In Commissione la previsione triennale che impegna lavori per 81 milioni di euro
Piano delle opere pubbliche
L’amministrazione Principi presenta in commissione il primo piano triennale delle opere pubbliche. Un piano articolato, quello relativo al triennio 2024-2026, che include 67 interventi per un importo totale di 81 milioni 042 mila 926 spalmati nei tre anni. Tra gli interventi elencati e presentati dall’assessore Marco Moroni durante la commissione lavori pubblici presieduta dal consigliere Vincenzo La Pegna, figurano interventi sulle scuole, per la riqualificazione dei parchi, periferie, senza dimenticare la manutenzione ordinaria delle strade e l’impegno per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Durante la seduta, ribadendo l’impegno a intercettare ulteriori forme di finanziamento in particolare per gli interventi che riguardano la riqualificazione delle periferie, il delegato ai lavori pubblici ha rimarcato l’importante lavoro svolto dagli uffici dell’assessorato, che ha permesso di rispettare il cronoprogramma delle opere già finanziate relative ai bandi Pinqua, Pnrr e Rigenerazione Urbana.
A breve inoltre gli uffici avanzeranno la richiesta di finanziamento per la ristrutturazione e messa in sicurezza dei ponti di via Riserva Nuova e Torre del Padiglione.
“Nel 2024 – ha sottolineato l’assessore Moroni - Aprilia apparirà come un cantiere aperto per le realizzazione di tutte le opere incluse all’interno del Piano Triennale delle opere pubbliche e per quelle previste da parte di altri enti, che andranno a realizzare opere strategiche per il nostro territorio, come nel caso della bretella stradale Cisterna-Valmontone, degli interventi già comunicati da parte di E-Distribuzione che prevede il potenziamento di alcune linee e la realizzazione ex novo di 33 cabine e gli interventi programmati da Acqualatina su rete idrica e fognaria con i finanziamenti del Pnrr. Per quanto riguarda l’assessorato, abbiamo rispettato il cronoprogramma delle opere previste da Pnrr e Rigenerazione Urbana. Entro 20 giorni saremo pronti a presentare tutti i progetti esecutivi per quanto riguarda anche il Pinqua. Ieri attraverso una nota della Regione Lazio, abbiamo appreso della possibilità di presentare i progetti utili all’assegnazione anche per l’anno 2024 delle somme relative al fondo ministeriale per la mitigazione del rischio idrogeologico. Presenteremo il progetto per il rifacimento del ponte di via Riserva Nuova, a rischio crollo e per il ponte di via Torre del Padiglione, che era rimasto escluso dalle precedenti richieste di finanziamento”.
Edoardo Capri
Per tutelare la zona nord-ovest dalle discariche
Campagna Romana
Tutelare una vasta zona a nord-ovest della città da futuri progetti di discariche, impianti di trattamento rifiuti e aziende impattanti per il territorio. Il programma ambizioso è stato presentato in commissione dall’assessore all’Urbanistica del Comune di Aprilia Roberto Boi.
L’esponente della Giunta Principi ha infatti presentato in aula il piano che da avvio al procedimento per dichiarare di notevole interesse pubblico e per ottenere il riconoscimento dei beni paesaggistici, archeologici e geomorfologici della “Campagna Romana” nella zona a nord-ovest del comune pontino. Un strumento di tutela che era partito con la precedente amministrazione Terra, con il lavoro dell’ex assessore all’Urbanistica Omar Ruberti.
“Vogliamo proteggere una vasta parte del nostro territorio – ha spiegato in aula l’assessore Roberto Boi – che rientra nella cosiddetta campagna romana, ovvero quella zona del comune apriliano che arriva a ridosso dei comuni di Ardea e Pomezia e si estende fino a Vallelata. Non andremo a porre un vincolo di edificabilità assoluta ma controllata. Questo significa che nelle aree che ricadranno all’interno di questo vincolo si potrà edificare seguendo le norme del piano territoriale regionale per quello che riguarda i paesaggi di rilevante valore (Parv). In queste due macrozone, che ad oggi sono rimaste sostanzialmente integre, quindi non si potranno realizzare progetti impattanti che potrebbero andare a deturpare il territorio. Parliamo di cave, discariche ed impianti vari. Le caratteristiche di queste zone che andremo a tutelare sono la forte vocazione naturalistica ed un patrimonio storico e archeologico che parte dal Paleolitico. L’obiettivo è di realizzare anche il museo storico ed il parco archeologico e collegarli alla campagna romana. Non abbiamo potuto vincolare la zona di Fossignano, per esempio, perché il tessuto è invece quasi totalmente compromesso. La procedura che porterà all’approvazione dell’atto parte dall’odierna commissione per poi transitare in consiglio comunale che lo invierà alla regione Lazio. Quindi, solo dopo l’ok definitivo dell’ente regionale, scatteranno le norme di salvaguardia imposte dal vincolo. La Regione dovrà esaminare e approvare il progetto”.
“Sull’impianto di questo documento – ha detto il consigliere di opposizione Antonio Terra – noi siamo assolutamente d’accordo e quindi voteremo a favore quando l’atto approderà in consiglio comunale. E’ un provvedimento che avevamo iniziato noi nella scorsa consiliatura e crediamo fortemente che possa tutelare in maniera significativa il nostro territorio”.
Alessandro Piazzolla