Oggi si confonde la realtà con l’irrealtà
La pandemia social
L’umanità-smartphone tende sempre più a confondere la realtà con l’irrealtà: l’irrealtà del virtuale tracima e occupa la realtà reale; il confine fra le due dimensioni (reale ed irreale) si fa labile, permeabile, simbiotico, fluido. Anche la recente drammatica storia di Casal Palocco può venir letto come un effetto perverso di queste trasposizioni fra materiale e virtuale…. I servizi tv ci mostrano i cinque continuare a filmare, dopo il devastante impatto per soddisfare la ‘domanda’ dei loro ‘follower’. Si parla di uso di cannabinoidi, c’è chi avanza l’ipotesi di una qualche patologia psichiatrica (anche se sarebbe magari più giusto parlare di a-patologia). Però, recintare’ questo caso all’interno della patologia specifica, circoscriverla all’uso di stupefacenti, incasellarla nell’anomalia individuale forse sarebbe plausibile a fini giudiziari, ma risulta estremamente riduttivo. A me sembra, invece, di trovarsi di fronte a persone ben integrate e in sintonia con lo Spirito dei tempi; non sono deformazioni, conoscono bene i meccanismi mercantili dei social, sono ben inseriti nel nuovo sistema produttivo, sanno trarre profitto dall’esibizionismo narcisistico muovendosi molto bene nei meccanismi fluidi dei nuovi mercati del neo capitalismo immateriale e post produttivo. Costituivano una società (a responsabilità limitata se non vado errato), con una denominazione societaria (The Borderline, denominazione da DSM, che significa appunto chi sta sul confine fra realtà e irrealtà, fra follia e non follia). Una azienda che trae un non disprezzabile profitto dal narcisismo, dalle esibizioni estreme gettate nei nuovi mercati fluidi della virtualità: un affare che, pare, fatturi attorno ai 190.000 euro l’anno e che investiva noleggiando -sembra- a più di 1000 euro al giorno, automobili mostruose “che valgono un mijardo, non come la macchinetta tua presa al supermercato…”, come diceva qualche tempo prima, filmandosi, uno degli youtuber. Non sono quindi singoli casi disperati, schegge più o meno impazzite,vaganti nell’etere social; il loro mercato ha una platea di quasi 600.000 persone: seicento mila follower, come si dice nel gergo della pandemia tecnologica; e, sembra, centinaia di milioni di click. Una nuova edizione del vecchio intrecciarsi di domanda offerta, che sta facendo precipitare intere generazioni nel baratro di uno sciocchezzaio che limita le facoltà cognitive, affettive ed emotive.
La gioventù ai tempi dei social si trova a vivere in Italia -e un po’ ovunque- delle condizioni drammaticamente particolari: carenza di prospettive e progettualità, blocco dell’ascensore sociale, vacuità valoriale, futuro drammaticamente incerto, fine del lavoro come etica e come possibilità, inadeguatezza relazionale …, spetterà agli inquirenti e alla magistratura valutare gli aspetti giudiziari e le eventuali rilevanze di patologia psichiatrica (sarebbe forse il caso di dire a-patologia psichiatrica). Ma occorre seguire anche la via dei soldi e del profitto che fa da substrato all’evento drammatico e luttuoso di Casal Palocco e agli altri eventi luttuosi e dolorosi che la cronaca ci racconta, connessi all’abuso social e del videogaming. Problematico è anche il ‘che fare’ per contrastare questo sbrodolamento fra realtà e irrealtà, fra virtuale e reale: un problema socio educativo (economico) e culturale di massa. Considerato che né scuola né famiglia riescono ad arginare e selezionare la planetaria mole di informazioni e de-formazioni circolanti nei vari social, playecccon il loro carico di scadimento umano, occorrono delle normative, prescrizioni e dei vincoli: una architettura normativa focalizzata sui social per contrastare la loro connaturata deregolazione. Bene per le misure restrittive che sono state prese a livello di codice stradale, ma si tratta di misure che non si pongono in un orizzonte sociale ed educativo, morale e culturale. Dare alla scuola delle specifiche competenze di ‘razionalizzazione’ in materia social, rivedere la questione dell’affitto di super bolidi, mettere dei paletti agli accessi pubblicitari, istituire un albo (etico) degli youtuber, controllare, con delle nuove fattispecie di reato, gli accessi, redigere un codice di comportamento ecc. Qualcuno potrebbe sostenere che si limitano le ‘libertà’ e che certe misure rasenterebbero lo ‘Stato Etico’ ecc., forse, ma qui si tratta di tutelare intere generazioni.
