La maggioranza ha bocciato la mozione predisposta dalle opposizioni. Su Aprilia ci sono diversi progetti in discussione alla Regione
Consiglio comunale diviso sui rifiuti
Il consiglio comunale si spacca sul tema dei rifiuti. Dopo anni in cui l’assise consiliare era riuscita a trovare una sintesi condivisa tra maggioranza ed opposizione, il 23 novembre scorso in aula c’è stata una netta divisione su una questione importante e che riguarda l’intera comunità apriliana. La coalizione Aprilia Civica ha infatti presentato una mozione in cui chiedeva al sindaco Lanfranco Principi e alla sua Giunta di impegnarsi presso la Regione Lazio per chiedere la sospensione momentanea dei progetti in fase di discussione, relativi al ciclo dei rifiuti, fino alla ridefinizione delle competenze in materia di gestione dei rifiuti. Uno stop secondo l’opposizione necessario soprattutto dopo la cancellazione da parte della Regione Lazio, a guida centrodestra, degli Egato, enti di governo dell’ambito territoriale ottimale, a cui sarebbe toccata proprio la gestione di questo delicato settore. Il documento presentato dalla consigliera Luana Caporaso è però stato bocciato compattamente dalla maggioranza del sindaco Principi. Ed è stato proprio il Primo Cittadino a spiegare in aula i motivi del “no” alla mozione, mentre gli altri consiglieri di maggioranza hanno preferito rimanere in silenzio.
“Siamo contrari a questa mozione - ha dichiarato Principi - perchè non è stata condivisa con la maggioranza. La rigettiamo per questo motivo. Se cercate condivisione, non è questo il modo. La nostra coalizione di centrodestra tutelerà il territorio apriliano e tutti i cittadini che ci hanno eletto e che evidentemente non si sono sentiti difesi in passato”.
Affermazioni a cui hanno risposto a tono diversi esponenti dello schieramento civico.
“Avevo preannunciato questa mozione ad ottobre in consiglio comunale - ha replicato Luana Caporaso - e l’ho anche condivisa in conferenza capigruppo con esponenti della maggioranza. L’ho inviata via mail a tutti i consiglieri, chiedendo anche eventuali modifiche o integrazioni. Nessuno ha mai risposto agli inviti. La verità è che lei si attacca a problemi di metodo, che tra l’altro non ci sono, per coprire ben altre difficoltà. In campagna elettorale avete sempre esaltato la filiera di governo che avrebbe dovuto sostenervi. E invece oggi, dopo sei mesi, non siete neanche riusciti a portare qui ad Aprilia l’assessore regionale ai rifiuti per parlare dei vari progetti che incombono su Aprilia. Sono allibita dal fatto che oggi bocciate un documento di questo tipo. Potevamo anche sospendere il consiglio comunale e trovare una via comune, una soluzione condivisa. E invece niente, preferite non dare risposte ai cittadini. Il vostro silenzio è preoccupante”.
“Ci saremmo aspettati una vostra controproposta - ha continuato il consigliere Antonio Terra - vi ricordo che vi sono ben due procedimenti in essere, legati al ciclo dei rifiuti, che rischiano di arrivare a dama. Ciò nel silenzio totale dei vostri esponenti regionali. Ricordo anche che l’ex giunta guidata da Zingaretti diede ben due pareri negativi rispetto alladiscarica. Voi non riuscite a portare ad Aprilia neanche il vostro assessore regionale”.
Al termine degli interventi la mozione è stata respinta con 15 no, tutti della maggioranza, e 9 si dell’opposizione.
Alessandro Piazzolla
Dopo anni di unità e di documenti votati insieme con il contributo di maggioranza ed opposizione, la politica apriliana si divide sui progetti di nuova impiantistica di lavorazione dei rifiuti. Il Consiglio comunale di giovedì 23 novembre, come si poteva immaginare, ha lasciato strascichi. A 24 ore dalla massima assise è l’opposizione che parte all’attacco. Nel mirino delle opposizioni il sindaco Principi, reo secondo Aprilia civica, di aver cambiato atteggiamento sul progetto di una discarica in città.
