Assisteremo alla sua apertura, ma da sopra una nuvola!
Teatro di Pomezia
Cantiere Teatro di Pomezia senza pace. Lavori abbandonati, ripresi, sospesi; abbandonati ancora, ancora ripresi. Una storia travagliata e senza fine e per motivazioni diverse, a volte vere, sostanziose, con ragione, altre volte artefatte, speculative: penuria di materiali, aumenti non previsti di costi, utilizzo per altri scopi...
Ora, tra il 15 e il 19 aprile 2024, dopo aver pulito l’intorno dalle erbacce e dalle immondizie – c’era di tutto: dalle plastiche al legname marcito, alle vecchie tegole – e sradicato alcuni alberi (un pioppo, si dice, un ulivo. Ma non c’era modo di salvarli?), hanno riaperto, su via Fratelli Bandiera, una seconda entrata (la prima è su via Virgilio inizio via Cincinnato) e piantato un nuovo cartello: Ditta R. T. I. Albarelli Walter S.r.l.; importo, stanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: 5.870.393, 64 Euro; fine dei lavori – definitivi? - entro il 30 marzo 2026.
Scetticismo giustificato nei cittadini. Abbiamo sostato per una mezzora lungo la rete a guardare le macchine al lavoro e ad ascoltare i commenti di chiunque passava e si soffermava a leggere il cartello. Solo ironie e risate amare.
«Stavolta termineranno veramente?» Risposta sarcastica del vecchietto con cane a guinzaglio: «Sì, si, i soldi termineranno, anche stavolta, stia certo, ma non i lavori!»
Una signora dice di abitarci vicino, di fronte: «Finiranno il Teatro? Beato chi ci crede. Sono trent’anni e passa e ne ho viste e sentite di tutti i colori. C’è chi ancora oggi vuole al suo posto il mercato coperto e chi, addirittura, mutuarlo in moschea!» «Ma dai! Veronica ci farà il miracolo?» «Ma che ce l’hai con le donne?» «No, no! Forse è più brava degli uomini». «Forse. Vedremo. Finora ha pasticciato e traballato».
Tutti discorsi e commenti del genere, spesso intercalati da voci impronunciabili per motivi di decenza. Nessuno, insomma, ad essere entusiasta e sicuro che finalmente il Teatro sarà realizzato.
Ed hanno ragione. Noi (ex del quotidiano Avvenire) e il dott. Franco Di Filippo (ex corrispondente del quotidiano Il Tempo) siamo tra i pochi sopravvissuti del gruppetto di “folli” che si è da sempre battuto perché l’opera venisse alla luce, perché finalmente Pomezia avesse il suo Teatro polivalente e l’ambiente idoneo perché si facesse cultura, esposizioni, mostre, convegni. Quanti articoli abbiamo scritto in proposito: su Il Pontino nuovo, su Avvenire, su Pomezia-Notizie, altrove. Noi che abbiamo prodotto opere per il teatro - La mania del coltello (1963), Dialoghi all’esca (1989, lavoro che piaceva a Indro Montanelli), Pregiudizi e leziosaggini (2008), Silvìna Òlnaro (2009, prima edizione, seconda 2010) - avevamo sperato di vederla in attività e bella la struttura, decisi perfino a brigare pur di ottenere la tessera numero uno degli abbonati ad assistere al suo primo spettacolo. Un sogno. Nel 2026, e sempre che, stavolta, si realizzi il miracolo, noi, data l’età, forse assisteremo alla sua apertura in lontananza, anche noi sorridenti e beffardi, forse sì, ma da …sopra una nuvola!
Domenico Defelice
Il Club Alfisti Romani hanno fatto visita al museo dell’Aeronautica di Bracciano
Sulle ali della storia
Domenica 21 aprile 2024: 55° Raduno Alfa Romeo del Club Alfisti Romani con la visita al Museo Storico dell’Aeronautica Militare a Vigna di Valle Bracciano
Ma ecco il resoconto del presidente del club Marco Vita.
“Grande partecipazione dei nostri soci che ancora una volta hanno presenziato al nostro raduno con le loro stupende Alfa Romeo sia storiche che moderne. Abbiamo passato un’altra giornata insieme a quella che ormai consideriamo una seconda famiglia, quella degli alfisti.
L’area museale ben curata e la nostra ottima guida messa a disposizione dal MUSAM hanno completato questa gita fuori porta davvero bella.
Una citazione particolare va fatta al nostro collaboratore Michael Locchi, il quale è stato ideatore e organizzatore di questo evento.
Come sempre siamo pronti e carichi per il prossimo raduno targato Club Alfisti Romani”.
A.S.
Interventi dei Carabinieri
I Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato un 41enne romeno, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Più nel dettaglio, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, impegnati in un servizio perlustrativo, nel transitare a Torvajanica sul Lungomare delle Meduse hanno deciso di eseguire un controllo di un’autovettura di grossa cilindrata condotta dal 41enne che viaggiava con a bordo due connazionali. L’uomo, sprovvisto di patente di guida, di documenti d’identità e di assicurazione, si dava improvvisamente alla fuga, dando inizio ad un inseguimento lungo la via Pontina e la via Nettunense, venendo poi bloccato ed arrestato a Campo di Carne.
Ancora, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, a poche ore di distanza dal primo arresto, nel transitare a Pomezia in via Ugo la Malfa, hanno arrestato un 20enne italiano gravemente indiziato del reato di detenzioni ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, infatti, entrando nel complesso di case popolari di via Ugo la Malfa, hanno notato il ragazzo a piedi in atteggiamento sospetto e, a seguito di perquisizione estesa anche alla propria abitazione, hanno rinvenuto un involucro di cocaina dal peso di 5 g, due involucri di crack dal peso di 8 g e ulteriori 20 dosi di crack del peso complessivo di 4 g, già suddivise per la vendita.
Infine il ragazzo era in possesso di un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento e quasi 3.000 euro in contanti, verosimile provento dell’attività di spaccio.
Entrambi gli indagati sono stati poi condotti presso le aule dei Tribunali di Latina e di Velletri, che hanno convalidato gli arresti.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati devono considerarsi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.
Comunicato Stampa