Caustico il segretario di Azione Pomezia Mario Borgo Caratti sull’operato del Primo Cittadino in questi due anni di governo
“I fallimenti della sindaca Felici”
Abbiamo incontrato Mario Borgo Caratti segretario di Azione Pomezia, e con lui abbiamo parlato sia di problemi amministrativi che politici che riguardano la nostra città
- Come giudica l’operato della maggioranza di centro destra?
“Il giudizio è negativo. In poco meno di un anno dal suo insediamento la sindaca Felici non può vantare il conseguimento di alcun risultato positivo per la città. Ha difeso strenuamente per mesi l’acquisto dell’immobile di via dei Castelli Romani, nonostante l’opposizione delle forze di minoranza, di pezzi della sua maggioranza e di buona parte dell’opinione pubblica, per poi accorgersi all’ultimo momento della scarsa solidità finanziaria delle società venditrici e, quindi, rinunciarvi poco prima della stipula del contratto. Ha fatto revocare, con motivazioni molto deboli, la delibera approvata dalla precedente amministrazione, che vincolava alcune aree del territorio sede di importanti monumenti naturali. Ha fatto approvare un bilancio di previsione in cui si promettono opere e servizi in assenza di fonti di finanziamento certe e che non risponde ai richiami dei Revisori dei Conti circa il contenimento dell’esposizione debitoria e il potenziamento della riscossione dei tributi. In linea con l’opinione prevalente nel suo partito, ha svilito la commemorazione dell’anniversario della Liberazione, dapprima non concedendo all’Anpi e al Comitato 25 Aprile, la piazza principale della città, fatto mai verificatosi nella storia di Pomezia, poi con un discorso pronunciato davanti al monumento ai caduti, nel quale non ha mai fatto cenno alla lotta dei partigiani contro il nazifascismo, derubricando il 25 aprile a data nella quale ha avuto fine la 2^ guerra mondiale, compiendo in tal modo un’opera di revisionismo storico”.
- Ultimamente vi è stato un incontro tra le forze di opposizione. È una prova generale di un futuro campo largo?
“E’ prematuro parlare di un accordo tra le forze di opposizione. Quella di venerdì 19 aprile è stata una manifestazione nella quale è stato espresso un forte dissenso verso l’operato dell’amministrazione Felici. E’ stato gettato sicuramente un seme, a cui dovrà seguire la definizione di regole necessarie alla convivenza tra forze diverse, per evitare tentativi di prevaricazione. Fatto ciò si potrà avviare il confronto di idee sulla città. Pur essendo forze diverse per valori e riferimenti culturali, ambiscono tutte senza alcun dubbio a rendere migliore la nostra città. Sono sicuro che il confronto farà cadere i residui di diffidenza che tuttora permangono e sarà l’occasione per dimostrare che le idee che le uniscono sono più numerose di quelle che le dividono”.
- Azione si sente rappresentata in consiglio comunale dai consiglieri del PD?
“Prima di rispondere a questa domanda vorrei fare una premessa. La legge elettorale per l’elezione del sindaco e dei consiglieri comunali stabilisce che il numero di seggi assegnato ad un gruppo di liste è determinato dalla somma dei voti delle singole liste. Questo vuol dire che i voti delle liste minori del gruppo non vanno dispersi ma concorrono a far eleggere i candidati delle liste maggiori. E’ esattamente quello che è successo un anno fa a Pomezia nella coalizione che sosteneva Eleonora Napolitano. Sottratta la candidata sindaca, i voti di Pomezia sul serio, Pomezia in testa e PSI hanno contribuito a far eleggere almeno l’ultimo degli eletti della lista del PD. Nonostante ciò, poche sono state in questo anno le occasioni di confronto con i consiglieri del PD. Azione si sarebbe aspettata un maggior coinvolgimento nelle decisioni da assumere in Consiglio comunale e, soprattutto, una maggiore condivisione delle informazioni. L’auspicio è che da qui in poi l’interlocuzione migliori”.
- In generale quali sono le priorità della città che vanno affrontate?
“Innanzitutto il potenziamento del servizio di riscossione dei tributi, perché senza risorse non si possono programmare né opere né servizi. Sicuramente la redazione di un piano urbanistico generale che metta ordine al caos del territorio, recuperi l’esistente attraverso progetti di rigenerazione urbana capaci di contenere gli effetti dei cambiamenti climatici e limiti il più possibile il consumo di ulteriore suolo. Poi il rilancio del comparto produttivo della nostra città. Riguardo quest’ultimo punto devo riconoscere alla Sindaca Felici di aver compiuto un primo passo importante: l’aver riunito intorno ad un tavolo Comune, Governo, Regione Lazio, imprenditori e sindacati. Solo attraverso una collaborazione stretta tra questi attori e l’uso oculato delle risorse pubbliche e private, si possono infatti determinare le condizioni per lo sviluppo produttivo del territorio e per un incremento delle occasioni di lavoro”.
A.S.