La protesta di Baldo di FdI per il Natale sottotono
Lo spelacchio apriliano
I primi mesi di gestione commissariale regalano agli apriliani un Natale sottotono, senza luminarie per le tradizionali vie del centro, lasciando ai commercianti e ai quartieri e alle associazioni l’onere di riempire il vuoto con le loro iniziative. A peggiorare le cose, l’arrivo di un abete natalizio che in poche ore ha raccolto aspre critiche sui social, attirandosi il malcontento dei cittadini e dei commercianti. Nel coro di critiche, anche l’esponente di Fratelli d’Italia Edoardo Baldo, che ha contestato le scelte del commissario Paolo D’Attilio.
“Il periodo prenatalizio - sottolinea Baldo - rappresenta storicamente una preziosa vetrina per i commercianti del centro, costretti da anni a fare i conti con i grandi centri commerciali e con le più note multinazionali per il commercio elettronico. Compito dell’amministrazione comunale è sempre stato quello di supportarli con eventi, con allestimenti natalizi, attraverso tutte quelle iniziative volte a rendere il centro appetibile per i cittadini, dando loro l’opportunità di recuperare il gusto della passeggiata per le compere natalizie. L’albero di Natale appena collocato in piazza Roma e non a caso soprannominato lo spelacchio apriliano, incarna invece alla perfezione il grado di attenzione che l’amministrazione guidata dal commissario straordinario ripone non solo nei confronti dei commercianti e delle loro problematiche, ma anche verso i cittadini di Aprilia. L’emblema di una gestione fredda, distaccata, chiusa tra le quattro mura del palazzo nell’ipotesi più ottimistica, disattenta o addirittura noncurante dei bisogni principali di una città grande come quella di Aprilia, che negli anni passati ha compiuto anche nel periodo natalizio importanti sforzi per accrescere l’appetibilitá del centro a favore dei commercianti e in generale della città intera. Se amministrare un comune commissariato con freddezza chirurgica e distacco rappresenta a mio avviso una scelta errata, è certamente un errore ancora più grave ignorare quanto è stato fatto in passato. Perché il commissario ha deciso di utilizzare per gli allestimenti un abete dalle dubbie caratteristiche estetiche, quando da anni il Comune di Aprilia dispone di un albero che poteva essere installato a costo 0 dalla Multiservizi? Per quale motivo non ha ritenuto opportuno ascoltare e dove possibile accogliere le istanze dei cittadini? Le spese di questo pressapochismo ricadranno sulle spalle dei cittadini, peccato davvero per chi sperava in una passeggiata tra luci ed addobbi, ma per quest anno dovrà cambiare comune”.
Francesca Cavallin
Critici gli ex assessori Boi e Marchitti che avevano avuto rassicurazioni
Discarica, Rocca ha deciso
Dopo mesi di silenzi la politica apriliana è tornata a parlare. Dopo mesi di attesa e di bocche cucite, a dire la verità qualcosa è uscito ma neanche da arrivare ad un minimo sindacale, ecco che le forze politiche riaccendono i motori. Lo hanno fatto sulla questione ambientale, Precisamente sulla vicenda del progetto di deposito di rifiuti di Sant’Apollonia.
I primi ad intervenire dopo la conferenza di servizio trasmessa in aula consiliare è stata la coppia di ex assessori Boi-Marchitti.
“Un fatto che riteniamo molto grave - commentano in una nota congiunta gli ex assessori all’urbanistica e all’ambiente della giunta Principi, Roberto Boi e Vittorio Marchitti - mentre la stessa Direzione Regionale tace sulla procedura per cui abbiamo ricevuto fondi PNRR che dovrebbero essere impiegati proprio per la bonifica di quei luoghi su cui sorgeva la vecchia discarica di Aprilia fino al 1988. Ci chiediamo se l’assessore regionale di riferimento, Fabrizio Ghera, sia a conoscenza del contenuto di questa nota e la condivida, se conosca la reale situazione dell’impiantistica sul nostro territorio - dicono Marchitti e Boi - ed i motivi del nostro parere contrario in Consiglio Comunale.
Ci chiediamo se stavolta l’assessore batterà un colpo o rimarrà ancora una volta in silenzio su questa problematica, come del resto tutto il partito di Fratelli d’Italia a livello provinciale”.
La prima reazione politica alla conferenza dei servizi dunque è della coppia Boi-Marchitti che battendo sul tempo gli altri ha criticato l’atteggiamento delle politiche sovracomunali sui temi ambientali.
“Sapevamo che la dichiarazione di notevole interesse pubblico della Campagna Romana approvata dal nostro Consiglio Comunale a maggioranza nel dicembre scorso, con l’astensione dell’opposizione di Aprilia Civica, sarebbe stata una delle armi più importanti per difendere il nostro territorio dall’ennesima aggressione, aggiungono i due ex assessori, il riconoscimento del nostro lavoro, arrivato con la pronuncia del Ministero della Cultura questa estate, esclude infatti la possibilità di nuovi impianti di trattamento rifiuti nel perimetro interessato dal vincolo di tutela della Campagna Romana. Giova qui ricordare che nei nostri atti abbiamo denunciato a più riprese l’altissimo carico ambientale che già soffriamo,
Ma certo non potevamo immaginare un intervento così a gamba tesa dell’area Rifiuti nella Regione Lazio, che in piena Conferenza di Servizi, con un procedimento di PAUR in corso, chiede di “rivedere la perimetrazione, eventualmente escludendo l’ambito interessato dall’intervento in questione, ovvero di integrare la normativa tecnica facendo salvi gli interventi le cui procedure di autorizzazione sono in corso”, considerando, di fatto, il progetto presentato su Aprilia da un privato, l’unico impianto possibile da realizzare per un deposito di rifiuti atto a garantire l’autosufficienza dell’ATO di Latina, mentre in realtà tutti sappiamo che servirebbe coprire un fabbisogno ben più ampio di quello della provincia di Latina”.
L’ultima stoccata ha una chiara direzione politica.
“Ci chiediamo - chiosano i due -se stavolta l’Assessore batterà un colpo o rimarrà ancora una volta in silenzio su questa problematica, come del resto tutto il partito di Fratelli d’Italia a livello provinciale”.
P.N.