Il Comune di Aprilia vanta somme importanti dalla Rida Ambiente
Ristori ambientali
Il caso dei ristori ambientali di Rida Ambiente finisce all’attenzione della Regione Lazio, che nell’ambito dell’approvazione di una proposta di legge sulla semplificazione, prevede un emendamento per garantire alla zona Sacida quota parte dei ristori ambientali della Rida Ambiente. Ad annunciarlo attraverso una nota stampa del consigliere regionale Enrico Tiero.
“Colgo l’occasione - annunciato il consigliere di FdI - per sottolineare l’importanza di un emendamento che abbiamo approvato in Consiglio regionale nell’ambito della proposta di legge ‘Misure per la semplificazione, modifiche a leggi regionali varie e disposizioni relative all’esecuzione degli impegni assunti con Governo’, grazie al quale sarà possibile assegnare circa 5,5 milioni di euro per il quartiere Sacida di Aprilia, quale ‘risarcimento’ per la presenza dell’impianto di trattamento rifiuti della Rida Ambiente.
Con questo emendamento infatti, verranno assegnati almeno il 50% dei benefit ambientali ai territori interessati dagli impianti, cambiando la precedente normativa che regolava il ristoro, limitandosi alla quota del 10%.
Si tratta di un’iniziativa importante per il territorio apriliano e che va incontro alle esigenze dei cittadini. I benefit ambientali devono essere distribuiti per ristorare tutti quei territori nei quali gli impianti generano disagi e credo che il provvedimento assunto vada proprio nella direzione giusta. Mi corre l’obbligo di ringraziare l’amministrazione Rocca per la sensibilità e la vicinanza che dimostra nei confronti del territorio. In particolare, grazie all’Assessore Fabrizio Ghera per aver presentato questo emendamento”.
Nel frattempo il Comune di Aprilia cerca di quantificare le somme dovute e mai versate all’ente dalla Rida Ambiente. Nelle scorse settimane è stato affidato l’incarico professionale all’ingegnere Giovanni Cavallo, il professionista che già sotto la giunta Terra aveva effettuato calcoli per quantificare il benefit, mai versato da Rida Ambiente al Comune perché ritenuto dalla stessa un tributo, sulla legittimità del quale ha chiesto al tribunale di esprimersi. Parallelamente l’ente ha proseguito la sua battaglia legale per accedere alle somme non versate negli anni.
All’esito dell’incarico, lo stesso aveva trasmesso una relazione tecnica che sulla base dei MUD dei conferitori, aveva ricostruito non solo l’importo esatto degli ammanchi pari al 4% di quanto pagato in tariffa da chi conferisce presso l’impianto di via Valcamonica e dovuto al comune che ospita la servitù, ma anche l’ammontare del benefit che l’ente, in base ai conteggi, stima sia stato pagato solo in parte, dunque al netto del conguaglio per le annualità 2010 -2017.
Stando alla relazione del consulente esterno, Rida Ambiente doveva al Comune di Aprilia 6 milioni 859 mila 287 euro, cifra che includeva somme già accertate per 4 milioni 725 mila 427 euro e una stima prudenziale di 2 milioni 133 mila 860 euro che erano ancora da accertare. Nel dettaglio i 4 milioni 725 mila 427 euro già accertati ed esigibili, includevano 1 milione 690 mila 382 euro di accertamenti per gli anni precedenti dal 2010 al 2017, 1 milione 844 mila 446 euro di integrazione conguaglio dei benefit per gli anni 2010-2017 e l’integrazione del benefit non versato nel 2018, per l’ammontare di 1 milione 190 mila 597 euro.
Gli importi aggiuntivi stimati in attesa di verifiche sulla base dei MUD e dei quantitativi di rifiuti conferiti, ammontavano a 2 milioni 133 mila 860 euro e includevano il benefit non versato per l’anno 2019, pari almeno a 950 mila euro, oltre all’integrazione del benefit per gli anni 2010-2017 di 915 mila 484 euro e 268 mila 376 euro a integrazione del benefit per l’anno 2018. Ora al tecnico spetterà calcolare le nuove somme, in attesa che il giudice si pronunci su un contenzioso che va avanti ormai da anni.
