliti fino a 12 milioni 915 mila euro, rispetto ai 12 milioni 282 mila 256 euro del 2019.
Ma a lievitare, stando alla lettura del documento programmatico, sono anche le spese per il personale e il costo necessario al noleggio dei mezzi d’opera alla ditta specializzata. Il costo per pagare lo stipendio e i costi del personale sale a 4 milioni 5 mila euro, rispetto ai 3 milioni 827 mila euro del 2019: se da un lato questa modifica può essere determinata appunto dall’assunzione di nuovi operatori ecologici, dall’altra il costante e continuativo ricorso al personale interinale, con contratti di somministrazione di breve durata ma sempre rinnovati nel tempo, avevano da soli fatto spendere all’ente anche oltre 2 milioni di euro in un solo anno, al netto delle elevate spese necessarie per mantenere i dipendenti con contratto.
Non dissimile la situazione per quanto riguarda la fornitura dei mezzi d’opera. La Progetto Ambiente negli ultimi 5 anni si era sempre avvalsa di affidamenti diretti sotto soglia, ma rinnovati nei mesi, sempre affidandosi a una rosa ristretta di ditte. Un sistema che aveva portato la partecipata ad arrivare a spendere circa 1 milione 500 mila euro in un anno. Una stortura, rispetto alle previsioni normative, che attraverso il bando europeo pubblicato nel mese di ottobre, l’amministrazione sta provvedendo a sanare. Alla gara hanno risposto già cinque operatori, concentrandosi però sui lotti 2 e 3, mentre il 1° lotto è rimasto senza alcuna offerta. Malgrado ciò la spesa per i mezzi preventivata dalla partecipata, resta elevatissima anche per il 2020, pari a 1 milione 500 mila euro, contro 1 milione 460 mila euro previsti per il 2019. Ridurre i costi di gestione invece sarebbe essenziale, non solo a garanzia dell’economicità del servizio ma anche per ridurre le bollette della Tari a carico degli utenti.
Francesca Cavallin
L’indennizzo di presenza è veramente basso ad Aprilia
Consiglieri poveri
C’è chi non si perde neppure una seduta, chi invece fa fatica a seguire costantemente i lavori di commissioni e consigli. Di sicuro nessuno di loro riesce ad arricchirsi grazie ai gettoni di presenza garantiti per la partecipazione alle attività istituzionali. Parliamo dei consiglieri comunali, che siedono negli scranni di maggioranza e opposizione quando vengono convocati consigli comunali e le commissioni permanenti. Agli amministratori di Aprilia infatti viene attributo per ogni presenza un gettone che vale appena 36,15, pochi centesimi meno di Guidonia, dove costa 36,50 euro, ma quasi 1/3 di quanto guadagna un consigliere comunale di Latina, dove il gettone ammonta addirittura a 92,96 euro. Per risarcire gli amministratori del tempo e della fatica profusa a favore della collettività, in 12 mesi il Comune di Aprilia ha speso appena 21 mila 690 euro: il periodo di lavoro in aula in assoluto più proficuo, complice anche la necessità di definire alcune situazioni entro la fine dell’anno e di approvare il bilancio preventivo, riguarda il trimestre da ottobre a dicembre 2018, con la convocazione di ben 12 sedute tra consigli comunali e commissioni e una spesa di 6 mila 434 euro per i gettoni di presenza. Il periodo che invece ha fatto registrare un netto calo del lavoro in aula e dei proventi per gli amministratori ha corrisposto al trimestre tra gennaio e marzo 2019: non è un caso se complessivamente gli amministratori hanno portato a casa in quella data solo 3 mila 831 euro, dal momento che nel periodo sono state convocate solo 6 commissioni e 2 consigli.
Ma se il lavoro in aula non sembra aver raggiunto particolari picchi, abbastanza omogenea la convocazione delle commissioni sui vari temi, con un numero maggiore di convocazioni per quanto riguarda la commissione finanze e affari generali (10 sedute), urbanistica (7 sedute), ambiente (6 sedute) e ben 4 convocazioni (molte più rispetto alla media del primo mandato) delle commissioni cultura-istruzione e attività produttive. Le meno convocate con appena 3 sedure in 12 mesi, Lavori pubblici, servizi sociali e trasparenza, la presidenza della quale spetta all’opposizione. Il criterio di assegnazione del gettone di presenza è sempre lo stesso: più si lavora in aula più alto è il compenso che spetta alla fine del trimestre. E così la liquidazione dei gettoni di presenza diventa anche l’occasione per valutare l’operato di chi viene scelto per rappresentare i concittadini nelle sedi istituzionali: c’è chi non si perde una sola seduta, chi invece fatica ad affacciarsi presso l’aula consigliare di piazza Roma. A collezionare il maggior numero di presenze durante gli ultimi 12 mesi, che hanno portato alla convocazione di 35 commissioni e 9 consigli comunali tra ottobre 2018 e settembre 2019, la consigliera della Rete dei Cittadini Alessandra Lombardi con 40 presenze, seguita da Vittorio Marchitti (Forum per Aprilia) con 36 presenze, Omar Ruberti (Lista Terra) con 35. Il più presente tra i consiglieri di opposizione è stato Davide Zingaretti (lista Giusfredi) con 32 presenze, seguito da Domenico Vulcano (Lista Vulcano) con 31, Mauro Fioratti Spallacci (Aprilia Domani) con 30, Angelo Zanlucchi e Federico Cola della lista L’altra faccia della politica che come Vincenzo Giovannini di Italia Viva hanno presenziato a 28 sedute. A 27 sedute hanno invece preso parte Marco Moroni (Unione Civica), Fiorella Diamanti (Lista Terra) e Francesca Renzi (Lega), seguiti con 26 presenze da Ilaria Iacoangeli (Lista Terra), Giorgio Giusfredi (Lista Giusfredi), con 25 da Fausto Lazzarini (Forza Italia) e Matteo Grammatico (Fratelli D’Italia), Massimo Bortolameotti (Unione Civica) 24, Giuseppe Petito (Lista Terra) 23, Vincenzo La Pegna (Fratelli D’Italia) 21. Tra i meno presenti figurano Fabio Di Leonardo e Maria Grazia Vittoriano (Forum per Aprilia, 18 e 17 presenze), Roberto Boi (Lega) con 16 presenze, ma la maglia nera spetta a Bruno Di Marcantonio, con appena 10 presenze, ma del resto l’ex presidente del consiglio comunale non figura quale componente di nessuna commissione: le sue presenze riguardano solo la partecipazioni ai consigli comunali.
Francesca Cavallin