Mentre è in corso la conferenza dei servizi, l’Area Rifiuti chiede al Comune e al Ministero dei beni culturali la revoca della campagna romana
S. Apollonia: la Regione chiede la revoca dei vincoli
Nel giorno della seconda conferenza dei servizi che sta discutendo del progetto relativo alla discarica di Sant’Apollonia, la Regione Lazio, attraverso l’area Rifiuti, ha inviato una nota al Comune di Aprilia e al Ministero dei beni culturali sottolineando l’importanza strategica del deposito rifiuti proposto dalla Frales. Una discarica che, secondo la direzione dell’area rifiuti regionale, servirà a garantire il fabbisogno impiantistico del Lazio. Sull’area però ricade il vincolo della campagna romana approvato dall’ex amministrazione comunale apriliana, un atto nato per proteggere il territorio proprio da potenziali impianti legati al ciclo dei rifiuti. E proprio su questo punto l’area rifiuti della Regione Lazio è voluta intervenire suggerendo che il perimetro del vincolo della campagna romana dovrebbe essere rivisto.
“Sulla base della documentazione pubblicata – si legge nel documento inviato all’Ente di piazza Roma e al Ministero dei beni culturali - la perimetrazione dell’area oggetto della proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico ricomprende la zona di Sant’Apollonia dove ricade il sito interessato dal progetto di discarica atto a garantire l’autosufficienza dell’ATO di Latina. Il progetto, che prevede la realizzazione di una discarica, è stato individuato, nell’ambito dell’aggiornamento del vigente piano regionale dei rifiuti 2019-2025. La mancata realizzazione dell’impianto, attualmente in procedura Paur, potrebbe generare la insufficienza impiantistica nella regione. Inoltre, bisogna ricordare che l’assenza di impianti di discarica nel Lazio è stata oggetto di attenzione anche dalla Commissione Europea nell’ambito della procedura di pre-infrazione. Nel caso in cui venisse meno la capacità impiantistica di discarica nel Lazio, la procedura di pre-infrazione potrebbe trasformarsi, di conseguenza, in una procedura di infrazione per la Regione Lazio e per lo Stato italiano”.
Insomma, per la direzione regionale dei rifiuti, il progetto della Frales sembra vitale.
“Si chiede di valutare se sussistono le condizioni per rivedere la perimetrazione – conclude la nota - eventualmente escludendo l’ambito interessato dal progetto in questione, ovvero di integrare la normativa tecnica facendo salvi gli interventi le cui procedure di autorizzazione sono in corso”.
Un intervento, quello dell’area rifiuti della Regione Lazio che ha generato scompiglio nel centrodestra apriliano, spaccato tra chi segue la linea della Regione e chi, invece, punta a tutelare il vincolo della campagna romana, giudicato unico strumento in grado di ostacolare impianti legati al ciclo dei rifiuti sul territorio apriliano.
Alessandro Piazzolla
La questione della discarica, in particolare la nota della direzione regionale area rifiuti, spacca Fratelli d’Italia. L’area rifiuti aveva infatti richiesto il ridimensionamento del vincolo della campagna romana, definendo il deposito di rifiuti presentato dalla Frales come “strategico” per la Regione Lazio. Una presa di posizione che ha creato problemi e spaccature all’interno dei meloniani. Se da una parte, infatti, troviamo l’ex consigliere Matteo Grammatico, e attuale coordinatore comunale del partito, insieme all’esponente regionale Enrico Tiero, che rispondono per le rime agli ex assessori Marchitti e Boi che avevano attaccato duramente i silenzi di Fdi sulla questione discarica, dall’altra, invece, c’è l’ex presidente del consiglio Salvatore Lax che chiede ai rappresentanti regionali di Fdi la tutela del vincolo della campagna romana.
“La questione legata alla legge regionale dei rifiuti parte da lontano e non può essere affrontata nei termini posti dagli ex assessori Vittorio Marchitti e Roberto Boi – spiegano Grammatico e Tiero - fare finta che oggi non paghiamo le colpe delle mancate scelte da parte del Pd in 10 anni di amministrazione Zingaretti è pretestuoso. Soprattutto per chi rappresenta una forza politica alleata di FdI in Consiglio regionale. Non capiamo l’atteggiamento degli amici Boi e Marchitti con i quali abbiamo sempre intrapreso la stessa battaglia.
Li invitiamo a mantenere un atteggiamento meno populista e ad affrontare il problema da un punto di vista politico, adoperandosi nell’interesse e per il bene dei cittadini e non per il proprio tornaconto politico. Abbiamo già affermato come il primo obiettivo deve essere la piena sostenibilità del ciclo. In Regione sanno benissimo che Aprilia non può diventare solo il polo dei rifiuti. In maniera sinergica il partito di Aprilia, rappresentato dal coordinatore Matteo Grammatico, ha lavorato insieme al consigliere regionale Enrico Tiero e all’ex sindaco Lanfranco Principi sulla problematica.
Si sono svolti diversi incontri sul tema con l’amministrazione regionale, con lo stesso presidente Rocca e con l’assessore Ghera. Al contrario delle precedenti giunte di centrosinistra, abbiamo constatato che l’amministrazione Rocca e nello specifico l’assessore Fabrizio Ghera si sono dimostrati particolarmente sensibili a queste rivendicazioni. Siamo certi che attraverso una sinergia istituzionale ed un grande gioco di squadra si potrà trovare una soluzione adeguata alle esigenze dei cittadini di Aprilia. Invitiamo gli ex assessori Marchitti e Boi ad attenersi ai fatti, evitando di creare allarmismi e diffondere elementi di preoccupazione nella comunità locale”.
Di tutt’altro tono è stato invece l’intervento dell’ex presidente del consiglio Salvatore Lax che assume una posizione diversa rispetto ai suoi stessi compagni di partito.
“Nella veste di dirigente locale di Fratelli d’Italia, non posso esimermi dall’intervenire su una vicenda che mi coinvolge personalmente, sia come ex amministratore, che come cittadino del territorio. Mi riferisco alla nota della direzione regionale rifiuti che chiede la revisione della perimetrazione della campagna romana, che in caso venisse accolta, spianerebbe la strada al progetto di un privato a scapito della città di Aprilia. Ritengo infatti che la richiesta formulata dalla direzione regionale vada oltre le proprie competenze, suggerendo soluzioni, mentre dovrebbe esprimere solo un parere tra i tanti richiesti in sede di conferenza di servizi. Un cortocircuito evidente fra il ministero che ha approvato il vincolo e la regione che ne contrasta la decisione. Avendo noi come partito a livello locale, in modo unanime, fortemente sostenuto il progetto per il riconoscimento del notevole interesse pubblico del vincolo della campagna romana, non possiamo che chiedere il sostegno dei nostri interlocutori diretti a livello regionale. Auspichiamo quindi che l’assessore di riferimento rispetti il volere del territorio e agisca in modo che l’osservazione contenuta nella nota della direzione rifiuti venga ritirata. Queste in concreto sono le azioni che ci aspettiamo, non le sterili polemiche”.
Alessandro Piazzolla