Francesca Cavallin
Tutti uniti contro la discarica che vuole il centrodestra a Sant’Apollonia
Parte il campolargo
Prove di campo largo anche ad Aprilia. Dopo mesi di silenzio i partiti ed i gruppi politici tornano a dare segnali di vita. In città parte ufficialmente il cantiere per la costruzione di quello che era il centrosinistra. Il terreno che vede l’avvicinamento le forze di area è quello dei rifiuti. In particolar modo il progetto di un deposito di rifiuti in località Sant’Apollonia vede in scena le prove di coalizione.
“Dalla destra uno schiaffo ad Aprilia: la discarica. Il messaggio arriva da: Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra, Movimento Cinque Stelle, Azione e Uniti per Aprilia. Cinque gruppi che sul terreno dei rifiuti e sulla questione ambientale mettono in campo il cosiddetto “Campo largo”.
“L’area Rifiuti della Regione Lazio ha finalmente chiarito la posizione dell’Ente sul tema: la discarica deve essere fatta ad Aprilia. Un chiarimento, scrive il neo cartello politico, che arriva dopo mesi di silenzio dal CentroDestra regionale, con l’assessore regionale Ghera (di Fratelli d’Italia) mai presentatosi inConsiglio comunale a riferire, con i vertici regionali dei partiti più votati della Città sempre in silenzio sul tema. E, soprattutto, una scelta che contraddice tutte le promesse fatte dalla destra alle periferie della Città. Il Presidente Rocca e il CentroDestra, alle ultime regionali, avevano fatto il pieno di voti ad Aprilia, soprattutto in periferia, e avevano promesso una rivoluzione. Hanno gettato la maschera e vogliono regalarci una discarica”.
Ilcommento finale è chiaro: “Una scelta che mortifica la Città e che non può essere taciuta. C’è ancora tempo, ma serve un netto cambio di direzione. La nostra Città non può essere usata solo come bacino di voti e di vane promesse”.
A poche ore dalla conferenza di servizio, ecco arrivare dunque la seconda presa di posizione politica sul tema. I rifiuti dunque riaccendono il dibattito politico cittadino. Dopo i due ex assessori della giunta Principi, Boi e Marchitti, che a stretto giro di posta hanno preso le distanze soprattutto dai loro ex alleati Fratelli d’Italia ecco il secondo intervento politico che vede di fatto la scesa in campo in città del centrosinistra oggi da molti definito Campolargo con Uniti per Aprilia (lista civica). A stretto giro di posta, in maniera autonoma, interviene anche Italia Viva.
“Come avevamo previsto a Marzo 2024, il 26/11/2024 la Regione Lazio è uscita allo scoperto e sta predisponendo tutto per fare la discarica ad Aprilia. Rimasto fuori dal comunicato stampa del cosiddetto campolargo perché, a quanto pare, Italia Viva non è stata contattata dai promotori dell’iniziativa. Giovannini dunque interviene in maniera autonoma e invita all’unità. Nella conferenza dei servizi di martedì, il Presidente Rocca e la sua Giunta, tramite una nota dell’area rifiuti della Regione Lazio hanno chiesto di rivedere la perimetrazione del vincolo paesaggistico, chiedendo di stralciare quella parte dove ricadrebbe la richiesta di realizzazione di una discarica, inlocalità Sant’Apollonia appunto.
“Per questo - annuncia Giovannini - investiremo i nostri rappresentanti in Regione per proporre un’interrogazione al fine di chiedere spiegazioni di questo atto anomalo di cui la Regione Lazio, presieduta da Rocca, se ne dovrà assumere la responsabilità politica.Per quanto riguarda il discorso sul deposito dei rifiuti che mancherebbe nella nostra Provincia, la Regione ha gli strumenti per individuare un’area e può adottarli senza problemi, quindi lo faccia senza andare ad alterare vincoli e tutele già precostituite per evitare di deturpare il territorio, difeso proprio per evitare danni ambientali. Oltre a ribadire, di nuovo, la nostra contrarietà a ogni forma di servitù e discarica per Aprilia, visto che già abbiamo dato tanto, auspichiamo che tutte le forze politiche Apriliane, di qualsiasi colore e schieramento, si uniscano, facendo fronte comune per salvaguardare il nostro territorio”. P.N.