Ormai è diventata una tradizione natalizia l’iniziativa del Rotary Club
Generi alimentari per la Caritas
Il 23 dicembre 2022 ha visto rinnovarsi il proficuo sodalizio tra il Rotary Club Costa Neroniana e la Caritas Parrocchiale “M. Teresa di Calcutta” di Anzio presso la chiesa di Ss. Pio e Antonio.
Difatti nella mattinata il Rotary Club Costa Neroniana ha consegnato diversi generi alimentari in occasione del periodo natalizio: ormai si può definire una vera e propria tradizione per il Club.
Il service è stato reso possibile grazie ai numerosi amici del Rotary Club Costa Neroniana che si sono adoperati con molte donazioni che consentiranno di dare un aiuto concreto alle persone in difficoltà che si rivolgono alla Caritas.
Ringraziando tutti i donatori amici del Club in questa occasione si deve sottolineare il ruolo di un’azienda che è da sempre vicina al Club: si tratta della Essedue Group S.r.l. che importa e distribuisce elettromedicali e prodotti monouso per sala operatoria; attualmente ha la rappresentanza di numerose aziende e multinazionali leader di mercato. Il ringraziamento va soprattutto ai dipendenti dell’Azienda che hanno contribuito concretamente alla raccolta degli alimenti che saranno distribuiti ai meno fortunati.
Il Rotary Club Costa Neroniana è sempre disponibile a raccogliere l’appello dei più bisognosi e con la Caritas fornire un aiuto tangibile e concreto.
Per inquadrare il ruolo della Caritas basta riportare l’esemplificativo art. 1 del proprio statuto: “La Caritas Italiana è l’organismo pastorale costituito dalla Conferenza Episcopale Italiana al fine di promuovere, anche in collaborazione con altri organismi, la testimonianza della carità della comunità ecclesiale italiana, in forme consone ai tempi e ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica.”
Proprio in riferimento alla situazione della povertà in Italia è interessante leggere il rapporto 2022 su povertà ed esclusione sociale dal titolo “L’anello debole” divulgato in occasione della Giornata internazionale di lotta alla povertà (17 ottobre) dalla Caritas Italiana.
La fonte delle informazioni è rappresentata, oltre che dai dati ufficiali Istat, dai quasi 2.800 Centri di Ascolto Caritas su tutto il territorio nazionale. Dati preoccupanti che mettono in relazione l’evoluzione della povertà anche in termini intergenerazionali: il rapporto entra molto nel dettaglio della situazione odierna, sulle cause e sulle possibili soluzioni per contrastare la povertà.
Il Rotary, per la sua storia, è sensibile alla problematica citata e con questi service cerca, insieme a tante altre associazioni e volontari, di fare la propria parte senza girare le spalle a chi ne ha più bisogno. Per il Rotary Club Costa Neroniana era presente, con alcuni soci e volontari, il Presidente, Gilberto Zampighi, che ha consegnato i generi alimentari sottolineando ed evidenziando i numerosi amici del Club che hanno contribuito alla raccolta dei beni. Inoltre ha ringraziato la Caritas di Anzio rappresentata dalla coordinatrice, Palmira Federici, per il lavoro svolto e che svolge quotidianamente per aiutare chi ne ha bisogno; ringraziamento esteso anche a Padre Paolo Cirina, parroco della Chiesa, e a tutte le persone che si adoperano all’interno della Caritas.
Il Rotary Club Costa Neroniana è sempre in prima linea quando si tratta di aiutare: con ogni mezzo e capacità che può mettere in campo cerca di coinvolgere e di sensibilizzare più persone possibili.
“Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno” disse Madre Teresa di Calcutta. È difficile trovare parole migliori di queste per esprimere che ognuno di noi è chiamato a fare ciò che può.
Decidere di aiutare gli altri è la presa di coscienza che un gesto può cambiare in meglio la vita delle persone e che un aiuto concreto può essere un valore sociale ed umanitario.
Una gioia è reale soltanto se è condivisa.
Rotary Club Costa Neroniana
La Regione Lazio chiede di costituirsi parte civile
Operazione Tritone
È stata aggiornata al 9 gennaio l’udienza preliminare per esaminare la richiesta di rinvio a giudizio per i 65 indagati nell’ambito della maxi inchiesta “Tritone”, sfociata in un blitz con il quale, lo scorso 17 febbraio, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno sgominato la locale di ‘ndrangheta radicata ad Anzio e Nettuno, meglio conosciuta come “distaccamento” della locale di Santa Cristina d’Aspromonte (in provincia di Reggio Calabria) e di Guardavalle (in provincia di Catanzaro).
La Regione Lazio, che ha partecipato all’udienza attraverso la propria avvocatura, ha chiesto di costituirsi parte civile nel processo e l’udienza fissata dal gup Roberto Saulino, visto il numero degli indagati, è stata aggiornata al prossimo 9 gennaio. A darne notizia è Gianpiero Cioffredi, presidente dell’Osservatorio per la sicurezza e la legalità della regione.
L’affidamento della gestione di Anzio e Nettuno a commissioni straordinarie
Dopo il lavoro delle commissioni d’accesso, nominate dall’allora prefetto - oggi ministro - Matteo Piantedosi, sulle due cittadine del litorale sud di Roma, il quinto Consiglio dei ministri, riunitosi il 21 novembre, ha deliberato - a norma dell’articolo 143 del decreto legislativo del 18 agosto 2000, n. 267 - lo scioglimento del Comune di Anzio e affidato la gestione dei due comuni, Anzio e Nettuno (quest’ultimo già sciolto lo scorso 30 giugno a seguito della caduta del centrodestra al governo, per la mancata approvazione del bilancio, ndr) ad una commissione straordinaria, per un periodo di diciotto mesi.
I reati contestati
Tra le ipotesi di reato contestate dai pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, Giovanni Musarò, Francesco Minisci e Alessandra Fini, l’associazione di stampo mafioso, il traffico internazionale di stupefacenti, l’estorsione aggravata, l’intestazione fittizia di beni, il traffico illecito di rifiuti e la detenzione illegale d’arma da fuoco.
Le infiltrazioni nelle istituzioni locali
L’operazione “Tritone” ha peraltro messo in luce il potere di condizionamento mafioso rispetto alle istituzioni locali, rilevando influenze durante le campagne elettorali che hanno portato all’elezione a sindaco di Candido De Angelis ad Anzio e di Alessandro Coppola a Nettuno.
“Dalle carte dell’inchiesta Tritone emerge uno scenario terrificante nel quale la ‘ndrangheta ha costruito negli anni un potere di condizionamento della convivenza democratica nel territorio di Anzio e Nettuno, che richiede un risveglio delle coscienze ed un protagonismo dei cittadini nel contrasto alle mafie.
Anzio e Nettuno non sono solo questo, sono comuni ricchi di umanità, operosità ed energie positive che la Regione Lazio con la richiesta di Costituzione di Parte Civile vuole rappresentare durante il processo insieme al nostro convinto sostegno all’azione degli apparati investigativi” - ha dichiarato Cioffredi.
di Laura Petrarca
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