“Il sindaco Principi, dopo aver detto “no” durante la campagna elettorale all’ipotesi di una discarica, durante il Consiglio comunale di ieri ha preferito il silenzio. Un silenzio assordante, preoccupante, che non promette nulla di buono. Ha forse il sindaco cambiato idea? - è la domanda del gruppo civico - Dopo anni di battaglie all’insegna dell’unità delle forze politiche, intanto ieri su una questione così importante come quella dei rifiuti, Principi si è assunto la responsabilità di dividere il fronte politico cittadino. Un fronte che in questi anni ci ha visti, maggioranza ed oppositore, remare tutti nella stessa direzione contro i progetti di nuovi impianti. Un fronte unito, vogliamo ricordarlo, che ha ottenuto grandi risultati. Bocciando la mozione di ieri a tutela del territorio e costringendo la sua maggioranza al silenzio, si è assunto una grande e grave responsabilità politica che peserà sul suo mandato. Un silenzio che ha pervaso anche il vice sindaco e assessore all’Ambiente che nonostante non perda occasione per stare quotidianamente su social e giornali sulla discarica preferisce tacere. Un silenzio che presto o tardi, senza scuse e giochi tattici, dovranno però spiegare ai cittadini”.
Una tiratina di orecchie anche ai livelli più alti.
“Sono mesi - spiegano - che abbiamo richiesto l’audizione di esponenti politici regionali per trattare con loro il tema dei rifiuti ma i rappresentanti della filiera di centrodestra, eletti anche con i voti del nostro territorio, sui rifiuti non parlano. Vengono in città a dialogare di tutto ma non di rifiuti. Anche loro preferiscono il silenzio. All’orizzonte, facciamo presente ancora una volta, che oltre al progetto di Sant’Apollonia, si prevede nel quadrante sud-est della città un impianto di produzione potenziale di 495.000 tonnellate annue su un’area di circa 20 mila mq. Uno scenario che se si verificasse, considerato già gli impianti esistenti in zona, concentrerebbe in località Sacida un vero e proprio polo dedicato ai rifiuti. Una prospettiva inaccettabile per i residenti, per il nostro ambiente e per noi che in questi anni abbiamo tutelato il territorio senza lasciare nulla al caso in ogni tavolo. Se il sindaco e la sua maggioranza hanno deciso di accettare l’ipotesi di una discarica, noi su questa strada non li seguiremo. Aprilia civica non starà in silenzio. Aprilia civica darà voce al territorio e ancora una volta griderà forte il proprio “no” a nuovi impianti di trattamento rifiuti. Aprilia ha già dato e non deve diventare la pattumiera della Regione Lazio”.
Attacchi che la maggioranza considera dovuti alla mera propaganda di quella, scrivono, che fu la coalizione civica, oggi un mix tra PD-Azione-Italia Viva che poche ore dopo l’ultimo Consiglio comunale si è attivata per offrire alla città una descrizione distorta di quanto accaduto in aula. Difende così il proprio lavoro la coalizione di governo Un’altra Aprilia.
“Vogliono - dicono- far credere che sia cambiato l’orientamento della maggioranza sul tema discarica, ma è falso. Il tentativo premeditato di veicolare un messaggio fuorviante, in atto sin dalle prime battute della campagna elettorale, prosegue senza sosta. E’ più semplice innescare la macchina del fango che cercare soluzioni o pensare di assumersi anche una sola responsabilità davanti agli occhi dei cittadini, ma la città merita molto di più. Merita onestà intellettuale e soluzioni da presentare nelle sedi preposte, non il solito fumo negli occhi al quale la coalizione simil civica ha finito per abituarci. La mozione presentata dall’opposizione non era altro che un tentativo fumoso e strumentale di alzare questo polverone sul nulla, perché il contenuto che qualcuno ha ammesso di aver concepito e studiato seduto al tavolo del bar, non sposta nulla, perché affronta un tema complesso e articolato come quello legato alla gestione dei rifiuti senza offrire soluzioni, senza vagliare alternative, senza spiegare con quali strumenti potersi difendere dall’arrivo di nuovi impianti.Un documento sterile, che ratifica un’insensata fuga in avanti, dove si confondono competenze di Enti diversi, preconfezionato senza alcuna condivisione con la maggioranza, che si pretendeva dovesse votarlo. Chi ad ogni seduta non perde occasione per tentare di farci la morale, dovrebbe ben sapere che qualunque azione nella Pubblica Amministrazione si esplicita attraverso atti concreti. Non abbiamo bisogno di perdere tempo a costruire specchietti per le allodole, siamo impegnati ogni giorno a lavorare sui fatti, per raggiungere un risultato concreto a beneficio dei nostri cittadini”.
Al netto delle dichiarazioni di parte, il dato politico emerso dall’ultima assise comunale è chiaro a tutti: la politica apriliana non è più unita sul tema rifiuti e nuovi impianti. Entrambe le parti dicono di avere una propria ricetta per tutelare il territorio. Molti, ora, si domando se un Consiglio comunale diviso abbia lo stesso potere contrattuale degli ultimi anni.
P.N.