Giuseppe Chitarrini
Dal 4 all’8 luglio al Forte Sangallo il festival internazionale del cortometraggio
Tracce cinematografiche Film Fest
L’associazione di promozione sociale “Tracce Cinematografiche Film Fest APS”, è lieta di informare che da martedì 4 luglio a domenica 9 luglio, ore 21.00, anche quest’anno come da tradizione presso la suggestiva sede del Forte Sangallo di Nettuno, bene architettonico di alto valore culturale inserito nella rete delle dimore storiche della Regione Lazio, si svolgerà, “Tracce Cinematografiche Film Fest”, festival internazionale del cortometraggio, giunto alla sua dodicesima edizione.
Questo Festival, a rilevante impatto culturale, artistico e sociale, autonomo ed indipendente, ha sempre fatto dell’originalità, della fruibilità, della ricchezza culturale, della poesia e dell’emotività, del respiro e della visione estera, i propri tratti caratteristici, ed è divenuto ormai un evento dotato di una propria forza e riconoscibilità, in cui ci si emoziona grazie alla potente forza della narrazione cinematografica declinata in un’ottica psicosociale ed etnografica.
Un risultato raggiunto in virtù della forza narrativa dei cortometraggi oggetto di proiezione, ma anche, e soprattutto, dell’impegno volontario, gratuito e competente dei suoi volontari e del suo Staff, specie se si considera che viene realizzato senza alcun tipo di finanziamento. Può dirsi, quindi, orgogliosamente ed artigianalmente “no red carpet”.
Per le 4 sezioni del Festival in concorso (animazione, free, social e videoclip), a fronte dei circa 1000 cortometraggi pervenuti, l’organizzazione ha scelto le opere finaliste e vincitrici, considerate valide ai fini della promozione della conoscenza e della comprensione di culture altre rispetto a quella italiana, risultato raggiunto avendo decentrato il proprio punto di vista, favorito la riflessione sociale e lo spirito critico, facilitato il riconoscimento empatico e la vicinanza emotiva, attraverso l’eclettismo e la sinestesia delle arti, realizzando, così, un sincretismo fra poesia e cinema.
La novità di quest’anno è l’istituzione del Premio per il Miglior Reportage Sociale, dedicato alla Memoria di Antonio Taurelli, concittadino illustre recentemente scomparso che, animato da partigiano spirito antifascista, ha lottato al fianco degli Alleati ed è stato testimone dello sbarco alleato avvenuto il 22 gennaio 1944 sulle coste di Anzio e Nettuno. Antonio Taurelli ha altresì promosso in vita un premio nelle scuole di Nettuno ed Anzio per sostenere il valore del ricordo della guerra sui nostri territori e, puntualmente, ogni anniversario dello Sbarco ha onorato i caduti suoi commilitoni Alleati nel Cimitero Monumentale Statunitense di Nettuno, pertanto in data 6/6/2023 è stata deliberata dal Comune di Nettuno l’intitolazione allo stesso del plesso scolastico della località di Piscina Cardillo.
L’organizzazione del Festival, quindi, ha fortemente voluto questo Premio, che si aggiunge agli altri, tra cui il Premio Mediterraneo, per riconoscere la centralità sociale del documentario da cui deriva e su cui s’innesta la sensibilità delle scelte che orientano l’organizzazione nel costruire il palinsesto.
Sabato 8 luglio, dunque, alle ore 21.00 si svolgerà un evento speciale, importante e particolarmente significativo, dotato di grande impatto simbolico, poiché il Premio Antonio Taurelli per il Miglior Reportage Sociale sarà consegnato a Domenico Iannacone.
