Alla Brigata Informazioni Tattiche dell’Esercito
Donazione di sangue
È stata una giornata all’insegna della solidarietà presso la caserma Santa Barbara di Anzio dove gli uomini e le donne della Brigata Informazioni Tattiche hanno aderito alla donazione di sangue in collaborazione con l’Organizzazione di Volontariato EmaRoma a favore dei pazienti politrasfusi del Policlinico Tor Vergata.
All’interno dell’autoemoteca del Centro Regionale Sangue Lazio, le donazioni dei militari sono state raccolte dal personale sanitario dell’equipe del prof. Gaspare Adorno, Direttore dell’Unità Operativa Semplice – Dipartimento di Medicina Trasfusionale del Policlinico Tor Vergata e dal personale dell’associazione, guidato da Paola Dorascenzi.
L’importante giornata dedicata alla donazione nasce dalla consolidata collaborazione tra EmaRoma, associazione di donatori volontari di sangue che si occupa della raccolta nei centri esterni per contrastare la carenza di scorte ormai endemica, e la Brigata Informazioni Tattiche.
Il prezioso contributo ha consentito di raccogliere diverse unità di sangue, fondamentale nel periodo estivo, in cui si registra una maggiore carenza di scorte ematiche a livello nazionale. I militari della BIT, mossi dai valori fondanti dell’Esercito Italiano, hanno inteso così compiere un gesto di vicinanza alla popolazione e alle istituzioni del territorio.
Ten. Col. Pietro Battisti
Maestosa manifestazione del centenario dell’Aeronautica a Pratica di Mare
In volo verso il futuro
E’ invalsa da anni la narrazione che una Forza Armata debba nascondersi dietro il suo ruolo di operatore umanitario e di soccorso civile perché la sua funzione sia pienamente riconosciuta e apprezzata politicamente; eppure la Costituzione, la storia e la logica affidano ai cittadini in armi l’onereprimariodella difesa della Patria. La stessa narrazione è contro le armi e contro le alleanze militari nell’inutile difesa di un pacifismo che ha diritto di esistere solo nelle omelie dei Papi ma che non ha mai costituito la tesi vincente nella storia dei popoli. Le manifestazioni spontanee e massicce di attaccamento nei confronti delle Forze Armate dimostrano però quanto sia sterile e perdente l’antimilitarismo camuffato da spauracchio posto a difesa della Pace, di quella pace che le Forze Armate sono deputate a difendere.
Il centesimo anniversario dalla fondazione dell’Aeronautica Militare ha costituito e continuerà a costituire per tutto il 2023 un bellissimo esempio di amore degli Italiani verso la forza armata dell’aria. Il 16, 17 e 18 giugno nell’aeroporto militare Mario de Bernardi di Pratica di Mare, che con i suoi 830 ettari è uno dei siti aeroportuali di più grandi d’Europa. Si è tenuta una grandiosa manifestazione statica e dinamica che ha inteso sintetizzare l’Aeronautica di ieri e di oggi, impegnata nel suo volo verso un domani che la vedrà interprete essenziale nel suo ruolo duale di artefice di sicurezza e di strumento nazionale ed internazionale di supporto sociale. Il giorno 18 ha costituito il momento clou della manifestazione con la partecipazione del Capo dello Stato e di tutte le autorità di governo e militari ed una presenza di oltre centomila cittadini costituendo così la manifestazione italiana a carattere militare più partecipata di sempre esclusi i raduni degli Alpini. La componente statica ha schierato nei due hangar una mostra di funzioni operative e di soluzioni tecnologiche,mentresull’immenso piazzale antistanti i due grandi hangar decine di aerei ed elicotteri di ogni tipo in dotazione all’Aeronautica Militare raccontavano le modalità per ricoprire i diversi ruoli militari tattici e strategici ma anche per assolvere alle esigenze di soccorso e trasporto in emergenza.
L’esercitazione di salvataggio effettuata da un elicottero del 15 stormo S.A.R. (Search And Rescue) era sono una ripetizione di quanto gli stessi elicotteri hanno fatto nello scenario operativo per soccorrere le persone rimaste isolate recentemente in Emilia e Romagna. I giovani erano in grande maggioranza, tantissimi i bambini e, pur nell’affollamento eccezionale che richiedeva lunghe attese in ogni stand o per visitare un aereo, il sorriso e l’entusiasmo erano parte di un atmosfera magica vissuta alla ricerca di un contatto con un mondo che nella quotidianità appare lontano. Tanti giovani ma anche un attempatissimo distinto signore che sembrava uscito da un romanzo di Poirot il quale, sotto una canicola inesorabile, si apprestava ad attraversare l’immenso piazzale per recarsi, in fondo dopo l’area food, dove era stato ricostruito il villaggio dei cento anni in cui erano stati ricreati ambienti e situazioni dei tempi dei primordi e dove il coraggioso veterano avrebbe potuto visitare uno SPAD che in coppia con un CA.3 avrebbero volato ancora per raccontare di un’aeronautica di quando gli aviatori erano ufficiali di cavalleria.
Tanti gli stand e tutti presidiati da personale entusiasta di spiegare ruoli e funzioni di un reparto operativo o di mostrare la realtà virtuale a visitatori tra i quali i bambini erano autorizzati a saltare la fila per essere serviti per primi. Naturalmente la gamma dei velivoli da caccia era rappresentata in modo particolare, con la presenza illustre dell’italiano G 91 restaurato di recente e dell’elegantissimo F104. Ma l’attenzione massima era concentrata sulla macchina volante più tecnologica di oggi: l’F 35 nei ruoli A a decollo regolare e B a decollo corto ed atterraggio verticale. E poi loro, l’orgoglio che fa venire i brividi, la P.A.N. Pattuglia Acrobatica Nazionale con i suoi 10 italianissimi MB 339 schierati in attesa del loro particolarissimo decollo multiplo per un’esibizione cento volte ripetuta ma mai scontata. Un’esibizione che racchiude in se professionalità, dedizione, passione e amore per il proprio Paese; sentimenti che, pur con ruoli e con capacità diversificate, rappresentano le motivazioni di chiunque ha o ha auto l’onore di indossare quell’ uniforme e di fare parte di quella comunità che oggi celebra 100 anni di storia.
La Pattuglia ha chiuso la manifestazione lasciando nell’aria i fumi fatti dei tre colori della nostra bandiera. Migliaia di persone sono tornate a recuperare la propria auto in uno nei campi agricoli utilizzati come parcheggio. Mille immagini e mille emozioni restano nel cuore di coloro che hanno avuto la possibilità di vivere un evento unico. Un po’ di nostalgia per chi in quel mondo ha vissuto una vita e che a quel mondo ha dedicato tutte le proprie capacità ed i propri sogni.
Sergio Franchi