Il Pontino Aprilia • 21/2023
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Il dono immenso dell’unico Sacerdote
Il Nuovo Testamento attesta le opere, la breve vita
pubblica, la morte e la risurrezione di Gesù. Questi
documenti storici sono così importanti da aver costi-
tuito la solida base della fede fiduciosa dei discepoli
di Gesù attraverso i secoli. Nel Nuovo Testamento vi
è la vera e unica tradizione apostolica, la fonte che
attesta che durante la sua vita pubblica Gesù prima
fece e poi insegnò molte cose. Si comportò al contra-
rio di come si comportano in
genere i maestri di religione,
i quali prima insegnano e
poi fanno fare agli altri. Ge-
sù subì pazientemente le of-
fese dei sacerdoti e dei po-
tenti religiosi del suo tempo,
e continuò a ragionare con
loro finché questi non con-
giurarono per ucciderlo. Ge-
sù guariva una persona, e i
sacerdoti lo accusavano di
essersi messo d’accordo col
diavolo per attuare quel-
l’opera buona! Dinanzi a tali
offese personali e bassezze
morali, Gesù fu paziente e
rispose sempre con sapienza,
pazienza e amore. Occorre
pazienza nella sofferenza,
nella malattia, nella morte,
come Cristo Gesù fu pazien-
te. Noi talvolta, dinanzi alla
malattia grave chiediamo guarigione. Il Signore ci ri-
sponde che la sua grazia ci basta.
Gesù insegnò che non si deve fare il bene per aver-
ne un tornaconto, ma il bene va fatto per amore, so-
lo per amore, senza attendersi alcunché, perché il
merito verrà dato da Dio alla risurrezione. Ma fu Lui
il primo che agì proprio in questo modo: tutto ciò che
fece lo fece solo per amore. Prese le nostre malattie, i
nostri errori, i nostri misfatti su di sé. Fu questa la
vera croce che alla fine lo uccise. Per tali ragioni egli
merita fiducia e ubbidienza: bisogna ubbidire solo a
lui. Pietro apostolo dice: bisogna ubbidire a Dio e
non agli uomini! Cristo Gesù merita ogni lode: biso-
gna onorare solo lui. Solo lui, e nessun altro. Solo
ubbidendo e onorando il Figlio di Dio si ubbidisce e
si onora Dio. Ancora oggi Dio parla tramite Cristo
Gesù e soltanto per mezzo di Gesù il Maestro, che
insegna mediante le Scritture del Nuovo Testamento.
Solo Gesù è l’erede di tutte le cose che appartengono
a Dio e che Dio ha preparate per coloro che lo ama-
no.
«Neppure la morte»
Solo Gesù è il Risorto, lo splendore della gloria di
Dio. Egli è l’impronta dell’essenza di Dio. Tutto egli
sostiene con la parola della sua potenza. Ieri e oggi ci
sono stati e ci sono molti signori e potenti. Ma dinan-
zi a Dio e al cosmo, vi è un solo potente: Gesù Cro-
cifisso-Risorto. Gesù è colui che guida alla salvezza.
Egli è la guida perfetta perché si è umiliato e ha sof-
ferto, non ha ricercato onori e poteri in questo mon-
do. Gesù può davvero aiuta-
re anche te a uscire dalla si-
tuazione in cui ti trovi: il suo
è un aiuto efficace, perché è
rivolto a esseri umani, in
quanto pure lui è stato uma-
no, in carne e ossa. Gesù è
colui che regala la grazia di
Dio: Gesù infatti è il Sacer-
dote Unico che può fare un
dono tanto prezioso. Occorre
accostarsi a Lui, tramite la
riflessione sulla Sua parola,
presentata appunto nel Nuo-
vo Testamento. Qui imparia-
mo a fidarci di Lui, ubbiden-
do a Lui e trovando «grazia
per essere soccorsi al mo-
mento del bisogno».
Gesù ha impiegato la sua
grande «volontà» per ubbi-
dire con fede fiduciosa al Pa-
dre e sacrificare se stesso per
tutti, anche per te e per me. La volontà dell’essere
umano ha un grande valore. Occorre metterci volon-
tà per credere. Occorre metterci volontà per impa-
rare la Parola di Gesù. Occorre metterci volontà per
ubbidire. Con volontà umile e amorevole l’essere
umano permette a Dio di scrivere la sua legge mora-
le/spirituale nel proprio cuore di donna o di uomo,
giovane o vecchio che sia. In questo modo, Dio stes-
so non si ricorderà più dei nostri errori. Il perdono è
dono di Gesù per te. La comunità dei discepoli è l’in-
sieme di quei peccatori che col battesimo biblico
hanno detto «grazie» al dono inatteso che illumina le
tenebre del mondo. Siamo capaci di gioire per un cel-
lulare nuovo, senza accorgerci che la potenza tecno-
logica è un’altra delle tante alienazioni. La realtà
potente è che anche nella malattia e nella morte il di-
scepolo di Cristo ha accanto un Sacerdote che lo soc-
corre al momento del bisogno. Non è vero che “si
muore nel nulla”. Per i discepoli di Cristo è vero in-
vece che «neppure la morte» li può separare dal-
l’amore di Dio che è in Cristo.
FEDE
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RAGIONE
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IL DONO
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La fede
come
esercizio
della
mente
Questa pagina,
interamente curata
ed autofinanziata dalla
comunità di cristiani
che si incontra in
APRILIA,
VIA G. CARDUCCI, 9,
ha il solo fine di
promuovere il
ragionamento sui temi
importanti della vita e
della fede in Cristo.
www.chiesadicristoaprilia.it Il prossimo numero uscirà il 10.01.2024 Tel. 328.12 99 756
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