Domenico Iannacone è giornalista e regista RAI, autore di reportage sociali dall’alto valore culturale ed umano, il cui filo conduttore è una narrazione accogliente e non giudicante, incuriosita e partecipe, ma mai invadente o umiliante, di chi riesce ad accompagnare, mettendosi al fianco del soggetto o dei soggetti protagonisti, con autenticità, rispetto e semplicità, perché immune dalla voglia di spettacolarizzare l’altro spogliandolo della propria profondità. Da ciò scaturiscono un dialogo e una relazione franchi, onesti e genuini, tramite cui emergono la dignità, la sacralità e la ricchezza emotiva delle persone che condividono la propria storia, tenendo assieme le proprie fragilità e le proprie risorse attraverso una spirale narrativa e visiva che tocca le marginalità quotidiane in cui siamo immersi, consentendoci di riuscire a metterle a fuoco, vedendo con gli occhi trasformativi dell’empatia.
Fra i lavori di Domenico Iannacone, si ricordano “Il sillabario delle emozioni” (2022), “Che ci faccio qui” (2019), “I Dieci Comandamenti” (2013-2018), che gli è valso due volte il Premio “Ilaria Alpi” e il Premio come “migliore TV d’autore dell’anno”. Precedentemente aveva già vinto altre tre volte il Premio “Ilaria Alpi”, nella sezione miglior reportage italiano lungo, nel 2008 con “Il Terzo Mondo” e nel 2010 con “Il Progetto, storia di un’Italia incosciente”, nel 2011 con “Evasori”.
In occasione della consegna del premio, la serata dell’8 luglio, presente Domenico Iannacone, sarà centrata sulla proiezione di “Ogni santo giorno: capitolo 1”, contemporaneamente reportage di denuncia sullo sfruttamento, sulla riduzione in schiavitù e sull’oppressione del lavoro dei più fragili nelle campagne, ma simultaneamente anche testimonianza di chi, invisibile, marginale e precario a sua volta, compie quotidianamente gesti d’amore prendendosi cura degli altri in una forma di lotta comune per l’esistenza.
Nella serata inaugurale di martedì 4 luglio e nelle altre serate di mercoledì 5 luglio e venerdì 7 luglio oltre alla proiezione dei cortometraggi finalisti, ci saranno altri eventi speciali, come la proiezione di un lavoro autoriale di Cecilia Mangini, prima documentarista italiana, scomparsa nel 2021; una breve retrospettiva delle edizioni precedenti e, giovedì 6 luglio, uno spettacolo teatrale nella forma espressiva del monologo in un unico atto sulla figura di Paolina Leopardi.
Domenica 9 luglio vedrà la proiezione e la premiazione dei cortometraggi vincitori e la visione di un cortometraggio proveniente dal Mac Fest di Cava de’ Tirreni (SA), festival con cui da quest’anno è stato sancito un gemellaggio.
Sul sito www.traccecinematografichefilmfest.it maggiori informazioni e l’elenco completo dei corti ammessi, dei corti finalisti, dei corti vincitori e delle menzioni speciali. L’ingresso, come sempre, è libero e gratuito.
Lo Staff Di Tracce
Cinematografiche Film Fest
Selezione ausiliari
E’ stata avviata una selezione per l’inserimento in organico di tre ausiliari della sosta da parte della Poseidon Srl, Società in-house del Comune di Nettuno.
Le risorse saranno impiegate nei servizi relativi e connessi alla gestione dei parcheggi pubblici, in qualità di addetti al controllo della sosta.
Si richiedono pertanto capacità professionali e conoscenza della normativa di settore al fine di poter svolgere le funzioni di prevenzione ed accertamento di tutte le violazioni in materia di sosta o di fermata. Il lavoratore deve avere attitudine e propensione a porsi al servizio dell’utente finale, in quanto a lui potranno far riferimento cittadini, turisti ed avventori del Comune di Nettuno anche per informazioni relative all’accoglienza. Il candidato deve essere in grado di interpretare nel modo corretto le richieste dell’utente finale, e lavorare in gruppo con colleghi, responsabili e altri organi dell’Azienda, del comando di Polizia Locale e del Comune di Nettuno.
L’avviso completo e il modello di domanda per partecipare alla selezione sono reperibili sul portale trasparenza del sito internet della società all’indirizzo https://poseidonsrl.etrasparenza.it/archivio22_bandi-di-concorso_0_18641_639_1.html
Le domande potranno essere inviate entro le ore 12 del 3 luglio 2023 o via pec all’indirizzo poseidon_nettuno@pec.it o a mano e in busta chiusa presso l’Ufficio di Segreteria della Poseidon Srl in viale Matteotti 37 (all’interno del Palazzo Comunale) dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30.
Città di Nettuno